New York: mai così tanti poveri nella grande mela
NEW YORK - Aumentano i poveri a New York: nel 2010 il numero di persone classificate come indigenti è cresciuto di 100.000 unità rispetto all'anno precedente. Ciò significa che 1,7 milioni di residenti sono stati registrati come indigenti, segnando un più 1,3% del tasso di povertà, arrivato a quota 21 per cento. Si tratta del maggior aumento annuale e del più alto livello mai raggiunto dalla Grande Mela, determinato secondo gli esperti dalla recessione e dalla lentezza della ripresa economica. A tracciare il quadro a tinte fosche sono i dati forniti dal Centro per le Opportunità Economiche della città, che mostrano come a pagare il prezzo più alto sono bambini e adolescenti sotto i diciotto anni. Secondo quanto riportato dal New York Times infatti, uno su quattro di loro vive in povertà. Ma peggiorano anche le condizioni delle famiglie con figli dove entrambi i genitori lavorano a tempo pieno. Anche in questa categoria è stato registrato un aumento del numero di indigenti pari all'1,3% nel 2010. E per quanto riguarda le diverse etnie, tra le minoranze chi se la passa peggio sono gli ispanici, con il 26% di poveri, seguiti dagli asiatici con il 25 percento e dagli afroamericani con il 21,7.
Aumenta però anche il numero dei buoni pasto concessi dal governo alla città, passato da 773.000 nel 2008 ad oltre un milione nel 2010. Per gli addetti ai lavori si tratta di un segnale che la città si sta impegnando molto per aiutare le persone in difficoltà. «Dobbiamo continuare ad applicare gli strumenti politici che abbiamo a disposizione - ha detto al Times Robert Doar, commissario per le risorse umane della Grande Mela -. L'economia della nostra città è più forte del resto del Paese e questo grazie al lavoro dell'amministrazionefonte
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