Il Complotto dei Banchieri Europei per non Pagare la LORO Crisi.
Ma guarda tu che strane coincidenze. Tutti i rendimenti sui titoli di stato europei “periferici” sono di nuovo sotto pressione, il Portogallo è andato sul mercato a raccogliere i primi soldi del 2011 e patatrac, rendimenti in aumento geometrico:
Sono in rialzo gli spread tra i titoli di stato portoghesi e spagnoli a dieci anni col bund tedesco sulla scia di voci secondo cui nelle aste della settimana prossima gli investitori chiederanno rendimenti piu’ elevati. La forbice tra i bond portoghesi e il bund e’ salito a 398 punti, toccando i massimi da un mese a questa parte, mentre quello dei bond spagnoli ha toccato quota 247. Il 13 gennaio la Spagna collochera’ sul mercato titoli a cinque anni e la stessa cosa dovrebbe fare Lisbona. (Asca)
L’Euro torna sotto forte pressione e sfonda verso il basso la barriera psicologica di 1,30 contro il dollaro, tutti gli spread dei “periferici” con la Germania volano insieme ai rendimenti dei rispettivi bond:
Grecia, Portogallo, Irlanda,Spagna,Italia,Belgio tutti nella polvere (si fa un gran parlare di Portogallo ma ad una attenta lettura della tabella allegata io sono veramente impressionato dal BELGIO 14bps su 101 è +14% di rischio, un vero record). Asta Portoghese a parte cosa diavolo è successo oggi per giustificare una caporetto di questo genere? Il primo embrione di EUROBOND è stato un successo clamoroso, segno che una soluzione ai mali d’Europa c’è… e allora.
Già……, l’emissione di Eurobond è stata un successo clamoroso…. l’emissione dei bond portoghesi un flop…. e per pura coincidenza (come da incipit) nelle ovattate stanze dell’Ecofin i ministri delle finanze stanno discutendo un simpatico documento che introduce un “meccanismo” per affrontare le crisi bancarie che finalmente tocca le tasche dei banchieri! Era ora, aggiungiamo noi.
Ecco la notizia come la presenta Reuters:
Tutti i detentori di bond emessi da banche in crisi dovrebbero sopportare le perdite in base a una proposta a cui sta lavorando la Commissione europea.
La Commissione dovrebbe pubblicare già questa settimana l’esito della consultazione sul meccanismo di gestione delle crisi con l’obiettivo di avanzare proposte legislative più avanti nel corso dell’anno.
La bozza del “consultation paper” ottenuta da Reuters sostiene che svalutare azioni e debito subordinato di una banca in crisi potrebbe non bastare in alcuni casi e che le autorità nazionale dovranno avere potere di ordinare “ulteriori svalutazioni”.
La Commissione propone un modello a fasi successive in cui si parte da svalutazioni dell’equity e del debito subordinato, con il debito senior a seguire subito dopo.
“Partendo da questo livello minimo di poteri, il primo approccio globale punta a fare in modo che un’ampia gamma di creditori senior affrontino il rischio effettivo associato al fallimento della banca”, si legge nella bozza di documento.
La proposta di scaricare sui bondholder una parte più rilevante dei costi del sostegno alle banche fa parte di una serie di misure allo studio in Europa per far fronte alle crisi bancarie e potrebbe diventare legge entro il 2012.
La Commissione spera di porre un argine ai costi pubblici per i salvataggi bancari, ma la proposta, che rispecchia il piano tedesco per accollare ai creditori privati parte dei costi per il salvataggio di uno Stato sovrano della zona euro, probabilmente sarà contestata.
Una fonte europea aveva sottolineato ieri che la Commissione europea desidera modificare la situazione attuale in cui i creditori che detengono bond bancari possono godere di una protezione dai costi mentre gli azionisti vengono colpiti dalle perdite……. (reuters)
Ulteriori svalutazioni….ovvero svalutare i BOND SENIOR! (Cacchio!). Ecco quello che gli euro-Bankster non vogliono sentire, ecco perché questa banda di criminali in doppiopetto fumo di londra stà cercando disperatamente un’altra soluzione, ecco perché l’asta di EuroBond è andata cosi’ meravigliosamente bene con rendimenti bassissimi, livelli che si sogna anche la grande Germania.
Tutte balle! Solo gli investitori istituzionali potevano partecipare all’asta di Eurobond che si è tenuta ieri e investitori istituzionali è una di quelle maledette parole create per nascondere la verità (come haircut, bailout, quantitative easing….). Investitori istituzionali significa B-A-N-C-H-E!
Avete capito il giochino, prima i bankster “dimostrano” che bella soluzione economica sono gli Eurobond (tanto se li comprano coi soldi dei correntisti), poi mandano a catafascio i debiti sovrani di mezza Europa e state certi che domani saranno li a bacchettare Econfin e Commissione Europea che hanno osato proporre un metodo di risoluzione delle crisi bancarie senza prevedere di spostarne i debiti sui cittadini. Alla mala parata i cittadini vanno ancora indebitati con una montagna di Eurobond che guarda caso sono stati emessi per salvare le banche irlandesi fallite, grandi creditrici di altre banche europee zombi.
Bastardi. La verità è che ci vogliono schiavi, schiavi delle banche (il link porta all’omonimo libro di Maurizio Blondet, fatevi un regalo di natale in ritardo!) . Fino a quando avremmo una tastiera e una connessione internet non smetteremo mai di denunciarli.
Attenzione però, la partita NON E’ PERSA, non fate il loro gioco, non perdete tempo a baloccarvi con la cattiva cattiva Germania (Dio, che enorme cazzata) , non fate le vittime, non speculate sulla paura per cercare un piccolo vantaggio. Il nemico sono loro, i banchieri sono in Germania, Italia, Portogallo, Israele… sono loro. Il solo fatto che da qualche parte un organismo politico stia cercando di arginarne lo strapotere merita IL NOSTRO SOSTEGNO al di là di appartenenze politiche o di piccole logiche da 40 denari.
Gli Eurobond sono un ottimo strumento SOLO se utilizzato per abbassare il tasso di interesse che grava sulle spalle dei cittadini europei di nazioni in difficoltà, NON DEVONO ESSERE UTILIZZATI PER SALVARE NESSUNA BANCA, altrimenti meglio non siano mai stampati, e mi spiace immensamente dirlo, alle condizioni dei banchieri meglio non esista più nessuna Europa!
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