Usa, raggi a microonde per scottare i manifestanti
di Enrico Piovesana
La libertà di manifestazione negli Stati Uniti è sempre più a rischio, a giudicare dalle nuove leggi sull’ordine pubblico e dai nuovi sistemi d’arma ‘non letali’ per il ‘controllo delle folle’ che il Pentagono continua a pubblicizzare. Nei giorni scorsi è stata organizzata nel poligono militare di Quantico, in Virginia, una nuova presentazione alla stampa del sistema di deterrenza attiva ‘Silent Guardian’, prodotto dall’azienda Raytheon per il Programma armi non letali del dipartimento della Difesa.
Si tratta di un raggio di microonde che viene sparato da una parabola montata su camion o su un blindato contro i dimostranti, causando nei loro corpi un superficiale ma insopportabile bruciore che li costringe a disperdersi.
L’effetto cessa appena i soggetti colpiti escono dal raggio d’azione delle onde e, secondo i progettisti, non causa nessun danno fisico permanente, poiché la frequenza è così debole (95 gigahertz) da penetrare nell’epidermide per meno di mezzo millimetro.
Chi l’ha provato, ha parlato di un’improvvisa esplosione di calore avvertita al petto e al collo che spinge istintivamente a fuggire lontano, e di una sensazione di forte calore che permane per almeno dieci secondi.
La particolarità che rende quest’arma molto apprezzata dai teorici del “crowd control” è quello di poter essere utilizzata a lunga distanza, poiché la gittata del raggio di microonde è di oltre 700 metri. Altri sistemi non letali (taser, idranti e pallottole di gomma) sono utilizzabili solo a breve distanza.
Finora il ‘Silent Guardian’ è stato utilizzato solo nel teatro di guerra afgano. O meglio, vi è stato mandato nel 2010 (montato su blindati Humvee) ma il generale Stanley McChrystal, allora comandante delle truppe Usa e Nato in Afghanistan, lo rispedì indietro perché temeva l’impatto negativo che il suo uso avrebbe avuto sulla popolazione locale.
Il timore (tutt’altro che infondato a giudicare dai cartelli branditi dei finti dimostranti nelle simulaizoni) è che questa tecnologia repressiva finisca con l’essere utilizzata per gestire l’ordine pubblico negli Stati Uniti in occasione di manifestazioni di massa.
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