Pediatria: in Usa allarme autismo, +80% in dieci anni
Parlano poco e hanno una vita sociale estremamente limitata. Fuggono dal contatto con gli altri e ripetono in maniera compulsiva alcuni gesti. Sono i bambini affetti da autismo, un disturbo che, secondo gli ultimi dati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani, colpisce "circa 1 bimbo su 88 negli Stati Uniti, con una prevalenza cresciuta di quasi l'80% negli ultimi dieci anni".Secondo l'indagine, pubblicata sul 'Washington Post', il tasso di crescita dell'autismo "potrebbe essere il risultato di un maggiore numero di diagnosi, poco diffuse in passato, di un aumento della condizione o di una combinazione dei due fattori". Questa tendenza è stata osservata in Canada, in Europa Occidentale e negli Stati Uniti. Secondo la stima dell'associazione Autism Speaks i disordini dello spettro autistico costano al Governo Usa 137 miliardi di dollari l'anno. "L'indagine - riporta lo studio - ha rivelato elevate e al momento inspiegabili differenze tra i sessi, tra i gruppi etnici e nei vari Stati degli Usa. L'autismo è 5 volte più frequente nei maschi. La prevalenza nei bambini ispanici pari a due terzi di quella dei bianchi, ma sta crescendo più velocemente, come anche nella popolazione di colore.
Infine in Utah la percentuale di bimbi autistici è 4 volte superiore rispetto all'Alabama". La ricerca suggerisce inoltre "che alcune famiglie hanno una predisposizione genetica per l'autismo e che l'età dei genitori può giocare un ruolo fondamentale". Secondo gli scienziati esistono le prove che "questa condizione può iniziare prima della nascita ed essere il risultato finale di un processo disordinato nello sviluppo del cervello". Lo studio ha esaminato la situazione epidemiologica dell'autismo in 14 Stati del Paese, nella fascia d'eta intorno agli 8 anni. Nel 2008 la prevalenza della patologia era di 11,3 casi per 1000 bimbi. Un dato del 23% più alto rispetto al 2006. E del 78% rispetto al 2002, quando l'indagine è iniziata. "I bambini autistici - avvertono i ricercatori - hanno ricevuto in media la diagnosi a 4 anni, sei mesi prima rispetto al 2006, ma non abbastanza presto per una terapia ottimale. Perché l'autismo spesso ha effetti devastanti sulle famiglie. Inoltre - concludono - le spese mediche sono sei volte superiori rispetto a quelle per i coetanei".
fonte: "Adnkronos Salute"
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