Le banche ci fotteranno oltre 1.500 mld, facile come rubare un gelato ad un bambino !!!
di Stefano Stefanini
Fra il 21 dicembre e la fine di febbraio la BCE, con due emissioni , ha immesso liquidità nel sistema per circa 1020 miliardi di Euro.
Questa immissione viene effettuata tramite il sistema bancario commerciale, le banche possono avere questa liquidità in prestito, al tasso di interesse dell’1% annuo, da restituire in 3 anni.
Questa liquidità dovrebbe servire “teoricamente” per finanziare e rilanciare l’economia.
Nobile intento ma……
Già dalla prima emissione di dicembre (489 md di cui 116 md alle banche italiane) non si sono visti questi benefici effetti, e sono pronto a scommettere che non ne vedremo nemmeno con questa seconda emissione (530 md di cui 139 md in Italia) .
Ma non vi meravigliate, cosa volete che pensi un complottista come me !!!
Se vi và proviamo a vedere su quali basi è maturata nella mia testolina questa balzana idea.
Il sistema bancario, come più volte ho spiegato, ha fra le sue virtù, quella miracolosa di moltiplicare il denaro, di creare nuovo denaro praticamente dal nulla.
Le banche fin dal medioevo con i primi banchieri fiorentini e veneziani, si sono dotate di una regola statuaria, quindi autonomamente redatta, che consentiva loro di prestare molto denaro in più di quello depositato nelle loro casseforti.
Questa regola, tutt’oggi verificabile su di un qualunque testo didattico di economia, si chiama “Sistema a riserva frazionaria” o “Moltiplicatore dei depositi”.
Fino ad alcuni anni fa la percentuale di riserva frazionaria stabilita dagli accordi di Basilea era il 2%, pare che con gli accordi di Basilea III dovrebbe andare al 9%.
Vediamo cosa significano queste percentuali facciamo l’esempio con la riserva al 2%:
significa che la banca per ogni 100 Euro di prestiti effettuati deve avere una riserva di liquidità di 2 Euro (rapporto 50 a 1), quindi con questa riserva la banca se avesse un miliardo di liquidità potrebbe creare “moneta bancaria” ,come la definiscono i libri di testo, (denaro elettronico, insomma clic sul computer) per 50 miliardi di Euro .
Vediamo allora cosa “potrebbe accadere”, per non esagerare farò conto che questa riserva sia ancor più alta di quella prospettata da Basilea III, ed anche per praticità di conto useremo un 10% ( rapporto 10 a 1).
Il sistema bancario come detto ha ricevuto 1.020 miliardi
Con quella percentuale di riserva (10%) potrà creare denaro per 10.200 miliardi
Poniamo che con quei 10.200 miliardi il sistema bancario commerciale, anziché finanziare l’economia, acquisti Titoli di Stato
Poniamo che li acquisti ad un interesse medio del 5%
Realizzerà il primo anno 510 miliardi di interessi , il secondo anno riinvestendo anche questi interessi 535 miliardi, il terzo anno sempre riinvestendo gli interessi 562 miliardi.
Facendo il totale sono 510+535+562 =1607 miliardi di soli interessi
Certo deve poi restituire l’interesse sul capitale ricevuto dalla BCE 1020 miliardi all’1%, ovvero 10,2 miliardi l’anno per un totale nei tre anni di 30,6 miliardi .
Insomma spiccio più spiccio meno realizzerebbero 1607-30 = 1577 miliardi
Qualcuno dirà subito che ho esagerato con il rendimento dei titoli !!!
Beh non credo perché il sistema bancario non avendo impellenza di rientro del capitale , creato dal nulla, può benissimo investire in BTP poliennali che sono quelli con i rendimenti più alti.
Ma per i dubbiosi rifacciamo il calcolo con un modesto 2% .
Il primo anno 204 miliardi
Il secondo 208 miliardi
Il terzo 212 miliardi
Totale 624 miliardi, togliendo i 30 miliardi d’interessi da restituire alla BCE, sono rimasti 594 miliarducci, non male comunque in considerazione dell’investimento fatto, ovverosia ZERO EURO !!!
Infatti aldilà di cifre e percentuali, c’è il fatto che il sistema bancario realizza questi profitti notevoli senza rischiare assolutamente nulla !!!
Infatti se , come qualche scettico sta già pensando, un paese su cui hanno investito in titoli di stato, fallisse, mettiamo per esempio la Grecia, il sistema bancario registrerebbe dei mancati guadagni, , non certo delle perdite in quanto i denari utilizzati sono stati creati senza alcuna spesa, grazie alla riserva frazionaria, questo aiuta a capire come sia stato possibile che le banche che detenevano il debito greco abbiano accettato di dimezzare il valore dei titoli.
Ah dimenticavo, investendo in titoli di Stato quei soldi, oltretutto, escono dall’uscio e rientrano dalla finestra, in quanto gli stati già debitori dovranno pagare i debiti arretrati con gli stessi istituti bancari, quindi riverseranno parte di quei denari nella stessa cassa da cui li hanno appena presi..
E ovviamente il nostro debituccio pubblico continuerà a crescere !!!
Insomma chi cavolo glielo fa fare al sistema bancario di finanziare l’economia, quella vera, magari se gli avanza qualche spiccio c’è la “finanza creativa”, i derivati, CDS, futures, anche questi promettono guadagni migliori per gli speculatori ….. ehm volevo dire per le banche.
L’imprenditore lasciamolo pure li da una parte.
Appoggiato ad un muro ???
No meglio appeso ad un trave !!!
Ricevuto da Stefano Stefanini
Commenti
dettto questo
Bene, io spero solo di innamorarmi, perchè cosi non penserò a tutto lo schifo che sta per arrivare. diventeremo degli schiavi.
Capisco che odi le banche, credo anche io che nella finanza non manchino complotti e ingiustizie. Ma non puoi dire che la riserva fraziona le moltiplica gli impieghi. Per definizione essa viene sottratta al capitale da impiegare.
L'economia è una scienza. Non si sfugge dalla precisione delle sue regole!
Vatti a studiare le robe prima di sciverci sopra!!!
Max
“ITALIA EUROPA MONDO percorso di diritto ed economia per il biennio” di Maria Rita Cattani Paravia Editrice pagina 396
(Riporto testualmente copiato)
Il moltiplicatore dei depositi
Che scopo si propone la “riserva di liquidità” ?
Le banche non possono destinare a credito tutto il denaro depositato presso le loro casse, altrimenti potrebbero ritrovarsi nell’impossibilità di soddisfare eventuali richieste di prelievo. Devono perciò tenere a disposizione una determinata percentuale dei loro depositi, la cui entità è stabilita dalla Banca Centrale (nel nostro paese dalla Banca d’Italia), percentuale che prende il nome di riserva di liquidità. E’ intuitivo che più bassa è questa percentuale , maggiori sono le somme che le banche possono concedere a credito e più alte quindi le possibilità di investimento delle imprese: attraverso la possibilità di dare a creditotutto l’ammontare monetario che eccede la riserva obbligatoria, infatti, le banche , reagendo fra di loro sono in grado di moltiplicare la moneta esistente, creando moneta bancaria.
In che modo il moltiplicatore dei depositi realizza l’aumento della moneta circolante ?
Spieghiamoci con un esempio.
Ipotizziamo che, esistendo una percentuale di riserva obbligatoria pari al 10% dei depositi, un soggetto A depositi 100.000 Euro in banca. Questa dovrà versare alla Banca Centrale 10.000 Euro e potrà prestare 90.000 Euro all’imprenditore B. Questi utilizzerà il prestito per pagare un suo fornitore C, il quale depositerà i 90.000 Euro presso una banca di sua fiducia. Tale banca dovrà trattenere sotto forma di riserva obbligatoria 9.000 Euro,, potendone dare in prestito 81.000 al soggetto D, e così via fino ad arrivare a zero.
Se riflettiamo sull’esempio, ci rendiamo conto che, a fronte di un deposito iniziale di 100.000 Euro, grazie alla possibilità di concedere credito al di là della riserva di liquidità, le banche creano moneta bancaria per un importo pari 90.000euro, più 81.000 e così via. La quantità totale di moneta che si crea attraverso questo meccanismo, chiamato moltiplicatore dei depositi, è costituita dalla somma dei depositi successivi al deposito iniziale.
Dal libro di scuola di mia figlia “ITALIA EUROPA MONDO percorso di diritto ed economia per il biennio” di Maria Rita Cattani Paravia Editrice pagina 396
(Riporto testualmente copiato)
Il moltiplicatore dei depositi
Che scopo si propone la “riserva di liquidità” ?
Le banche non possono destinare a credito tutto il denaro depositato presso le loro casse, altrimenti potrebbero ritrovarsi nell’impossibilità di soddisfare eventuali richieste di prelievo. Devono perciò tenere a disposizione una determinata percentuale dei loro depositi, la cui entità è stabilita dalla Banca Centrale (nel nostro paese dalla Banca d’Italia), percentuale che prende il nome di riserva di liquidità. E’ intuitivo che più bassa è questa percentuale , maggiori sono le somme che le banche possono concedere a credito e più alte quindi le possibilità di investimento delle imprese: attraverso la possibilità di dare a credito tutto l’ammontare monetario che eccede la riserva obbligatoria, infatti, le banche , reagendo fra di loro sono in grado di moltiplicare la moneta esistente, creando moneta bancaria.
In che modo il moltiplicatore dei depositi realizza l’aumento della moneta circolante ?
Spieghiamoci con un esempio.
Ipotizziamo che, esistendo una percentuale di riserva obbligatoria pari al 10% dei depositi, un soggetto A depositi 100.000 Euro in banca. Questa dovrà versare alla Banca Centrale 10.000 Euro e potrà prestare 90.000 Euro all’imprenditore B. Questi utilizzerà il prestito per pagare un suo fornitore C, il quale depositerà i 90.000 Euro presso una banca di sua fiducia. Tale banca dovrà trattenere sotto forma di riserva obbligatoria 9.000 Euro,, potendone dare in prestito 81.000 al soggetto D, e così via fino ad arrivare a zero.
Se riflettiamo sull’esempio, ci rendiamo conto che, a fronte di un deposito iniziale di 100.000 Euro, grazie alla possibilità di concedere credito al di là della riserva di liquidità, le banche creano moneta bancaria per un importo pari 90.000euro, più 81.000 e così via. La quantità totale di moneta che si crea attraverso questo meccanismo, chiamato moltiplicatore dei depositi, è costituita dalla somma dei depositi successivi al deposito iniziale.