Gli "ultras della politica", quando lo "spirito di corpo" prevale sulla razionalità
Davide Boni è finito sotto inchiesta, sono moltissimi i militanti leghisti che gli esprimono incondizionata solidarietà e vicinanza attraverso il profilo Facebook:
"FORZA E CORAGGIO DAVIDE IL POPOLO PADANO STA CON TE....TI ABBRACCIAMO TUTTI!" - "Davide Boni non si tocca, la Lega non si tocca!!" - "Le do la mia solidarietà, onorevole Boni." -
"SOLIDARIETA' PROFONDA A DAVIDE BONI CHE PER NOI PADANI NON E' SOLO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE MA ANCHE UN AMICO." - "NON CREDO ALLE ACCUSE, PERCHE' CREDO IN TE !!!!" - "Ciao Davide ti vogliamo bene...non ti curar di lor ma guarda e passa!Emanuela e Debora" - "Credo Pienamente nella tua totale estraneità ai fatti, forza Davide!!!!!!!!!!!!!!!" - "grazie per l'amicizia! E tieni duro, abbiamo bisogno di te :-)"
Premesso che non vogliamo accusare Boni (sarà la magistratura a chiarire la vicenda) cogliamo l'occasione offerta da questa vicenda per evidenziare la "mentalità" dei moltissimi "fans dei politici" (non solo leghisti) pronti a difendere i propri beniamini sempre e comunque, ovviamente senza avere a disposizione gli elementi per capire come stiano oggettivamente le cose. Una difesa - è proprio il caso di dire - "per partito preso", per puro "spirito di corpo".
Dovrebbero essere i sostenitori del partito "chiamato in causa", i primi ad esigere chiarezza, e pretendere che sia fatta luce sulla vicenda, e nei casi che le indagini dimostrino in modo inequivocabile responsabilità, anziché difenderli ad oltranza, dovrebbero prendere le distanze da coloro che, con il proprio comportamento, gettano discredito sul partito di cui anche loro fanno parte.
E' grazie a questa mentalità, che il nostro parlamento è pieno di indagati, inquisiti, pregiudicati, e pluripregiudicati: la mentalità di chi è pronto ad accusare "i nemici" dell'altra fazione politica anche quando sono innocenti, ma allo stesso tempo proteggerebbe i propri leader anche se fossero trovati con la "pistola fumante"...
E' questa mentalità quella che permette ai politici - ribadiamo, di tutti gli schieramenti - di fare ciò che vogliono, senza alcun ritegno. A chi non è mai capitato di confrontarsi con persone che proteggono leggi palesemente sbagliate, che vanno contro anche agli interessi della stessa persona che le difende e dei suoi familiari, solo perché la decisione è stata assunta dal politico o dalla "fazione politica" a cui egli fa riferimento?
Anziché valutare con obiettività e razionalità - visto che le leggi riguardano tutti noi, e che una legge sbagliata può condizionare fortemente le nostre vite - queste persone sono pronte a difendere l'indifendibile e sostenere l'insostenibile, purché provenga dai loro beniamini.
Nonostante la situazione gravissima alla quale siamo arrivati, nonostante lavorare non sia più sufficiente per garantirsi una vita dignitosa e fare una famiglia, (oltre al fatto che il lavoro sta diventando merce rara e preziosa) qualcuno continua in questa deleteria direzione.
Per evidenziare questa mentalità, che secondo noi è deleteria ed è alla base della "malapolitica" che caratterizza il nostro paese, abbiamo utilizzato il caso del leghista Davide Boni, ma avremmo potuto utilizzare qualsiasi altro partito, in quanto questo modo di fare è trasversale: basta pensare che da quando Bersani è leader del partito democratico, sono addirittura 400 i membri del Partito Democratico finiti sotto inchiesta, un numero spaventoso, che dovrebbe farci riflettere.
Premesso che tutti i partiti - tutti - che attualmente caratterizzano lo scenario politico italiano sono uguali, nel senso che nessuno di loro ha interesse e volontà di produrre quei cambiamenti di cui l'Italia avrebbe bisogno (e che a grandi linee conosciamo tutti) dovremmo RIFIUTARCI di votare persone che hanno avuto determinati problemi con la giustizia; invece è evidente come la gente voti il "simbolo" a cui fa riferimento, indipendentemente se il candidato che propone è una brava persona oppure un pregiudicato.
Spesso assistiamo a consiglieri comunali/provinciali o sindaci di piccoli comuni, che vengono candidati come Consiglieri regionali o parlamentari, piuttosto che parlamentari che vengono candidati a sindaco delle città più importanti d'Italia, etc: MA COSA HANNO FATTO PER MERITARE QUESTE "PROMOZIONI" ???
Ma come è possibile che esponenti che in 5 anni di mandato non hanno fatto niente di positivo, anzi talvolta hanno "combinato" qualcosa di negativo, e magari sono finiti sotto inchiesta per appalti truccati, assunzioni irregolari, tangenti o quant'altro, facciano persino CARRIERA??? CARRIERA!!!
Chi non fa il proprio lavoro come dovrebbe, nel mondo del lavoro viene licenziato... al massimo mantiene il proprio posto, certamente non fa carriera. E' GIUNTA L'ORA DI APPLICARE QUESTO PRINCIPIO ANCHE ALLA POLITICA...
ANZICHE' VOTARE A "SCATOLA CHIUSA", GUARDIAMO E VALUTIAMO CHI CI PROPONGONO...
Alessandro Raffa per nocensura.com
"FORZA E CORAGGIO DAVIDE IL POPOLO PADANO STA CON TE....TI ABBRACCIAMO TUTTI!" - "Davide Boni non si tocca, la Lega non si tocca!!" - "Le do la mia solidarietà, onorevole Boni." -
"SOLIDARIETA' PROFONDA A DAVIDE BONI CHE PER NOI PADANI NON E' SOLO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE MA ANCHE UN AMICO." - "NON CREDO ALLE ACCUSE, PERCHE' CREDO IN TE !!!!" - "Ciao Davide ti vogliamo bene...non ti curar di lor ma guarda e passa!Emanuela e Debora" - "Credo Pienamente nella tua totale estraneità ai fatti, forza Davide!!!!!!!!!!!!!!!" - "grazie per l'amicizia! E tieni duro, abbiamo bisogno di te :-)"
Questi sono solo una minima parte dei messaggi pubblicati sul profilo Facebook di Davide Boni:
Premesso che non vogliamo accusare Boni (sarà la magistratura a chiarire la vicenda) cogliamo l'occasione offerta da questa vicenda per evidenziare la "mentalità" dei moltissimi "fans dei politici" (non solo leghisti) pronti a difendere i propri beniamini sempre e comunque, ovviamente senza avere a disposizione gli elementi per capire come stiano oggettivamente le cose. Una difesa - è proprio il caso di dire - "per partito preso", per puro "spirito di corpo".
Dovrebbero essere i sostenitori del partito "chiamato in causa", i primi ad esigere chiarezza, e pretendere che sia fatta luce sulla vicenda, e nei casi che le indagini dimostrino in modo inequivocabile responsabilità, anziché difenderli ad oltranza, dovrebbero prendere le distanze da coloro che, con il proprio comportamento, gettano discredito sul partito di cui anche loro fanno parte.
E' grazie a questa mentalità, che il nostro parlamento è pieno di indagati, inquisiti, pregiudicati, e pluripregiudicati: la mentalità di chi è pronto ad accusare "i nemici" dell'altra fazione politica anche quando sono innocenti, ma allo stesso tempo proteggerebbe i propri leader anche se fossero trovati con la "pistola fumante"...
E' questa mentalità quella che permette ai politici - ribadiamo, di tutti gli schieramenti - di fare ciò che vogliono, senza alcun ritegno. A chi non è mai capitato di confrontarsi con persone che proteggono leggi palesemente sbagliate, che vanno contro anche agli interessi della stessa persona che le difende e dei suoi familiari, solo perché la decisione è stata assunta dal politico o dalla "fazione politica" a cui egli fa riferimento?
Anziché valutare con obiettività e razionalità - visto che le leggi riguardano tutti noi, e che una legge sbagliata può condizionare fortemente le nostre vite - queste persone sono pronte a difendere l'indifendibile e sostenere l'insostenibile, purché provenga dai loro beniamini.
Nonostante la situazione gravissima alla quale siamo arrivati, nonostante lavorare non sia più sufficiente per garantirsi una vita dignitosa e fare una famiglia, (oltre al fatto che il lavoro sta diventando merce rara e preziosa) qualcuno continua in questa deleteria direzione.
Per evidenziare questa mentalità, che secondo noi è deleteria ed è alla base della "malapolitica" che caratterizza il nostro paese, abbiamo utilizzato il caso del leghista Davide Boni, ma avremmo potuto utilizzare qualsiasi altro partito, in quanto questo modo di fare è trasversale: basta pensare che da quando Bersani è leader del partito democratico, sono addirittura 400 i membri del Partito Democratico finiti sotto inchiesta, un numero spaventoso, che dovrebbe farci riflettere.
Premesso che tutti i partiti - tutti - che attualmente caratterizzano lo scenario politico italiano sono uguali, nel senso che nessuno di loro ha interesse e volontà di produrre quei cambiamenti di cui l'Italia avrebbe bisogno (e che a grandi linee conosciamo tutti) dovremmo RIFIUTARCI di votare persone che hanno avuto determinati problemi con la giustizia; invece è evidente come la gente voti il "simbolo" a cui fa riferimento, indipendentemente se il candidato che propone è una brava persona oppure un pregiudicato.
Spesso assistiamo a consiglieri comunali/provinciali o sindaci di piccoli comuni, che vengono candidati come Consiglieri regionali o parlamentari, piuttosto che parlamentari che vengono candidati a sindaco delle città più importanti d'Italia, etc: MA COSA HANNO FATTO PER MERITARE QUESTE "PROMOZIONI" ???
Ma come è possibile che esponenti che in 5 anni di mandato non hanno fatto niente di positivo, anzi talvolta hanno "combinato" qualcosa di negativo, e magari sono finiti sotto inchiesta per appalti truccati, assunzioni irregolari, tangenti o quant'altro, facciano persino CARRIERA??? CARRIERA!!!
Chi non fa il proprio lavoro come dovrebbe, nel mondo del lavoro viene licenziato... al massimo mantiene il proprio posto, certamente non fa carriera. E' GIUNTA L'ORA DI APPLICARE QUESTO PRINCIPIO ANCHE ALLA POLITICA...
ANZICHE' VOTARE A "SCATOLA CHIUSA", GUARDIAMO E VALUTIAMO CHI CI PROPONGONO...
Alessandro Raffa per nocensura.com
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