Gli italiani rapiti in Africa ancora ostaggi di pirati e terroristi

Maria Sandra Mariani è stata rapita il 2 febbraio nel Sahara algerino. La donna, 53enne fiorentina, ha parlato in una registrazione audio diffusa il 18 febbraio dalla tv araba al Arabiya in cui dice di essere in mano a un gruppo di terroristi di Al Qaeda.
Cinque italiani si trovano a bordo della petroliera Savina Caylyn, della società napoletana Fratelli D’Amato, sequestrata dai pirati l’8 febbraio nell’oceano Indiano, a 880 miglia della Somalia. Insieme agli italiani sono ostaggi 17 indiani membri dell’equipaggio. I pirati hanno richiesto sedici milioni di dollari come riscatto, la società ha offerto di meno e la trattativa per il rilascio è difficile.
Sei sono gli italiani a bordo di un’altra nave sequestrata, la Rosalia D’Amato. L’imbarcazione è stata sequestrata il 21 aprile nel mare Arabico. Ventidue i membri dell’equipaggio rapiti, tra cui gli italiani. Sei milioni di dollari la richiesta per il rilascio.
In mano ai terroristi di Al Qaeda, così come hanno affermato in un video in cui sono bendati, sono l’ingegnere Franco Lamolinara, 47 anni di Gattinara (Vercelli) e un suo collega britannico. I due sono stati sequestrati dalle loro abitazioni a Birnin Kebbi, nel nord ovest della Nigeria, il 12 maggio.
L’altro ostaggio è il 34enne Francesco Azzarà. L’uomo fa parte dell’organizzazione Emergency come amministratore ed è stato rapito il 14 agosto in Darfur, Sudan.
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