Corruzione, indagato il leghista Boni, presidente del consiglio regionale lombardo

L'accusa nell'ambito di un'inchiesta per tangenti al Comune di Cassano D'Adda. Avviso di garanzia anche al suo portavoce Dario Ghezzi. Inquisito per la stessa vicenda l'immobiliarista Luigi Zunino. Ennesimo colpo per l'amministrazione di Roberto Formigoni


Il presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Davide Boni, della Lega Nord, è indagato dalla procura di Milano con l’accusa di corruzione. L’indagine per presunte tangenti è condotta dal pm Alfredo Robledo che ha fatto notificare all’esponente del Carroccio un avviso di garanzia.

Davide Boni, leghista della prima ora, risulta indagato insieme a un suo portavoce e capo della segreteria  Dario Ghezzi, accusato di concorso in corruzione, nell’ambito di un’ inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, nata da un’indagine su un giro di tangenti che riguardano i vecchi amministratori del Comune di Cassano D’Adda (Milano). Inchiesta che aveva portato all’arresto dell’allora sindaco. Da quanto si è saputo, a dare impulso al nuovo filone investigativo che ha coinvolto Boni sarebbero stati una serie di dichiarazioni rese agli inquirenti dall’architetto Michele Ugliola anche lui indagato per la vicenda che riguarda il comune del milanese e coinvolto anche nel caso Montecity-Santa Giulia.


Oltre a Ugliola, a parlare del politico della Lega ci sarebbe anche una seconda persona, probabilmente interna allo stesso partito. Sia il presidente del Consiglio regionale lombardo che il suo portavoce, insieme ad altri due indagati di cui al momento non si conoscono i nomi, sono in queste ore perquisiti dai militari della Guardia di Finanza.

Sia il presidente del Consiglio regionale lombardo che il suo portavoce, insieme ad altri due indagati di cui al momento non si conoscono i nomi, sono in queste ore perquisiti daimilitari della Guardia di Finanza.

Ancora una volta un’indagine per corruzione colpisce la Regione governata da Roberto Formigoni. Nei mesi scorsi sono finiti in carcere i pidiellini Massimo Ponzoni, consigliere regionale ed ex assessore, e Franco Nicoli Cristiani, quest’ultimo vicepresidente del consiglio. E vicepresidente del consiglio era anche Filippo Penati, dirigente del Pd anche lui accusato di corruzione dalla Procura di Monza.



fonte: "Il Fatto Quotidiano"


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