Calearo: "non vado mai alla Camera, con l'indennità mi pago il mutuo".
Le scandalose dichiarazioni di Massimo Calearo, eletto nelle file del PD dopo essersi fatto conoscere con il soprannome "il falco di Finmeccanica", per aver guidato l'associazione degli imprenditori del settore metalmeccanico (Finmeccanica) con estremo rigore nei confronti dei lavoratori, che scioperarono ad oltranza in quanto questo signore voleva concedere un aumento salariale risibile e non si smuoveva dalla sua posizione (in barba alla concertazione). Fuoriuscito dal PD, nell'ultimo scampolo di legislatura insieme a Scilipoti ha sorretto il governo Berlusconi. Ora dichiara di non voler andare più in parlamento fino a fine legislatura. Ma lo stipendio, ovviamente lo prende lo stesso. "con l'indennità ci pago il mutuo"...
La Porsche "nascosta" al fisco? No, è solo immatricolata in Slovacchia.
Lo stipendio da parlamentare? Per pagare il mutuo, anche se in parlamento non ci si va più.
Premere il pulsante per votare? È usurante.
Parola di Massimo Calearo, deputato di Popolo e Territorio, ex Pd e Api, voluto a tutti i costi da Walter Veltroni al parlamento:«Dall'inizio dell'anno alla Camera sono andato solo tre volte, anche per motivi familiari. Rimango a casa a fare l'imprenditore, invece che andare a premere un pulsante. Non serve a niente. Anzi, credo che da questo momento fino alla fine della legislatura non ci andrò più».
L'onorevole è stato intervistato dalla trasmissione La Zanzara su Radio 24 e ha spiegato che la sua presa di posizione risale al cambio di governo: «Fino a novembre mi sono divertito a fare il consulente di Berlusconi sul commercio estero, ora non servo più. È usurante andare alla Camera solo a premere un pulsante». C'è sempre la strada delle dimissioni, per evitare un lavoro usurante, e il tornare a occuparsi del'azienda di famiglia con fabbriche in Slovacchia e in Tunisia che produce antenne per auto e non solo, e che distribuisce in esclusiva per l'Italia grandi marchi di sistemi di navigazione gps.
Ma Calearo non ci pensa nemmeno: «Perché al posto mio entrerebbe uno del Pd molto di sinistra, un filo-castrista (Andrea Colasio, ndr). Con lo stipendio da parlamentare pago il mutuo della casa che ho comprato, 12mila euro al mese di mutuo. È una casa molto grande...». E poi c'è l'auto: «La mia Porsche è targata slovacca, l'ho comprata lì perché ho un'attività in quel paese con 250 dipendenti. È tutto perfettamente in regola. E poi in Slovacchia si possono scaricare tutte le spese per la vettura. In Italia no».
fonte
La Porsche "nascosta" al fisco? No, è solo immatricolata in Slovacchia.
Lo stipendio da parlamentare? Per pagare il mutuo, anche se in parlamento non ci si va più.
Premere il pulsante per votare? È usurante.
Parola di Massimo Calearo, deputato di Popolo e Territorio, ex Pd e Api, voluto a tutti i costi da Walter Veltroni al parlamento:«Dall'inizio dell'anno alla Camera sono andato solo tre volte, anche per motivi familiari. Rimango a casa a fare l'imprenditore, invece che andare a premere un pulsante. Non serve a niente. Anzi, credo che da questo momento fino alla fine della legislatura non ci andrò più».
L'onorevole è stato intervistato dalla trasmissione La Zanzara su Radio 24 e ha spiegato che la sua presa di posizione risale al cambio di governo: «Fino a novembre mi sono divertito a fare il consulente di Berlusconi sul commercio estero, ora non servo più. È usurante andare alla Camera solo a premere un pulsante». C'è sempre la strada delle dimissioni, per evitare un lavoro usurante, e il tornare a occuparsi del'azienda di famiglia con fabbriche in Slovacchia e in Tunisia che produce antenne per auto e non solo, e che distribuisce in esclusiva per l'Italia grandi marchi di sistemi di navigazione gps.
Ma Calearo non ci pensa nemmeno: «Perché al posto mio entrerebbe uno del Pd molto di sinistra, un filo-castrista (Andrea Colasio, ndr). Con lo stipendio da parlamentare pago il mutuo della casa che ho comprato, 12mila euro al mese di mutuo. È una casa molto grande...». E poi c'è l'auto: «La mia Porsche è targata slovacca, l'ho comprata lì perché ho un'attività in quel paese con 250 dipendenti. È tutto perfettamente in regola. E poi in Slovacchia si possono scaricare tutte le spese per la vettura. In Italia no».
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