Bombardare l’Afghanistan? Le parole di un operatore di Emergency
La notizia della volontà del ministro Di Paola di autorizzare i nostri caccia in Afghanistan a condurre bombardamenti assume una valenza molto più concreta se vista dalla prospettiva di chi, in quel Paese, vede ogni giorno gli effetti dei raid aerei della Nato sulla popolazione civile.
Paolo Piagneri, fisioterapista dell’ospedale diEmergency in Helmand, a E online: “A proposito di bombardamenti, stamattina due vittime di un bombardamento Nato sono state portate al nostro centro chirurgico di Lashkargah. Stavano lavorando la terra nel loro campo a Marmonda, a un’ora di macchina da qui, quando si sono trovati in mezzo a un conflitto a fuoco fra talebani e americani. Questi ultimi hanno chiesto supporto aereo e sono arrivati gli aerei a bombardare. Agha Mohamed ha 11 anni, ha perso la gamba destra nell’esplosione e, a causa della grossa ferita, in sala operatoria ha subito anche l’amputazione dell’avambraccio destro. Suo fratello maggiore Mossa, di 18 anni, ha riportato vari traumi gravi, una lesione alla trachea e forse perderà anche un occhio colpito da una scheggia. A chi vuole dotare di bombe gli aerei italiani suggerirei di farsi un giro qui per sentire l’odore della carne bruciata e vedere coi loro occhi le schifezze che provocano”.
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