Costa Concordia: la videosimulazione del disastro ambientale


Costa Concordia: la videosimulazione del disastro ambientale
GROSSETO - Il naufragio della Costa Concordia rischia di avere serissime ripercussioni sull'ambiente circostante l'Isola del Giglio. La paura che il carburante della nave si riversi in mare aumenta di ora in ora e il consorzio scientifico Argomarine ha elaborato una simulazione di cosa potrebbe succedere se davvero il carburante della nave da crociera si riversasse nel Tirreno.

DISASTRO - La simulazione (vedi a fine articolo) non lascia troppo spazio all'immaginazione: se non si interviene al più presto, il disastro ambientale è pressochè certo. Per motivi di tempo, Algomarine (che si occupa del monitoraggio dell'inquinamento prodotto dal traffico marittimo nel Mediterraneo) ha preso in considerazione solo il periodo che va dal 19 al 23 gennaio, ipotizzando che in mare finisca "Bunker C Fuel dalla Costa Concordia ad un tasso di 0,014 m3/s ". La simulazione, tra l'altro, ipotizza che tutto il carburante sia a livello della superficie dell'acqua e il modello non tiene conto dell'aspetto termodinamico, ma solo del vento e delle onde. Nei prossimi giorni verrà elaborato un altro modello più preciso, visto che questo, proprio perchè non tiene conto dell'aspetto termodinamico, presenta un margine di errore del 15%.

clicca qui per visualizzare la simulazione - si tratta di un'immagine che simula quello che succederebbe se il carburante si disperdesse nell'ambiente: come potete notare dal cronometro in basso a destra, simula l'evoluzione ora dopo ora.


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