Benzina: nuovi aumenti in 5 regioni, e il prezzo vola verso 1,80€ al litro
L'incremento del costo dovuto alle nuove accise introdotte in cinque regioni. Intanto entra in vigore la nuova tassazione per le vincite superiori a 500 euro: il 6% finirà nelle casse dello Stato
Nuovi aumenti per i prezzi della benzina, con la verde che sfiora 1,8 euro al litro, e tassazione al 6% per le lotterie e i premi superiori ai 500 euro: sono i primi rincari del 2012.
Benzina. Con il nuovo anno sono scattate le addizionali regionali sulle accise in cinque regioni. Da ieri, infatti, la Toscana ha aumentato l’imposizione fiscale sulla benzina di 5 centesimi (6,1 cent Iva inclusa), il Lazio di 2,6 cent, la Liguria di 2,5 cent, le Marche di 5 cent, l’Umbria di 4 cent (QE 30/12). L’impatto sui prezzi praticati sul territorio è stato deflagrante. Oggi la benzina ha raggiunto il nuovo livello record di 1,738 euro/litro, con punte di quasi 1,8 euro/litro in alcune aree del Paese, segnatamente al Sud e nel Centro, dove è più forte l’effetto addizionali. Poco conta che Tamoil abbia aumentato i prezzi raccomandati del prodotto di 0,4 centesimi. Quello che impatta sono, come detto, le decisioni prese a livello regionale. Ne è la riprova la sostanziale stasi del diesel (non toccato dalle addizionali), attorno a quota 1,7 euro/litro. A rilevarlo è il consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio rappresentativo della situazione nazionale. “A livello Paese, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalità servito) va oggi da 1,729 euro/litro degli impianti Shell all’1,738 di quelli IP (no-logo in salita a 1,640). Per il diesel si passa dall’1,699 euro/litro di Eni all’1,702 di Tamoil (no-logo a 1,599). Il Gpl è tra gli 0,744 euro/litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil (no-logo a 0,726)”.
Lotterie. Le vincite superiori a 500 euro saranno tassate del 6%. Da ieri è entrata in vigore, dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 31 dicembre, una delle disposizioni necessarie per portare nelle casse dello Stato un miliardo di euro l’anno, a partire dal 2012, come previsto dalla manovra bis approvata questa estate. Il governo, come riporta Agipronews, ha chiesto maggiori entrate per 1,5 miliardi l’anno (uno dai giochi e mezzo dai tabacchi), dando facoltà ai Monopoli di “variare l’assegnazione della percentuale della posta di gioco a montepremi ovvero a vincite in denaro, la misura del prelievo erariale unico, nonchè la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita”. Se il prelievo fosse stato applicato alla più alta vincita di sempre in Italia, i 178 milioni al Superenalotto nell’ottobre del 2010, la trattenuta sarebbe stata pari a 10,6 milioni di euro. Applicata al jackpot in gioco in questi giorni, oltre 48 milioni di euro, si aggirerebbe sui 2,9 milioni.
La tassazione del 6% alleggerisce anche i vitalizi. Win for Life oggi assegna al vincitore di prima categoria un premio da 6 mila euro al mese per 20 anni, che scenderà a 5.640 euro (-360 euro). Per la versione Gold, saranno invece trattenuti 600 euro. Analogo discorso per i vitalizi assegnati con i gratta e vinci: 360 euro in meno al mese con ‘Turista per Sempre (e meno 12 mila euro per il bonus da 200 mila euro), e meno 600 euro al mese con Vivere alla Grande (e meno 30 mila euro per il bonus da 500 mila euro). Sul jackpot massimo delle Videolotteries, di 500 mila euro, il prelievo sulla vincita arriverà fino a 30 mila euro. Dalla tassazione sulle vincite restano fuori la Lotteria Italia, le scommesse, poker e casinò online, il bingo e le slot machines. Le giocate sullo sport hanno già un prelievo aggiuntivo, pagato però dai concessionari, introdotto dalla legge di stabilità 2011, definito anche “tassa sul macinato”: se la percentuale delle vincite scende sotto l’80% i concessionari devono versare il 20% della differenza. Ad esempio con un pay out al 75%, si versa all’Erario un prelievo aggiuntivo dell’1%. Nessuna tassa per le vincite delle slot machines, visto che la vincita massima, 100 euro, è ben al di sotto della soglia su cui si applicherà la nuova tassazione.
fonte
Condividi su Facebook
Nuovi aumenti per i prezzi della benzina, con la verde che sfiora 1,8 euro al litro, e tassazione al 6% per le lotterie e i premi superiori ai 500 euro: sono i primi rincari del 2012.
Benzina. Con il nuovo anno sono scattate le addizionali regionali sulle accise in cinque regioni. Da ieri, infatti, la Toscana ha aumentato l’imposizione fiscale sulla benzina di 5 centesimi (6,1 cent Iva inclusa), il Lazio di 2,6 cent, la Liguria di 2,5 cent, le Marche di 5 cent, l’Umbria di 4 cent (QE 30/12). L’impatto sui prezzi praticati sul territorio è stato deflagrante. Oggi la benzina ha raggiunto il nuovo livello record di 1,738 euro/litro, con punte di quasi 1,8 euro/litro in alcune aree del Paese, segnatamente al Sud e nel Centro, dove è più forte l’effetto addizionali. Poco conta che Tamoil abbia aumentato i prezzi raccomandati del prodotto di 0,4 centesimi. Quello che impatta sono, come detto, le decisioni prese a livello regionale. Ne è la riprova la sostanziale stasi del diesel (non toccato dalle addizionali), attorno a quota 1,7 euro/litro. A rilevarlo è il consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio rappresentativo della situazione nazionale. “A livello Paese, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalità servito) va oggi da 1,729 euro/litro degli impianti Shell all’1,738 di quelli IP (no-logo in salita a 1,640). Per il diesel si passa dall’1,699 euro/litro di Eni all’1,702 di Tamoil (no-logo a 1,599). Il Gpl è tra gli 0,744 euro/litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil (no-logo a 0,726)”.
Lotterie. Le vincite superiori a 500 euro saranno tassate del 6%. Da ieri è entrata in vigore, dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 31 dicembre, una delle disposizioni necessarie per portare nelle casse dello Stato un miliardo di euro l’anno, a partire dal 2012, come previsto dalla manovra bis approvata questa estate. Il governo, come riporta Agipronews, ha chiesto maggiori entrate per 1,5 miliardi l’anno (uno dai giochi e mezzo dai tabacchi), dando facoltà ai Monopoli di “variare l’assegnazione della percentuale della posta di gioco a montepremi ovvero a vincite in denaro, la misura del prelievo erariale unico, nonchè la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita”. Se il prelievo fosse stato applicato alla più alta vincita di sempre in Italia, i 178 milioni al Superenalotto nell’ottobre del 2010, la trattenuta sarebbe stata pari a 10,6 milioni di euro. Applicata al jackpot in gioco in questi giorni, oltre 48 milioni di euro, si aggirerebbe sui 2,9 milioni.
La tassazione del 6% alleggerisce anche i vitalizi. Win for Life oggi assegna al vincitore di prima categoria un premio da 6 mila euro al mese per 20 anni, che scenderà a 5.640 euro (-360 euro). Per la versione Gold, saranno invece trattenuti 600 euro. Analogo discorso per i vitalizi assegnati con i gratta e vinci: 360 euro in meno al mese con ‘Turista per Sempre (e meno 12 mila euro per il bonus da 200 mila euro), e meno 600 euro al mese con Vivere alla Grande (e meno 30 mila euro per il bonus da 500 mila euro). Sul jackpot massimo delle Videolotteries, di 500 mila euro, il prelievo sulla vincita arriverà fino a 30 mila euro. Dalla tassazione sulle vincite restano fuori la Lotteria Italia, le scommesse, poker e casinò online, il bingo e le slot machines. Le giocate sullo sport hanno già un prelievo aggiuntivo, pagato però dai concessionari, introdotto dalla legge di stabilità 2011, definito anche “tassa sul macinato”: se la percentuale delle vincite scende sotto l’80% i concessionari devono versare il 20% della differenza. Ad esempio con un pay out al 75%, si versa all’Erario un prelievo aggiuntivo dell’1%. Nessuna tassa per le vincite delle slot machines, visto che la vincita massima, 100 euro, è ben al di sotto della soglia su cui si applicherà la nuova tassazione.
fonte
Commenti