La casa di Varese dove abitò Giuseppe Uva è stata devastata da ignoti, nella notte tra venerdì 4 novembre e sabato 5, in via Turati, a Biumo Inferiore. Nell’appartamento vive oggi Alberto Biggiogero (foto), l’amico di Giuseppe, il giovane che la notte in cui l'artigiano 42enne fu fermato si trovava con lui nella caserma dei carabinieri. E che ha depositato, due anni fa, una memoria alla procura della repubblica in cui sostiene di avere sentito, dalla stanza accanto, le urla dell’amico e un continuo andirivieni di carabinieri e poliziotti. Biggiogero, com'è noto, chiamò il 118 con il cellulare mentre si trovava ancora nel comando di via Saffi e implorò ai sanitari di inviare un’ambulanza «perché stanno massacrando un ragazzo». Attraverso il suo legale, Stefano Bruno, ha denunciato di aver subìto lo scasso di una porta finestra, al piano terra, effettuato probabilmente con un badile; chi ha compiuto il gesto è penetrato nell’appartamento e ha aperto tutti i cassetti, spaccando