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Visualizzazione dei post da aprile 17, 2011

Il consigliere PdL: “Onore a Hitler”

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Renato Montagnolo, di Prato, su Facebook: ( questo il suo profilo) “ In alto i calici per l’ultimo imperatore d’Europa ” ’20 aprile 1889-20 aprile 2011: in alto i calici per l’ultimo Imperatore d’Europa’: cosi’, come riportano oggi Nazione e Tirreno di Prato, il giovane consigliere della circoscrizione Ovest di Prato eletto nelle file del Pdl, Renato Montagnolo, 21 anni, anche esponente di Casapound, ha ricordato il compleanno di Adolf Hitler sul proprio profilo Facebook. Oltre a suscitare stupore tra i suoi stessi amici di Facebook, riporta la Nazione, le affermazioni di Montagnolo hanno provocato la dura condanna da parte del Pdl di Prato: ‘Chi inneggia a Hitler non puo’ trovare cittadinanza in nessuna societa’ civile, tantomeno nel Pdl – ha dichiarato al giornale il coordinatore provinciale Riccardo Mazzoni – Le disgustose e farneticanti frasi che Montagnolo ha scritto su Facebook lo rendono incompatibile con gli ideali del Pdl’ a cui il giovane ‘non risulta iscritto. Ovviament

Agenzie di viaggio: Vademecum dell'Aduc

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Aduc ha predisposto un elenco di consigli per i turisti che si affidano alle agenzie: * Leggere a ttentamente il depliant: oltre alla pubblicita' ci devono essere scritte le condizioni generali del contratto. Se non ci sono, eliminate quel tour operator o agenzia di viaggi. * Farsi  rilasciare copia del contratto con timbro e firma. Se l'agenzia vuole rilasciare solo la ricevuta della caparra, non firmate il contratto. * L'anticipo   o caparra non puo' superare il 25% del prezzo totale. Se vi chiedono di piu' lasciate stare. Il saldo va effettuato 30 giorni prima della partenza, non prima. Nei casi invece in cui sia inadempiente il tour operator, il consumatore puo' recedere e pretendere il doppio della cifra. * Controllare   le ipotesi di aumenti previste dal contratto o dal depliant (variazioni del costo di trasporto, delle tasse aeroportuali e del cambio). Se non sono scritte, diffidate. In ogni caso gli aumenti non possono superare il 10% del valore de

Embrioni congelati. Decina di migliaia senza destino

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In Spagna, tra il 10 e il 40% delle coppie si disinteressa degli embrioni congelati che conservano dopo che hanno praticato una fecondazione in vitro. Solo in Catalogna, l'unica comunidad con un registro, ce ne sono piu' di 61.000 congelati, il 23% dei quali (14.000) da piu' di cinque anni, secondo i dati del Sistema de Información sobre Reproducción Asistida de Cataluña (FIVCAT.NET). E il numero continua a crescere. Nel 2001 erano quattro volte meno. In questi casi la legge sulla riproduzione stabilisce che i comitati clinici debbano decidere cosa fare.  La realta' e' che non lo fanno, col risultato che molti centri accumulano embrioni senza uno scopo e senza un limite temporale. Questi ovuli fecondati sono quelli avanzati dai processi di fecondazione in vitro, e debbono restare congelati nel caso in cui la coppia voglia avere altri bimbi e non e' previsto nulla in caso contrario. La legge indica che la coppia debba specificare cosa intende fare con essi: cons

Il ritorno dei crociati

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Ebbene sì, siamo arrivati alle Crociate! Nei giorni scorsi ad  Avignone  c’è stata una sollevazione di cattolici contro un’opera d’arte di Andres Serrano intitolata “ piss Christ “, poi presa a martellate, mentre due fotografie in cui comparivano le mani di una suora sono state distrutte da qualche maniaco di passaggio. Dopo questi episodi, il ministro della cultura francese, Frédéric Mitterand, ha dichiarato  che « siamo in presenza della violazione di un diritto fondamentale, quello della libertà di espressione ». Ora la polemica infuria anche sul povero Nanni Moretti che nemmeno a una settimana dall’uscita del suo film  Habemus Papam  si trova coinvolto in una serie di critiche negative da parte di elementi della più radicale e oscurantista delle fazioni cattoliche. Il noto sito Pontifex, in odore di “crociata”, ha depositato una  denuncia alla  questura di Bari  che  riguarda la violazione dell’articolo 278 del codice penale: « Chiunque offende l’onore o il prestigio del President

Il consumo che ci divora

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Facendo astrazione dalla situazione politica italiana e guardando alla stampa estera, il sistema di mercato così com’è stato codificato nel mondo occidentale sembra di fronte a un bivio. Da un lato, la crisi economica annunciata negli Stati Uniti nel 2007 con lo scoppio della bolla immobiliare (e finanziaria), divenuta crisi produttiva e mondiale in seguito al crollo di Lehman Brothers nel 2008 sembra essere molto lontana da una soluzione. Dall’altro, il disastro ambientale di Fukushima con il pericolo della contaminazione nucleare, temibile conseguenza del terremoto e dello tsunami che hanno di recente colpito il Giappone, ha portato al centro del dibattito mondiale l’energia pulita e la sostenibilità ambientale dello sviluppo. In mezzo a queste due crisi sta il consumo tirato da una parte e dall’altra come un elastico da allungare senza fine. Infatti, sembra essere opinione comune che il rilancio dei consumi sia la premessa fondamentale per superare la crisi economica, ma sono queg

Il caos organizzato che ci aiuta a non pensare.

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Avete presente il trucco usato dai gestori d’inceneritori, acciaierie, cementifici ed impianti sui generis, per aggirare i limiti di legge concernenti le emissioni inquinanti? Costruiscono camini più alti e più grandi, per aumentare la quantità di aria presente nei fumi, facendo si che le sostanze nocive pur rimanendo inalterate nella quantità e pericolosità si distribuiscano su un’area più vasta e risultino percentualmente più diluite, rientrando così nei limiti come per incanto, nonostante continuino ad ammazzare la gente come e più di prima. Qualcosa di molto simile accade anche nell'informazione generalista (che è poi l’unica ad incidere realmente sull’opinione pubblica) dove le emissioni inquinanti sono costituite dalle notizie che dovrebbero preoccuparci ed i camini più alti somigliano da vicino al marasma di spazzatura mediatica all’interno del quale esse affogano dopo una breve agonia. Nel corso dell’ultimo mese è accaduto praticamente di tutto, dalla tragedia di Fukushi

La "settimana santa" in carcere: 3 detenuti morti e altri 3 ci hanno provato

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Dalle carceri italiane la cronaca di un’altra “settimana santa”, che non è fatta di colombe e uova pasquali, di pranzi e celebrazioni liturgiche. Una settimana di “normalissima” disperazione, di tensioni e violenze, di suicidi, di decessi per droga e per malattia. Tre detenuti sono morti, uno per suicidio, uno per (probabile) overdose, il terzo per malattia. Altri tre hanno tentato di uccidersi, il primo tagliandosi la gola, altri due impiccandosi. Nel solo mese di aprile sono morti 11 detenuti, di cui 5 suicidi, 2 per malattia e 4 per “cause da accertare”. Da inizio anno salgono a 50 i decessi nelle carceri italiane: 19 per suicidio, 21 per “cause naturali” e 10 per “cause da accertare”. La loro età media era di 35 anni, 15 erano stranieri e 35 italiani; 2 le donne: Loredana Berlingeri, di 44 anni, morta per “cause naturali” il 18 marzo nel carcere di Reggio Calabria ed Adriana Ambrosini, 24 anni, che si è impiccata lo scorso 3 aprile nell’Opg di Castiglione delle Stiviere (Mn). Firen

Spagna, il dramma dei senzatetto.

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Il  sindaco di   Madrid ,  Alberto Ruiz-Gallardón , candidato dal  Partito Popolare (PP)  per un nuovo mandato, ha chiesto al suo partito di inserire nel programma una  proposta di legge che conceda all' Ayuntamiento  (municipalità) il potere per  sgomberare i  senzatetto  dalle strade , in nome della  "sicurezza e del decoro pubblico'' , sempre e quando ci siano le risorse assistenziali "sufficienti e gratuite". Il sindaco ha voluto sottolineare che questo tipo di proposta non è funzionale alla campagna elettorale per le municipali, quanto alla necessità di  avviare una riflessione profonda sull'argomento  in vista delle elezioni politiche del 2012. Il suo intervento è conseguente all'allarme lanciato dal presidente dell' Asociación de Comerciantes de Gran Vía ,  Florencio Delgado , che ha parlato di situazione "disastrosa" , non riferendosi alla politica ma alle vittime di quest'ultima. Il sindaco, cavalcando i malumori, ha in

Afganistan, parlano ufficiali marines: "per convincerli, iniziare ad ammazzare"

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Ufficiali dei Marines spiegano al Washington Post come hanno 'conquistato i cuori e le menti' di una tribù afgana: "Non li convinci con i progetti e la buona volontà. Devi arrivare con due compagnie di Marines e iniziare ad ammazzare gente" A volte capita che  la cruda e brutale realtà della guerra  emerga anche tra le righe di servizi giornalistici tutt'altro che pacifisti e antimilitaristi. E' il caso di un articolo pubblicato una settimana fa dal  Washington Post , il più prestigioso organo della propaganda militare americana. Come si capisce dal titolo del pezzo - 'Progressi in tre distretti del sud dell'Afghanistan segnalano un cambiamento'  - si tratta del solito entusiastico quanto parziale resoconto dei progressi militari americani sul fronte afgano , con tanto di afgani felici di vedere i propri villaggi rasi al suolo dall'aviazione Usa o ingabbiati da muri in stile israeliano. La fine dell'articolo, però, riserva un inatteso s

Vietato criticare la croce rossa

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Denunciano a Report gli sprechi della Croce Rossa. E l’ente li sospende. Il provvedimento è stato preso nei confronti di Anna Montanile, ex funzionaria del settore vendite del patrimonio immobiliare dell'ente pubblico, che aveva rilasciato un'intervista al programma di Milena Gabanelli. Motivato dalla "rivelazione del segreto di ufficio". Due mesi di sospensione dallo stipendio, in pratica l'anticamera del licenziamento. E tocca anche al volontario Daniele Tosoni Il lavoratore denuncia sprechi e malagestione? L’ente se la prende con lui invece di ringraziarlo. Questa volta la persona punita per aver rivelato le storture e il sistema di gestione patrimoniale di un ente pubblico ha il volto e il nome di una donna che lavora alla Croce Rossa Italiana: Anna Montanile. Una dei quasi 3mila dipendenti di Cri (1300 circa di ruolo, 1600 precari, militari esclusi). da: "Il Fatto Quotidiano" Condividi su Facebook

Milano, Letizia Moratti regala una scuola alla Lega nord

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L'edificio di Quarto Oggiaro è stato assegnato alla Guardia nazionale padana. Insorgono le associazioni di quartiere: "Non sapevamo niente della gara d'appalto". La verità è che il sindaco si deve guadagnare il sostegno del Carroccio nella difficile campagna elettorale in corso Una scarna nota dell’ufficio stampa del  Comune di Milano  comunica che l’edificio di via Lessona 65, nel quartiere milanese di  Quarto Oggiaro , è stato assegnato alla Guardia Nazionale Padana. È una ex scuola elementare, da anni inutilizzata. Chi scrive – passatemi per una volta un riferimento personale – nelle sue aule ha frequentato la quinta. “Il bando di gara per l’assegnazione dell’immobile si è tenuto lo scorso novembre”, ci informa la nota. “La destinazione si inserisce nell’ambito delle funzioni di protezione civile assegnate al Comune di Milano. L’Amministrazione ha sviluppato nel corso di questi ultimi anni numerose forme di collaborazione con soggetti pubblici e privati in grad

La trovata di Tremonti: manovra lacrime e sangue ma la farà il prossimo Governo

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La manovra per aggiustare i conti pubblici va fatta: ma è dell'entità già stabilita con Bruxelles ed è «tra le più basse del mondo» (lo 0,5% annuo, quindi 15-16 miliardi in due anni). Si partirà non ora ma nel 2013 e 2014. Poi nel 2015 si avvia l'abbattimento del debito per il quale potrebbero essere usati anche gli immobili pubblici. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, replica a quanti ipotizzano una manovra assai più 'dolorosà che sfiora i 35 miliardi, cioè più del doppio di quanto sostiene il ministro. Nota: a Tremonti, pur essendo responsabile di alcune scelte discutibili,  avendo in alcuni casi "tagliato ciò che doveva" e non aver "tagliato ciò che doveva", dobbiamo riconoscere di avere gestito i conti pubblici con rigore: mentre in passato, molti politici continuavano a spendere e spandere, per farsi pubblicità e acquistare consensi,Tremonti ha tenuto a freno alcuni membri del governo, questione che gli ha causato polemiche e antipat

Venduta all'asta per 127mila euro l'isola di Spargi, in Sardegna

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" È sempre stato il mio sogno comprarmi un pezzo di paradiso. Non sapevo fosse così semplice. Anche se, come tutti i sogni, sarà di breve durata. Perché penso che dovrò restituirlo subito e svegliarmi " E’ stata una sorpresa per Sara Sorbino, 32 anni di Città della Pieve, vedere che tutti la cercavano ieri, che si informavano sulle sue attività imprenditoriali, sui suoi precedenti, sulla sua vita e su come avesse fatto, da un piccolo centro della Valdichiana, ad accaparrarsi un’isola da sogno nel Parco della Maddalena, in Sardegna. «Me lo chiedo anch’io e sono ancora incredula. A me piace girare per le aste giudiziarie - confessa Sara Sorbino, giovane madre e un passato da bancaria - navigare su Internet a caccia di occasioni particolari. Mi sono imbattuta nell’incanto dell’isola di Spargi, nel bel mezzo dell’arcipelago della Maddalena e ho fatto un’offerta. Ho rilanciato la base d’asta con 130 mila euro, pensando che ci fossero altri pretendenti. Invece non c’era nessuno

Così l'euro ci ha rovinati: Pil, export e occupazione.

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Nei nove anni prima dell'unione monetaria la nostra economia si è sviluppata il doppio di quella mondiale. Dal 2002 la crescita si è dimezzata, casi come i consumi Negli ultimi nove anni della lira, l'Italia è cresciuta il doppio del resto del mondo. Nei nove anni successivi l'incremento del nostro Pil si è dimezzato, mentre quello degli altri è triplicato... Nei nove anni che hanno preceduto l'adozione dell'euro l'economia italiana è cresciuta il doppio dell'economia mondiale. Nei nove anni successivi, dal primo gennaio 2002 alla fine del 2010, la crescita del pil italiano si è dimezzata rispetto al periodo precedente. E quella dell'economia (...) (...) mondiale è più che triplicata. Così l'Italia dell'euro arranca dietro il resto del mondo: la crescita degli ultimi nove anni è stata appena il 22% di quella dell'economia mondiale. il dato più clamoroso che dimostra come l'Italia costretta al cappio (come dice Paolo Savona) dell'Uni

Reportage De Mattei: con chi vogliamo parlare?

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È ben noto che il dialogo è il mezzo più idoneo da utilizzare quando due interlocutori mostrano di avere visioni differenti. Parlare, scambiarsi le opinioni, conoscersi e infine capire le ragioni dell’altro, per venirsi incontro, trovare un accordo, a volte persino cambiare opinione, quando le tesi sostenute dalla controparte si siano dimostrate più solide e convincenti. Così si fa tra persone mature, avvezze alla riflessione e sanamente “curiose” di apprendere nuove prospettive in grado di ampliare le proprie. È in questa ottica che, stimolati dal molto parlare che si è fatto nei giorni scorsi, abbiamo voluto approfondire la conoscenza del  professor De Mattei , esplorando – con i mezzi che la tecnologia mette a disposizione – quelli che sono i suoi  interessi , i suoi  ideali , i suoi  principi ispiratori . Il breve viaggio nella rete e nella documentazione a nostra disposizione è risultato particolarmente istruttivo. Percorso accademico.  Innanzitutto, cominciamo col dire che il si

I veri problemi dell’Italia, la parola ai lettori

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Di fronte a Ruby e alle varie riforme della giustizia, i lettori di ddc si indignano. I problemi sono altri: il precariato, ma anche scuola e ricerca Ruby, Berlusconi e processi vari. E poi le milizie regionali della Lega, il federalismo e la riforma della giustizia. Spesso i giornali dimenticano i veri problemi della gente, anche perché la politica sembra voler sempre cercare di spostare l'attenzione su questioni che poco hanno a che fare con l'interesse degli italiani.  Diritto di Critica  ha chiesto hai propri lettori di segnalarci le tematiche sulle quali vorrebbero che i giornali si soffermassero di più e che dovrebbero essere al centro dell'agenda politica . In un periodo di crisi come questo i nostri lettori sono particolarmente sensibili alle questioni legate al  mondo del lavoro  ed in particolar modo con il  precariato .  Secondo il nostro sondaggio , tutt'ora in corso, il  45,5%  vorrebbe che si trattassero di più queste tematiche. Bepo, Lilith, Elisa F., Ro

Reportage da Chernobyl, dove la morte ancora resiste

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Equipaggiati spesso solo con tute e guanti, per chi lavorava sul tetto del reattore il tempo massimo di permanenza era di due minuti «Al villaggio raccontano che il Dniepr prima dell’esplosione d’inverno ghiacciasse.  Dopo Chernobyl, non è più ghiacciato  neppure una volta:  nei mesi freddi ora acquisisce una consistenza strana, quasi densa, tipo plasma». Alessio Franchina, 23 anni, è stato più di una volta in  Bielorussia  tramite  “Aiutiamoli a vivere”, l’associazione che da anni organizza soggiorni terapeutici in Italia per i bambini bielorussi dopo l’esplosione alla centrale di Chernobyl. Il villaggio di cui parla è  Komarin , poco meno di 1.500 abitanti, a 12 chilometri dall’inizio della tristemente famosa  “zona di esclusione”, l’area altamente contaminata che si estende per un raggio di 30 chilometri attorno all’impianto.  «Dai tetti delle case – aggiunge Franchina – di notte si vedono le luci della centrale». L'INCIDENTE.  26 aprile 1986, ore 1.24: un esperimento nella c

Cassa integrazione. E' di nuovo boom: +45,1% rispetto a febbraio

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Riesplode la cassa integrazione a marzo, con un aumento del 45,1% rispetto al mese di febbraio, per un monte ore complessivo di 102.475.610, con incrementi rilevanti per la cassa straordinaria e per quella in deroga. Lo segnala la Cgil su elaborazioni dei dati resi noti dall'Inps. Ore che hanno coinvolto più di 455 mila lavoratori (con oltre 150 mila di cassa in deroga), che nei soli primi tre mesi dell'anno hanno già perso circa 895 milioni di euro, pari a circa 2 mila euro in meno in busta paga.

Proteste in India contro la super centrale nucleare, la polizia spara, un morto.

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Manifestazione anti-nucleare degenerata in tragedia nello Stato indiano di Mahrashtra. Un morto e molti feriti a seguito degli scontri tra la polizia e un corteo di pescatori, contrario alla costruzione nella zona del più grande impianto atomico del mondo, 9.900 megawatt. Centinaia i manifestanti che sin dalla mattina del 18 aprile hanno protestato fortemente contro il governo. I pescatori del distretto di Ratnagiri hanno creato un corteo che si è diretto verso il commissariato di polizia, lanciando pietre. Gli agenti hanno reagito, prima  con gli sfollgagenti, poi sparando proiettili di gomma, infine sparando proiettili veri.  Un trentenne è rimasto ucciso.

Il governo vuole manomettere anche il referendum sull’acqua

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Berlusconi e i suoi gerarchi amano tanto il consenso popolare ed è proprio su questo che basano ogni loro dichiarazione pubblica. Eppure temono, anzi hanno il terrore dei referendum e stanno facendo di tutto per evitarli. Dopo quello sul nucleare, ora tocca all’acqua. Quasi due milioni di cittadini hanno firmato la richiesta di referendum e ciò fa temere che essi possano raggiungere il quorum del 50,1%. Questo mette in fuga il governo. A far paura è soprattutto quello sul “legittimo impedimento” che, una volta impediti i quesiti sul nucleare e sull’acqua, ben difficilmente raggiungerebbe il quorum richiesto dalla Costituzione. Romani: “Approfondimento legislativo sulla privatizzazione dell’acqua” «Il referendum sul nucleare era superato: si chiedeva il parere dei cittadini su un problema che oggi non è più all'ordine del giorno, perché il tema in questo momento è la sicurezza». Così il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ai microfoni di 'Radio anch'io’, rispon