India, protesta contro il fisco liberando dieci serpenti velenosi negli uffici
I più coraggiosi, nell’intento di imprigionare i serpenti, hanno cercato di gettare loro sopra tovaglie o indumenti, con lo scontato risultato di riuscire soltanto a irritarli ancora di più. L'incantatore, tale Hakkul, ha poi spiegato di aver depositato a suo tempo una richiesta per avere in concessione gratuita, come le leggi locali prevedono a favore dei cittadini più poveri, un lotto sul quale costruire un serpentario per tenervi i suoi 'compagni' di lavoro: gliel'avevano promesso le autorità competenti, ha precisato, "ma siccome mi sono rifiutato di pagare bustarelle, nessuno mi ha dato retta". Gli ha ribattuto il responsabile dell’ufficio, Subhash Mani Tripathi: "Non esistono norme per tale tipo di attività professionale. Invece di aspettare una risposta scritta, che gli avremmo senz'altro dato, Hakkul ha scatenato il panico con i suoi serpenti". Controreplica dell'uomo: "Erano due anni che aspettavo. Sono un ambientalista convinto, e ho chiesto aiuto al governo. Dopo aver pazientato così a lungo, non mi restava che portare i miei serpenti all'ufficio e lasciarceli". Malgrado tutto, i rettili non hanno morso nessuno: almeno per ora in quanto, dopo averne recuperati una trentina, la polizia sta ancora dando la caccia agli altri. A scanso di brutte sorprese è stato chiesto l'intervento straordinario, come 'consulenti', di altri incantatori.
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