"Contributo di solidarietà" per super-pensionati: solo fumo negli occhi
La "ministra piangente" Fornero ha proposto un emendamento - approvato - che istituisce un "contributo di solidarietà" per le "super-pensioni", come quella di Giuliano Amato per intenderci, (che è in buonissima compagnia) che percepisce un totale di 31.411€ al mese: 22.048€ di pensione Inpdap, che si somma alla pensione da parlamentare ammontante a 9.363€. Il sig. Amato percepisce ogni mese l'equivalente di 62 pensioni minime.
Alcuni giornali hanno parlato del provvedimento in toni entusiastici, come fosse chissà quale "chicca".
MA SAPETE QUAL è L'IMPORTO DI QUESTO CONTRIBUTO?!? IL 15%... MA SOLO DELLA PARTE DELLA PENSIONE ECCEDENTE I 200.000€ !!!
Facciamo i conti in tasca a Giuliano Amato: che tra pensione Inpdap e il vitalizio da parlamentare incassa ogni anno ben 408.343€ (31.411€ moltiplicato per 13 mensilità)
Resta da capire - visto che non è stato specificato, e questo lascia presagire la peggiore delle ipotesi, conoscendo i "metodi" della casta - se il "contributo di solidarietà" riguarda anche i "vitalizi" o solo sulla "pensione".
Nel caso che il "contributo" venga applicato all'intero emolumento, che nel caso di Amato si attesta a oltre 408.343€ all'anno, egli pagando il 15% sulla somma eccedente i 200.000€ - ovvero 208.343€ - pagherà circa 31.200€ all'anno.
Se invece il provvedimento non include i "vitalizi", egli pagherà il contributo di solidarietà solo sui 22.048€ di pensione Inpdap, (ovviamente sulla parte eccedente i 200.000€) 22.048€ di pensione x 13 mensilità = 286.624. Amato pagherà il 15% su 86.624€ praticamente una CARITA' - per uno come lui - da circa 12.900€ all'anno.
E' evidente come si tratti di un provvedimento "pubblicitario", il classico "contentino". Avremmo potuto considerare un provvedimento "equo" il DIMEZZAMENTO delle super-pensione: che nel caso di Amato, sarebbe rimasta comunque nell'ordine di oltre 15.500€ mensili, l'equivalente di 31 pensioni minime. Questo sarebbe stato "il minimo": perché se consideriamo che i pensionati che percepiscono "la minima" devono vivere con 500€ al mese, appare evidente come anche 15.500€ sia DECISAMENTE TROPPO.
Se alle pensioni fosse applicato un tetto di 5.000€ al mese, che è senz'altro più che dignitoso per chiunque (anche perché nel corso della vita, gente come Giuliano Amato, hanno accumulato ingenti ricchezze) sarebbe possibile innalzare le pensioni minime alla soglia di almeno 800€, restituendo dignità ai nostri anziani, per il quale costituisce UN LUSSO persino concedersi un caffé al mese. Questo è quello che avrebbe fatto un governo dotato di buon senso: non certo un governo di elitari, espressione dei poteri forti economici e industriali.
staff nocensura.com
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Alcuni giornali hanno parlato del provvedimento in toni entusiastici, come fosse chissà quale "chicca".
MA SAPETE QUAL è L'IMPORTO DI QUESTO CONTRIBUTO?!? IL 15%... MA SOLO DELLA PARTE DELLA PENSIONE ECCEDENTE I 200.000€ !!!
Facciamo i conti in tasca a Giuliano Amato: che tra pensione Inpdap e il vitalizio da parlamentare incassa ogni anno ben 408.343€ (31.411€ moltiplicato per 13 mensilità)
Resta da capire - visto che non è stato specificato, e questo lascia presagire la peggiore delle ipotesi, conoscendo i "metodi" della casta - se il "contributo di solidarietà" riguarda anche i "vitalizi" o solo sulla "pensione".
Nel caso che il "contributo" venga applicato all'intero emolumento, che nel caso di Amato si attesta a oltre 408.343€ all'anno, egli pagando il 15% sulla somma eccedente i 200.000€ - ovvero 208.343€ - pagherà circa 31.200€ all'anno.
Se invece il provvedimento non include i "vitalizi", egli pagherà il contributo di solidarietà solo sui 22.048€ di pensione Inpdap, (ovviamente sulla parte eccedente i 200.000€) 22.048€ di pensione x 13 mensilità = 286.624. Amato pagherà il 15% su 86.624€ praticamente una CARITA' - per uno come lui - da circa 12.900€ all'anno.
E' evidente come si tratti di un provvedimento "pubblicitario", il classico "contentino". Avremmo potuto considerare un provvedimento "equo" il DIMEZZAMENTO delle super-pensione: che nel caso di Amato, sarebbe rimasta comunque nell'ordine di oltre 15.500€ mensili, l'equivalente di 31 pensioni minime. Questo sarebbe stato "il minimo": perché se consideriamo che i pensionati che percepiscono "la minima" devono vivere con 500€ al mese, appare evidente come anche 15.500€ sia DECISAMENTE TROPPO.
Se alle pensioni fosse applicato un tetto di 5.000€ al mese, che è senz'altro più che dignitoso per chiunque (anche perché nel corso della vita, gente come Giuliano Amato, hanno accumulato ingenti ricchezze) sarebbe possibile innalzare le pensioni minime alla soglia di almeno 800€, restituendo dignità ai nostri anziani, per il quale costituisce UN LUSSO persino concedersi un caffé al mese. Questo è quello che avrebbe fatto un governo dotato di buon senso: non certo un governo di elitari, espressione dei poteri forti economici e industriali.
staff nocensura.com
Commenti
E' uno schiaffo alla miseria .. 5000 € di tetto massimo erano più che sufficienti, anche se vorrei farli stare a 1000 € al mese...
A voi l'interpretazione..........