L'Italia disegnata dai mass media, corrisponde davvero alla nostra Italia?
Un'indagine pubblicata su "la Repubblica" rivela (con toni allarmistici") che il 19% degli italiani ha rinunciato o rimandato "controlli, interventi o esami medici" a causa delle difficoltà economiche.
Un articolo interessante, mi sono detto, da "dare in pasto" ai lettori di "Cose che nessuno ti dirà".
Leggendo l'articolo, stavo inevitabilmente, ho pensato che anch'io faccio parte di "quel 19%" di cittadini, visto che più volte ho rimandato visite nel migliore dei casi al mese successivo, perché magari in quel periodo dovevo far fronte al "salasso" della RC auto, cambiare le gomme alla stessa, o comunque in quel momento mi "scomodava" tirare fuori i soldi necessari per il dentista, o altro. Mi è tornato a mente che tempo fa avevo programmato di sottopormi a un controllo dal dermatologo, per fargli valutare alcuni "nei", che nonostante non mi diano fastidio, sono "in rilievo" e comunque è buona norma far vedere a uno specialista: che dopo avergli dato un'occhiata sommaria, sorridendo a 32 denti (lo credo bene che è felice) pretende un bel "foglio verde" con su scritto 100 Euro. Mi è venuto in mente che sono anni che non vado dall'oculista, e che dovrei farlo.
Ma se io che percepisco uno stipendio e non ho figli faccio parte di quel 19%, possibile che l'81% dei cittadini italiani non abbia questi problemi? Allora mi sono guardato intorno, e ho rivolto questa insolita domanda ad alcuni amici, aprendo un piccolo dibattito in un messaggio Facebook rivolto ad alcune persone; che praticamente tutte, hanno confermato di aver vissuto situazioni simili, salvo rinunciare a tutto "il rinunciabile", pur di sottoporre a tutte le visite e gli esami necessari i propri figli.
Ho lanciato il sondaggio su Facebook: Hai mai rimandato "controlli, esami o interventi medici" per motivi economici ? e a distanza di "circa due ore", per citare la definizione di Facebook, il risultato provvisorio è il seguente:
SI 614
NO 120
Un risultato ben diverso, da quello della ricerca illustrata da "la Repubblica" secondo il quale, solo il 19% dei cittadini aveva rimandato "controlli, esami, o interventi medici", mentre secondo il sondaggio fatto sulla nostra pagina Facebook, evidenzia una realtà molto diversa, praticamente l'opposto: 1 su 5 non ha avuto di questi problemi...
Il dato emerso da Facebook quanto è attendibile?
Bisogna considerare che una parte dei cittadini, presumibilmente proverebbe vergogna nel rispondere "SI" alla domanda: in quanto, aver difficoltà economiche nella cultura generale, è percepito quasi come "una colpa", una "mancanza", una cosa da nascondere, quasi una colpa. Nella società dove "si è per ciò che si appare", dove vengono chiesti prestiti per acquistare cellulari costosi, dove qualcuno lavora per mantenere una macchina al di sopra delle sue possibilità economiche... ci auguriamo che coloro che "si vergognano di votare SI", si astengano dal partecipare, anziché votare "NO" nonostante ciò non corrisponda al vero...
Inoltre l'età media degli utenti Facebook è bassa: mentre nella fascia di età 15-40 Facebook è diffusissimo, la percentuale di cittadini iscritta diminuisce nella fascia di età 40-60, mentre di over 60 ce ne sono pochi:
QUALE SARA' LA PERCENTUALE DI PENSIONATI CHE RINUNCIANO A "VISITE, ESAMI E INTERVENTI MEDICI" ? Se una buona percentuale di cittadini "giovani e lavoratori", che generalmente godono di buona salute, sono costretti a rinunciare o rimandare "controlli, esami e interventi medici", quale sarà la situazione delle categorie più deboli, come i pensionati, che con una pensione misera nella maggior parte dei casi, percepiscono un assegno veramente basso? La maggioranza degli anziani sono costretti a "devolvere" buona parte della loro pensione alle lobby farmaceutiche, e si rivolgono spesso al "medico di base" (come sa bene chiunque ha fatto la fila dal dottore almeno una volta) tuttavia la musica cambia quando devono richiedere prestazioni specialistiche: che spesso sono NECESSARIE, visto i tempi di attesa per gli esami nelle strutture pubbliche!
Ognuno si faccia una propria idea...
Alessandro R. - collaboratore di nocensura.com
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Un articolo interessante, mi sono detto, da "dare in pasto" ai lettori di "Cose che nessuno ti dirà".
Leggendo l'articolo, stavo inevitabilmente, ho pensato che anch'io faccio parte di "quel 19%" di cittadini, visto che più volte ho rimandato visite nel migliore dei casi al mese successivo, perché magari in quel periodo dovevo far fronte al "salasso" della RC auto, cambiare le gomme alla stessa, o comunque in quel momento mi "scomodava" tirare fuori i soldi necessari per il dentista, o altro. Mi è tornato a mente che tempo fa avevo programmato di sottopormi a un controllo dal dermatologo, per fargli valutare alcuni "nei", che nonostante non mi diano fastidio, sono "in rilievo" e comunque è buona norma far vedere a uno specialista: che dopo avergli dato un'occhiata sommaria, sorridendo a 32 denti (lo credo bene che è felice) pretende un bel "foglio verde" con su scritto 100 Euro. Mi è venuto in mente che sono anni che non vado dall'oculista, e che dovrei farlo.
Ma se io che percepisco uno stipendio e non ho figli faccio parte di quel 19%, possibile che l'81% dei cittadini italiani non abbia questi problemi? Allora mi sono guardato intorno, e ho rivolto questa insolita domanda ad alcuni amici, aprendo un piccolo dibattito in un messaggio Facebook rivolto ad alcune persone; che praticamente tutte, hanno confermato di aver vissuto situazioni simili, salvo rinunciare a tutto "il rinunciabile", pur di sottoporre a tutte le visite e gli esami necessari i propri figli.
Ho lanciato il sondaggio su Facebook: Hai mai rimandato "controlli, esami o interventi medici" per motivi economici ? e a distanza di "circa due ore", per citare la definizione di Facebook, il risultato provvisorio è il seguente:
SI 614
NO 120
Un risultato ben diverso, da quello della ricerca illustrata da "la Repubblica" secondo il quale, solo il 19% dei cittadini aveva rimandato "controlli, esami, o interventi medici", mentre secondo il sondaggio fatto sulla nostra pagina Facebook, evidenzia una realtà molto diversa, praticamente l'opposto: 1 su 5 non ha avuto di questi problemi...
Il dato emerso da Facebook quanto è attendibile?
Bisogna considerare che una parte dei cittadini, presumibilmente proverebbe vergogna nel rispondere "SI" alla domanda: in quanto, aver difficoltà economiche nella cultura generale, è percepito quasi come "una colpa", una "mancanza", una cosa da nascondere, quasi una colpa. Nella società dove "si è per ciò che si appare", dove vengono chiesti prestiti per acquistare cellulari costosi, dove qualcuno lavora per mantenere una macchina al di sopra delle sue possibilità economiche... ci auguriamo che coloro che "si vergognano di votare SI", si astengano dal partecipare, anziché votare "NO" nonostante ciò non corrisponda al vero...
Inoltre l'età media degli utenti Facebook è bassa: mentre nella fascia di età 15-40 Facebook è diffusissimo, la percentuale di cittadini iscritta diminuisce nella fascia di età 40-60, mentre di over 60 ce ne sono pochi:
QUALE SARA' LA PERCENTUALE DI PENSIONATI CHE RINUNCIANO A "VISITE, ESAMI E INTERVENTI MEDICI" ? Se una buona percentuale di cittadini "giovani e lavoratori", che generalmente godono di buona salute, sono costretti a rinunciare o rimandare "controlli, esami e interventi medici", quale sarà la situazione delle categorie più deboli, come i pensionati, che con una pensione misera nella maggior parte dei casi, percepiscono un assegno veramente basso? La maggioranza degli anziani sono costretti a "devolvere" buona parte della loro pensione alle lobby farmaceutiche, e si rivolgono spesso al "medico di base" (come sa bene chiunque ha fatto la fila dal dottore almeno una volta) tuttavia la musica cambia quando devono richiedere prestazioni specialistiche: che spesso sono NECESSARIE, visto i tempi di attesa per gli esami nelle strutture pubbliche!
Ognuno si faccia una propria idea...
Alessandro R. - collaboratore di nocensura.com
Commenti
comunque bell'articolo come tutti quelli che postate.. Buona Serata