6 anni di galera e 30.000€ di multa per 4 piante d'erba + DOSSIER dati carcere e cannabis
Più di sei anni di prigione per possesso di 4 piante di marijuana. E' stato condannato alla pena di sei anni e tre mesi di reclusione ed al pagamento di una multa di 30mila euro. Non solo: non potrà più aver accesso ai pubblici uffici. Claudio Bonsegna 49 enne di Nardò (Lecce) venne sorpreso dagli agenti del Commissariato di Nardò a coltivare quattro grosse piante di marijuana presso la sua abitazione a Porto Selvaggio. Al blitz dei poliziotti le piante risultarono già sradicate e pronte per l'essicazione, così il 49enne venne denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti. Nel corso degli accertamenti tecnici sulle piante venne stato rilevato che se ne sarebbero potute ricavare 200 dosi medie di marijuana. Il processo a carico di Bonsegna ha messo in evidenza la recidiva specifica nel reato ed il comportamento doloso.
Fonte: Aduc
----
C'è poco da recriminare ai giudici, che non fanno le leggi, ma le applicano. Ma in questo caso, la "giustizia" ha prodotto una sentenza che appare assurda. Una vita rovinata e uno spreco altrettanto assurdo di denaro pubblico. Tralasciando tutte le questioni legate al fatto - che non è cosa da poco - che quest'uomo sarà costretto a passare dietro le sbarre un lungo periodo della sua vita senza aver fatto male a nessuno, (mentre spesso i protagonisti di reati violenti vengono condannati a pene che appaiono troppo lievi, vedi i 2 anni e 8 mesi comminati al calciatore Amantino Mancini, riconosciuto colpevole di stupro e lesioni) Considerando che secondo un'inchiesta di Repubblica mantenere un detenuto dietro le sbarre costa ben 113,04€ al giorno, per la sua (ingiusta) reclusione la collettività sborserà 247.557,60 Euro (365 giorni x 6 (anni) x 113.04€ di costo al giorno) considerando che in Italia nessuno sconta la condanna fino alla fine (in questo caso ci auguriamo sconti molto meno) se dovesse restare chiuso per "solo" 4 anni, la spesa sostenuta per la sua detenzione ammonterà a 165.038,60€. Un vero e proprio capitale, che poteva esser speso in almeno... 10.000 modi migliori.
Una condanna pesantissima, figlia della legge "Fini-Giovanardi" che ha rimosso la distinzione tra droghe pesanti e leggere, equiparando di fatto l'eroina e la cocaina con la marijuana.
Secondo l'osservatorio dell'ADUC, le persone detenute per reati legati alla legge sulla droga, in Italia costituiscono il 36,9% della popolazione carceraria: un dato molto più elevato che nel resto dei paesi europei: Francia 14,5%, Germania 15,1%, Spagna 26,2%, Regno Unito 15,4%
(dati del 01/09/2009 fonte). Infatti, il rapporto dell' "Osservatorio Antigone Onlus" rileva che il numero dei detenuti incarcerato per violazioni della normativa sulle droghe, ammonta a 28.092 unità su un totale di 67.428 detenuti (il numero dei detenuti reclusi per droga è aggiornato al 30 Giugno 2011, mentre il numero dei detenuti totali al 30 Settembre 2011)
Se consideriamo che la cannabis è la sostanza illegale più abusata in Italia (ne fa uso l'11,2% della popolazione tra i 15 e i 64 anni, secondo i dati diffusi dall'Osservatorio europeo sulle droghe e tossicodipendenze (Oedt) - ma secondo altre fonti potrebbero essere di più - è presumibile che buona parte dei detenuti finiti dietro le sbarre per questioni legati alle sostanze stupefacenti, sia finito nei guai per la cannabis: infatti se da una parte l'uso personale secondo la legge non dovrebbe essere sanzionato con il carcere, ma con "sanzioni amministrative", di fatto non è così, visto che la soglia che sancisce l'uso personale, oltre la quale si configura il reato di spaccio è bassissima: 0,5 grammi di "principio attivo", ovvero pochi spinelli. Molti consumatori abituali, che si approvvigionano per qualche qualche giorno, rischiano pertanto il carcere.
Quali i costi per la collettività dei detenuti in carcere per reati collegati alla droga?
28.092 detenuti per 113,04€ costo quotidiano = 3.175.519€ al giorno! 1.159.064.683€ all'anno!
Quanti siano i detenuti reclusi per reati collegati alla cannabis sul totale di 28.092 dei reclusi per droga non è dato sapere: l'unico dato disponibile, è quello relativo ai sequestri di sostanze: (vedi di seguito) ma visto che il numero di consumatori di cannabis è molto più elevato di quello delle altre droghe, possiamo presumere che almeno la metà dei detenuti siano reclusi per cannabis.
Ecco i dati relativi ai sequestri di sostanze nell'anno 2011:
droghe leggere (Hashish e marijuana) kg 8.270
droghe pesanti (Cocaina, eroina, ketamina etc) kg 11.970
dosi droghe sintetiche (pastiglie di ecstasy, anfetamine, lsd) 2.010.900 unità
piante di cannabis 7.781.500 unità
(fonte: Osservatorio droghe Aduc)
Ai costi della detenzione, che non sono poca cosa, dobbiamo sommare quelli necessari per imbastire i processi, e quelli derivanti dall'impiego delle forze dell'ordine, che vengono distolte da servizi probabilmente più importanti, per indagare e reprimere reati legati alla legge sulla cannabis.
In questo periodo di crisi, non sarebbe il caso di rivedere le normative? Noi crediamo di si. Regolamentando la vendita e il consumo di derivati cannabici, sarebbe possibile snellire la "macchina della giustizia", sotto tutti i punti di vista analizzati in precedenza, creare nuovi posti di lavoro nell'ambito della produzione e della commercializzazione, togliendo una delle principali fonti di guadagno alle organizzazioni criminali, che gestiscono il mercato attualmente.
staff nocensura.com
Condividi su Facebook
Fonte: Aduc
----
C'è poco da recriminare ai giudici, che non fanno le leggi, ma le applicano. Ma in questo caso, la "giustizia" ha prodotto una sentenza che appare assurda. Una vita rovinata e uno spreco altrettanto assurdo di denaro pubblico. Tralasciando tutte le questioni legate al fatto - che non è cosa da poco - che quest'uomo sarà costretto a passare dietro le sbarre un lungo periodo della sua vita senza aver fatto male a nessuno, (mentre spesso i protagonisti di reati violenti vengono condannati a pene che appaiono troppo lievi, vedi i 2 anni e 8 mesi comminati al calciatore Amantino Mancini, riconosciuto colpevole di stupro e lesioni) Considerando che secondo un'inchiesta di Repubblica mantenere un detenuto dietro le sbarre costa ben 113,04€ al giorno, per la sua (ingiusta) reclusione la collettività sborserà 247.557,60 Euro (365 giorni x 6 (anni) x 113.04€ di costo al giorno) considerando che in Italia nessuno sconta la condanna fino alla fine (in questo caso ci auguriamo sconti molto meno) se dovesse restare chiuso per "solo" 4 anni, la spesa sostenuta per la sua detenzione ammonterà a 165.038,60€. Un vero e proprio capitale, che poteva esser speso in almeno... 10.000 modi migliori.
Una condanna pesantissima, figlia della legge "Fini-Giovanardi" che ha rimosso la distinzione tra droghe pesanti e leggere, equiparando di fatto l'eroina e la cocaina con la marijuana.
Secondo l'osservatorio dell'ADUC, le persone detenute per reati legati alla legge sulla droga, in Italia costituiscono il 36,9% della popolazione carceraria: un dato molto più elevato che nel resto dei paesi europei: Francia 14,5%, Germania 15,1%, Spagna 26,2%, Regno Unito 15,4%
(dati del 01/09/2009 fonte). Infatti, il rapporto dell' "Osservatorio Antigone Onlus" rileva che il numero dei detenuti incarcerato per violazioni della normativa sulle droghe, ammonta a 28.092 unità su un totale di 67.428 detenuti (il numero dei detenuti reclusi per droga è aggiornato al 30 Giugno 2011, mentre il numero dei detenuti totali al 30 Settembre 2011)
Se consideriamo che la cannabis è la sostanza illegale più abusata in Italia (ne fa uso l'11,2% della popolazione tra i 15 e i 64 anni, secondo i dati diffusi dall'Osservatorio europeo sulle droghe e tossicodipendenze (Oedt) - ma secondo altre fonti potrebbero essere di più - è presumibile che buona parte dei detenuti finiti dietro le sbarre per questioni legati alle sostanze stupefacenti, sia finito nei guai per la cannabis: infatti se da una parte l'uso personale secondo la legge non dovrebbe essere sanzionato con il carcere, ma con "sanzioni amministrative", di fatto non è così, visto che la soglia che sancisce l'uso personale, oltre la quale si configura il reato di spaccio è bassissima: 0,5 grammi di "principio attivo", ovvero pochi spinelli. Molti consumatori abituali, che si approvvigionano per qualche qualche giorno, rischiano pertanto il carcere.
Quali i costi per la collettività dei detenuti in carcere per reati collegati alla droga?
28.092 detenuti per 113,04€ costo quotidiano = 3.175.519€ al giorno! 1.159.064.683€ all'anno!
Quanti siano i detenuti reclusi per reati collegati alla cannabis sul totale di 28.092 dei reclusi per droga non è dato sapere: l'unico dato disponibile, è quello relativo ai sequestri di sostanze: (vedi di seguito) ma visto che il numero di consumatori di cannabis è molto più elevato di quello delle altre droghe, possiamo presumere che almeno la metà dei detenuti siano reclusi per cannabis.
Ecco i dati relativi ai sequestri di sostanze nell'anno 2011:
droghe leggere (Hashish e marijuana) kg 8.270
droghe pesanti (Cocaina, eroina, ketamina etc) kg 11.970
dosi droghe sintetiche (pastiglie di ecstasy, anfetamine, lsd) 2.010.900 unità
piante di cannabis 7.781.500 unità
(fonte: Osservatorio droghe Aduc)
Ai costi della detenzione, che non sono poca cosa, dobbiamo sommare quelli necessari per imbastire i processi, e quelli derivanti dall'impiego delle forze dell'ordine, che vengono distolte da servizi probabilmente più importanti, per indagare e reprimere reati legati alla legge sulla cannabis.
In questo periodo di crisi, non sarebbe il caso di rivedere le normative? Noi crediamo di si. Regolamentando la vendita e il consumo di derivati cannabici, sarebbe possibile snellire la "macchina della giustizia", sotto tutti i punti di vista analizzati in precedenza, creare nuovi posti di lavoro nell'ambito della produzione e della commercializzazione, togliendo una delle principali fonti di guadagno alle organizzazioni criminali, che gestiscono il mercato attualmente.
staff nocensura.com
Commenti
Abbiamo mafiosi, mandanti di stragi, truffatori e puttanieri in parlamento e VOI accettate tutto questo?
Ma non sarebbe meglio...domani lo posto cosa sarebbe meglio, scritto pochi minuti fa, ma domani lo potete leggere, un punto di vista insolente e pungente come il tafano che pizzica il cavallo dormiente . . .
A domani, e ponetevi certe domande nella vita, non a voi che pubblicate, a tutti.
http://fintatolleranza.blogspot.com/
Entro le due di domani pomeriggio vi chiederò: Avete paura della morte? Non è peggio la vita che fate?
Quanti ragazzi sono morti e quanti ne muoiono ancora per l'uso di sostanze stupefacenti?
Io darei l'ergastolo non solo a chi la spaccia, ma soprattutto a chi la produce. Non ci sono giustificazioni per queste persone e non deve esserci alcuna pietà per chi sfrutta le debolezze dei ragazzi che cadono nel vizio della droga qualunque sia la motivazione, anzi ci dovrebbero essere leggi più severe.
E comunque, non prendiamocela con i giudici che applicano solo la legge. L'assurdità è da risolvere in parlamento. La cannabis non fa più male dell'alcool, del fumo e di una miriade di farmaci totalmente legali. Non porta assuefazione e la pianta è eccezionale per la filiera produttiva che potrebbe creare (tessuti, cosmetici, prodotti edili, ecc). Erba libera, e faremo qualcosa di sostanziale contro le mafie. Erba libera, e tuteleremo i nostri ragazzi. Erba libera, e ne sarei contento anch'io. Alla faccia di tutti gli ottusi con maschera perbenista.