Video hard di Belen: attenzione!
Impazza sul web la ricerca del film hard di Belen: da settimane è la chiave di ricerca più cliccata sui motori di ricerca, che spesso fingono di offrirne il download, per convincere gli utenti a cliccare pulsanti che in realtà installano malware, trojan e virus: ma i rischi collegati al video potrebbero essere ben peggiori, e di natura diversa.... ecco un articolo che valuta la questione "legale". staff nocensura.com
Si tratta di un filmino porno amatoriale girato in Argentina diversi anni fa e il problema potrebbe essere proprio questo. A detta della stessa Belen e dell'attuale fidanzato, Fabrizio Corona, all'epoca della registrazione Belen era minorenne.
Se questo fosse vero, ci troveremmo di fronte ad un’implicazione legale del reato di pedo-pornografia. InItalia la legge punisce sia la diffusione, sia la mera detenzione di materiale pornografico coinvolgenteminori.
Attenzione, quindi: scaricare, commercializzare e acquistare il video potrebbe essere un serio rischio dal punto di vista legale. Il nostro attuale Codice Penale, al Capo III nella sezione I, prevede il seguente Art. 600-ter (Pornografia minorile):
1. Chiunque, utilizzando minori degli anni diciotto, realizza esibizioni pornografiche o produce materiale pornografico ovvero induce minori di anni diciotto a partecipare ad esibizioni pornografiche è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro 25.822 a euro 258.228.
2. Alla stessa pena soggiace chi fa commercio del materiale pornografico di cui al primo comma.
3. Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui al primo e al secondo comma, con qualsiasi mezzo, anche per via telematica, distribuisce, divulga, diffonde o pubblicizza il materiale pornografico di cui al primo comma, ovvero distribuisce o divulga notizie o informazioni finalizzate all'adescamento o allo sfruttamento sessualedi minori degli anni diciotto, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 2.582 a euro 51.645.
4. Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui ai commi primo, secondo e terzo, offre o cede ad altri, anche a titolo gratuito, il materiale pornografico di cui al primo comma, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 1.549 a euro 5.164.
5. Nei casi previsti dal terzo e dal quarto comma la pena è aumentata in misura non eccedente i due terzi ove il materiale sia d’ingente quantità.
Ovviamente, siamo ancora di fronte ad un’ipotesi investigativa, sta indagando la Procura di Milano che già nel maggio 2010 ha aperto un fascicolo per tentata estorsione, proprio riguardo a questo video. In ogni caso sarebbe meglio tenersi alla larga da certe situazioni, che qualora si dimostrassero vere, potrebbero provocare circostanze incresciose, specialmente per chi con molta superficialità e un po’ d’ingenuità si lascia coinvolgere.
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