Psicologia: per il sano sviluppo dei bambini, meglio poca TV
La tv non giova allo sviluppo dei bambini di 2 anni di eta’: a sostenerlo gli studiosi dell’American Academy of Pediatrics (AAP) in una ricerca di cui si e’ discusso ieri all’AAP National Conference & Exhibition di Boston (Usa) e pubblicata oggi sulla versione online della rivista Pediatrics. Secondo lo studio l’uso eccessivo di supporti elettronici e in particolare della televisione nuoce alla stimolazione dei piu’ piccoli: il loro pensiero creativo, la loro capacita’ di risolvere problemi e lo sviluppo delle capacita’ motorie vengono infatti stimolati molto di piu’ dai giochi fatti ”dal vivo” piuttosto che dai programmi tv, anche se pensati appositamente per loro.
Quali i consigli per i genitori? Ridurre al minimo l’uso della tv e favorire il gioco sfruttando ogni occasione: se la mamma prepara la cena, e’ bene che i piccoli la ”aiutino” giocando, magari, con le loro stoviglie di plastica. E niente tv nella camera da letto dei bambini.
PSICOLOGIA: TURPILOQUIO IN TV AUMENTA PAROLACCE E AGGRESSIVITA’ RAGAZZI
L’effetto risulta nel complesso ancora ”moderato”, ma la connessione sembra ormai essere certa: se il linguaggio televisivo e’ poco educato, i ragazzi che lo ascoltano ci si abituano e tendono, di conseguenza, a utilizzarlo con una certa facilita’. E a comportarsi di conseguenza: a mettere in evidenza la relazione tra il turpiloquio televisivo, il modo di parlare sboccato e un comportamento piu’ aggressivo dei teenager e’ uno studio della Brigham Young University (Usa) condotto da Sarah Coyne e pubblicato su Pediatrics.
L’effetto risulta nel complesso ancora ”moderato”, ma la connessione sembra ormai essere certa: se il linguaggio televisivo e’ poco educato, i ragazzi che lo ascoltano ci si abituano e tendono, di conseguenza, a utilizzarlo con una certa facilita’. E a comportarsi di conseguenza: a mettere in evidenza la relazione tra il turpiloquio televisivo, il modo di parlare sboccato e un comportamento piu’ aggressivo dei teenager e’ uno studio della Brigham Young University (Usa) condotto da Sarah Coyne e pubblicato su Pediatrics.
I ricercatori hanno raccolto informazioni da 223 studenti delle scuole medie statunitensi. ”Nel complesso si tratta di un effetto moderato – spiega Coyne -. Abbiamo anche eseguito studi statistici in senso opposto per verificare se in realta’ fossero i ragazzi violenti a guardare certi programmi in tv, ma abbiamo rilevato che la nostra prima ipotesi statisticamente funziona meglio”.
fonte: ASCA
Articolo interessante? Segnalalo ai tuoi amici su Facebook cliccando "like"!
Oppure condividilo sulla tua bacheca!
Condividi su Facebook
Commenti