Processi mediatici e "reality della morte", mentre non dicono ciò che dovrebbero
"Reality della morte" e processi mediatici: ne finisce uno, ne inizia un'altro: per poi seguirli, "a puntate", praticamente per sempre. Finito il clamore per la piccola Sarah, prese subito piede il caso di Yara, oggi sostituito dall'omicidio di Melania Rea, dopo la parentesi del processo di Perugia, trasmesso in MONDOVISIONE (a che livelli)... ogni tanto rispolverano ancora il caso di Novi Ligure, Erika ed Omar probabilmente saranno seguiti fino alla pensione..
Mentre di molti casi anche simili, ma che sarebbe giusto far conoscere, non ne parlano. Chi ha sentito parlare, per esempio, dell'omicidio di Teresa Buonocore? Una donna coraggio uccisa su commissione da due killer, perché "colpevole" di non essere stata omertosa: aveva avuto il coraggio di denunciare un uomo che aveva abusato di una figlia minorenne. Gli spietati killer, che hanno ucciso a sangue freddo la donna, sono stati condannati solo a 18 e 21 anni di reclusione, praticamente dopo al massimo 10 anni (se non ci saranno indulti) saranno nuovamente liberi.
In Italia ogni anno spariscono nel nulla oltre 1.000 bambini:
La stragrande maggioranza di questi sono minori stranieri di cui lo stato perde le tracce: per esempio perché si allontanano da qualche struttura dove erano ospitati, quindi presumibilmente, non si tratta di vittime di rapimenti o quant'altro: nella maggioranza dei casi, si sono ricongiunti ai genitori o a qualche parente, in alcuni casi sono tornati in patria, o si sono trasferiti in altre nazioni europee, ingrassando però le statistiche sui minori di cui si perdono le tracce:
Tuttavia, una parte dei "minori spariti", anche italiani, lo sono in circostanze misteriose: date un'occhiata al www.bambiniscomparsi.it e vi renderete conto che, in molti casi, la TV non dice NIENTE: talvolta ne parla il programma Rai "Chi l'ha visto", che certamente viene seguito da un'esigua minoranza dei cittadini italiani.
Le tv potrebbero, anzi DOVREBBERO (senza dar vita a un reality basato sul gossip) fornire indicazioni utili al loro ritrovamento: diffondere una foto, altri elementi utili al loro ritrovamento... invece niente! NIENTE.. per loro questi minori scomparsi, non esistono, mentre ai pochi che diventano protagonisti dei loro "reality della morte", violano la privacy personale e familiare a uso e consumo dei loro programmi e delle "esigenze" di audience.
Di Sara Scazzi ne hanno parlato al punto che tutt'oggi vengono organizzate gite in pullman sui luoghi dell'orrrore, dove è stato ritrovato il corpo, ovviamente il tour "turistico" comprende un passaggio davanti alle abitazioni delle famiglie Scazzi e Misseri. Una tristezza assurda...
staff nocensura.com
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