La storia di lady Bossi, baby-pensionata a 39 anni per mettersi in affari con il governo


Ieri alla Camera è successo il finimondo. Urla, insulti e pugni tra i deputati del Popolo delle Libertà e di Futuro e Libertà. La scintilla è stata l'accusa del presidente della Camera Gianfranco Fini nei riguardi della seconda moglie di Umberto Bossi di essere andata nel 1992 in pensione a soli 39 anni.
I leghisti hanno cercato di difendere l'indifendibile, affermando che la signora Manuela Marrone ha semplicemente usufruito della legislazione all'epoca in vigore.
L'ex maestrina in verità non ha scelto di andare in pensione per poter vivere tranquillamente al fianco del marito, con i quindicimila euro al mese che lui "guadagna" in parlamento da 24 anni, dall'ormai lontano 1987. Non si è accontentata di piazzare il poco istruito figlio Renzo, per due volte bocciato all'esame di maturità, nel consiglio regionale della Lombardia.
No. La signora Morrone ha intuito subito come con la parificazione scolastica era possibile fare molti più soldi di quelli che percepisce un qualsiasi insegnante statale.
Ha messo così in piedi una bella scuola privata a Varese, la scuola paritetica Bosina, e casualmente, malgrado i tagli e i sacrifici che Berlusconi e Tremonti pretendono da tutti gli italiani, ecco spuntare 800.000 euro dal "Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione e lo sviluppo del territorio" del ministero dell’Economia, destinati all'ampliamento e la ristrutturazione di uno specifico immobile scolastico privato: la scuola paritetica Bosina.

E vissero tutti felici e contenti, padre, madre e figlio, a spese dei contribuenti!

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Commenti

Anonimo ha detto…
tacci loro!!!
Anonimo ha detto…
a lavorare!!!!!!!!!!!!!!!!
Anonimo ha detto…
e a chi lavora 40 anni gli danno 600.00 euro di penzione, ma il poppolo italiano non ha ancora capito che li posiamo mandare a casa queste sanguisughe
Anonimo ha detto…
in galera te e tutta la tua famiglia
Anonimo ha detto…
spero che non se li possano mai godere tutti i soldi truffati alla povera gente
Anonimo ha detto…
In galera tutti, almeno fino a quando non restituiscono tutto quello che hanno rubato!
Suggerirei di rinchiuderli nelle patrie galere di Roma (Regina Caeli )!
Anonimo ha detto…
E DICEVANO DI ROMA???PADANIA LADRONA...
la guerriera e.t. ha detto…
stronzi vigliacchi e non solo roma ladrona... la vergogna è che ora caro bossi qualcuno griderà LEGA LADRONA magari nella benedizione dell'acqua dentro l'ampolla ora non più limpida... brava tuttta la famiglia bossi
Anonimo ha detto…
QUESTA FAMIGLIA E' IL BRUTTO ESEMPIO DI QUELLO CHE FA LA POLITICA,SE CI FOSSE LA PENA DI MORTE NON PRENDEREBBERO NEANCHE UN CENTESIMO E SOLO LA PENA CAPITALE CI VUOLE PER TORNARE DEMOCRATICI,ALTRIMENTI PARLIAMO DEL NULLA E LORO CONTINUANO A PERCEPIRE BENEFICI ANCHE QUANDO SONO COLPEVOLI E CONDANNATI,BASTA GUARDARE DA CHI E' FORMATO IL PARLAMENTO E SENATO,MA NON SOLO,ANCHE A LIVELLO LOCALE IL MALCOSTUME LA FA DA PADRONE.PARLANO,PARLANO MA I FATTI SONO SEMPRE GLI STESSI,SE NON CI SVEGLIAMO PAGHEREMO CARO IL TEMPO CHE SI CONTINUA A PERDERE...
Anonimo ha detto…
Non ci sono parole per esprimere un opinione su tutti i politici accampati a vita in parlamento...
Ma quando se ne andranno? Vogliono far affondare l'Italia come il TITANIC??? ..e magari arrubbare pure le scialuppe di salvataggio per primi??? ...che schifo!!!

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