Minzolini si auto-proclama paladino: "Do' le notizie che gli altri nascondono"
Il direttore del tg1, intervistato da Il Giornale, sostiene di non essere schierato. Anzi. "Faccio un tg nazional popolare riadattato" e dice: "Non faccio sentire le registrazioni scabrose per rispetto del pubblico"
E spiega: “Come l’inchiesta sui presunti condizionamenti della camorra nelle primarie del Pd a Napoli, o quella su Penati a Milano o quella sul coinvolgimento di esponenti di sinistra a Bari”. Tutte a senso unico, fa notare la giornalista che lo intervista. “Ma noi diamo anche le altre, pure quelle sulle intercettazioni sulle nottate di Berlusconi. Non faccio sentire registrazioni scabrose, per rispetto del pubblico. E penso che interessi più sapere le notizie sulla camorra che quelle sulle mutande della D’Addario”. Sembra una scusa. “Assolutamente no. E in ogni caso io rivendico il diritto di vedere in maniera diversa la gerarchia delle notizie. Anzi di essere super partes in un mondo che pende tutto per una pars. Dato che l’informazione in Italia è quasi tutta orientata a sinistra, io offro un’altra visione, insomma completo il panorama dei media”. Come dire: un tg schierato? Macché, Minzolini nega: “Faccio un tg nazional popolare riadattato”.
I risultati? Il tg1 è passato dal 28% di share al 24. “Dovrebbero dirmi grazie, anzi darmi una medaglia. E invece mi fanno un sacco di menate. Nel calo di ascolti di tutta la tv generalista, io sto frenando il deragliamento”, sostiene Minzolini. E se ora ci fosse Enrico Mentana alla direzione del Tg1, andrebbe meglio? “Per nulla. Lui usa la formula del talk show che può funzionare sul pubblico di La7, ma da noi con quel tipo di Tg perderebbe il confronto col Tg5″. C’è poi la questione delle carte di credito. Minzolini è accusato di peculato per aver speso indebitamente 68 mila euro. “Ho restituito tutto e ho agito sulla base di permessi che mi erano stati concessi. E’ solo una montatura politica”.
da "Il Fatto Quotidiano"
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