Yellowstone: il super-vulcano è ancora attivo: un pericolo per l'umanità?
Settantaquattromila anni fa in Indonesia, l’eruzione del vulcano Toba devastò l’isola di Sumatra, una gigantesca esplozione ricopri di cenere un'area di più di 3000 chilometri innescando un inverno vulcanico, il cratere che si formò in seguito all'esplosione era piu esteso della città di Londra. A quel tempo, la Terra era popolata di poche migliaia di esseri umani, ma le conseguenze di questa super eruzione furono lo stesso catastrofice.
Nel 1980, il Monte Sant'Elena si svegliò, la sua potenza esplosiva è stata calcolata equivalente alla bomba di Hiroshima per ogni secondo di attività. I detriti vulcanici furono proiettati a più di 20 chilometri di altezza e tutte le aree circostanti furono distrutte. Venticinque anni dopo, tutta la regione ne porta ancora le tracce.
Le differenze tra un vulcano normale e un supervulcano sono chiare. Un vulcano si presenta nella forma di un cono mentre un supervulcano ha la superficie piana ed è rilevabile solamente dopo la prima eruzione, quando la camera magmatica crolla su se stessa e si viene a formare un cratere chiamato "caldera". Le caldere sono così grandi che sono visibili solo dallo spazio.
Alcune di queste si trovano in Indonesia, Nuova Zelanda, Sud America e Gran Bretagna.
La maggior parte dei supervulcani sono estinti da molto tempo, ma lo Yellowstone è ancora attivo.
Il parco dello attira ogni anno oltre tre milioni di turisti che lo visitano soprattutto per godere delle sue sorgenti di acqua calda e dei suoi geyser, ma pochi visitatori sono realmente consapevoli del pericolo in dormiveglia sotto i loro piedi.
Oggi, il sito dello Yellowstone si trova in fase di riposo, ma presenta lo stesso un rischio estremamente elevato.
E' grazie all'importanza del serbatoio di magma che i geyser esplodono, l'acqua si scalda e ovunque si possono trovare stagni di fango bollente. Tutte minacce per i turisti, senza parlare di una possibile eruzione in qualsiasi momento.
Nel passato, lo Yellowstone è entrato in eruzione ogni 20 o 30 mila anni, ma non è più accaduto nulla da oltre 70.000 anni.
E' stato nel Nebraska che gli archeologi hanno scoperto le drammatiche conseguenze di una super eruzione. Mentre stavano facendo degli scavi portarono alla luce centinaia di scheletri di animali preistorici sepolti sotto uno spesso strato di cenere vulcanica. Gli scienziati fecero quindi delle ricerche per rintracciare la super eruzione che causò la morte di questi animali e scoprirono che il vulcano responsabile di tutto questo era lo Jarbridge Bruneau, nell'Idaho, situato a 1.600 chilometri di distanza.
Venne anche scoperto che ciò che alimentava il vulcano era un punto caldo, che si muoveva lentamente sulla placca del Nord America, e oggi questo hot spot si trova proprio sotto lo Yellowstone.
La prima super eruzione dello Yellowstone è avvenuta 2,1 milioni di anni fa ed è stata così violenta che ha anche distrutto una parte della catena montuosa già esistente. Da allora vi sono state altre due super eruzioni, la prima 1,3 milioni di anni fa e la seconda 640.000 anni fa. Secondo i calcoli degli scienziati, le super eruzioni dovrebbero prodursi ogni 600 o 700.000 anni, siccome da 640.000 anni non è più accaduto nulla, si teme che possa accadere proprio in questo millennio. Ogni momento è buono per una super eruzione.
Il bacino Norris Geyser è uno dei siti più frequentato del parco.
Durante l'estate del 2003, iniziarono a verificarsi alcuni strani fenomeni: la temperatura del suolo in alcune aree aumentò fino al punto di ebollizione, alcuni geyser entrarono in eruzione molto più spesso di prima e una nuova serie di fissure cominciò ad emanare velenosi gas vulcanici. Il sito fu immediatamente chiuso per il pericolo incombente, gli alberi cominciarono a morire e i fumi nocivi si concentrarono sui sentieri.
La fauna selvatica fu anch'essa colpita, cinque bisonti morirono improvvisamente per asfissia.
Gli scienziati hanno visitato il sito per capire cosa fosse successo e venne scoperto che i tassi di idrogeno solforato e di biossido di carbonio erano molto elevati. I test effettuati sulle carcasse degli animali dimostrarono che erano morti a causa di questi due gas. Si tratta di due gas presenti nel magma.
Un altro segnale molto preoccupante è apparso, la terra del sito si solleva regolarmente da sette anni, anche questo fenomeno è dovuto alla risalita del magma.
La difficoltà maggiore che si presenta agli scienziati per prevedere una eruzione, è che questi segni sono comuni a Yellowstone.
Un solo segnale potrebbe essere effettivamente annunciatore di un'imminente eruzione: i terremoti. Questi sono causati dalla crescita del magma. Ci sono molti terremoti a Yellowstone, ma sono così piccoli da essere percepibili solo con degli strumenti. Mentre una forte scossa, di magnitudine 7, potrebbe innescare delle eruzioni. Per meglio comprendere il funzionamento dei vulcano, gli scienziati hanno installato dei dispositivi per studiare l'interno della camera magmatica e quella del Yellowstone è tre volte più grande dlla città di New York. Se del nuovo magma entrasse nella camera, verrebbe a crearsi una tale pressione che innescherebbe un'eruzione. Grazie ai dati raccolti durante l'esplosione del Monte St. Helena, gli scienziati sono stati in grado di calcolare la forza di una super eruzione e risulta che potrebbe essere paragonabile all'impatto di circa mille bombe simili a quella di Hiroshima per ogni secondo di attività. Questa forza proietterebbe gas e cenere molto in alto nell'atmosfera.
L'Agenzia Federale per la Gestione dei Disastri (FEMA) è l'organizzazione che coordina le azioni da intraprendere durante un disastro. Per ora, il più grande disastro che hanno dovuto affrontare è stato l'attaco dell'11 settembre 2001 a New York, ma se entrasse in eruzione lo Yellowstone si tratterebbe di un sito diecimila volte più grande e in nessun caso paragonabile a ciò che hanno dovuto affrontare finora.
Per preparare un tale disastro, la FEMA utilizza un potente programma chiamato AZUS. Questo programma consente di prevedere le ricadute sulle case, le infrastrutture, gli ospedali e la viabilità. Questo strumento permetterà di prendere le migliori decisioni al momento giusto.
Basandosi sulle ultime super eruzioni dello Yellowstone, gli esperti hanno consegnato alla FEMA una mappa delle ricadute attese.
Secondo i dati, il rischio per la vita e le perdite materiali sarebbero considerevoli. Soltanto per le colate piroplastiche, molte persone morirebbero e i sopravvissuti riporterebbero ferite molto gravi. Il tasso di mortalità raggiungerebbe il 90%, ma crescerebbe ulteriormente nel momento in cui la cenere ricade. Queste polveri sono estremamente dannose e le piogge di cenere raggiungerebbero anche l'Europa. Questa pioggia può variare a seconda dello spessore delle ceneri e dei luoghi dove sarebbe più spessa, i tetti delle case non potrebbero resistere. Ci sarebbero anche ripercussioni climatiche importanti, le piogge torrenziali e le ceneri a terra si trasformerebbero in valanghe di fango.
Nel 1783, nel vulcano laki in Islanda, si aprì improvvisamente una gigantesca crepa di 5 chilometri e sputò lava per sette mesi consecutivi. Pur trattandosi di un diverso tipo di eruzione, gli scienziati possono lo stesso, grazie alle grande dimensioni, confrontare i due vulcani. Gli archeologi hanno portato alla luce le vittime per individuare la causa del decesso e, analizzando gli scheletri, scoprirono che erano tutti affetti da una malattia causata dall'alta quantità di gas che avevano respirato.
Inoltre, lo zolfo espulso nella stratosfera allontanerebbe i raggi del Sole e le temperature scenderebbero. Le ricerche hanno dimostrato che dopo tre settimane, gli aerosol ricoprirebbero l'intero pianeta e questo causerebbe un raffreddamento generale su una scala mai sperimentata nei tempi storici. La temperatura scenderebbe di 12 gradi a nord e di 15 gradi ai Tropici, inoltre nevicherebbe per la maggior parte dell'anno. Tutto questo creerebbe un caos totale con perdite importanti di vite umane.
Gli specialisti sono tutti più o meno d'accordo nel dire che una super eruzione a Yellowstone non accadrà nei prossimi anni, tuttavia nessuno può realmente prevedere una super eruzione poiché un vulcano è sempre imprevedibile.
fonte
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vulcano Toba
Monte Sant'Elena
Le differenze tra un vulcano normale e un supervulcano sono chiare. Un vulcano si presenta nella forma di un cono mentre un supervulcano ha la superficie piana ed è rilevabile solamente dopo la prima eruzione, quando la camera magmatica crolla su se stessa e si viene a formare un cratere chiamato "caldera". Le caldere sono così grandi che sono visibili solo dallo spazio.
Alcune di queste si trovano in Indonesia, Nuova Zelanda, Sud America e Gran Bretagna.
La maggior parte dei supervulcani sono estinti da molto tempo, ma lo Yellowstone è ancora attivo.
Yellowstone
Il parco dello attira ogni anno oltre tre milioni di turisti che lo visitano soprattutto per godere delle sue sorgenti di acqua calda e dei suoi geyser, ma pochi visitatori sono realmente consapevoli del pericolo in dormiveglia sotto i loro piedi.
Oggi, il sito dello Yellowstone si trova in fase di riposo, ma presenta lo stesso un rischio estremamente elevato.
E' grazie all'importanza del serbatoio di magma che i geyser esplodono, l'acqua si scalda e ovunque si possono trovare stagni di fango bollente. Tutte minacce per i turisti, senza parlare di una possibile eruzione in qualsiasi momento.
Nel passato, lo Yellowstone è entrato in eruzione ogni 20 o 30 mila anni, ma non è più accaduto nulla da oltre 70.000 anni.
E' stato nel Nebraska che gli archeologi hanno scoperto le drammatiche conseguenze di una super eruzione. Mentre stavano facendo degli scavi portarono alla luce centinaia di scheletri di animali preistorici sepolti sotto uno spesso strato di cenere vulcanica. Gli scienziati fecero quindi delle ricerche per rintracciare la super eruzione che causò la morte di questi animali e scoprirono che il vulcano responsabile di tutto questo era lo Jarbridge Bruneau, nell'Idaho, situato a 1.600 chilometri di distanza.
Venne anche scoperto che ciò che alimentava il vulcano era un punto caldo, che si muoveva lentamente sulla placca del Nord America, e oggi questo hot spot si trova proprio sotto lo Yellowstone.
La prima super eruzione dello Yellowstone è avvenuta 2,1 milioni di anni fa ed è stata così violenta che ha anche distrutto una parte della catena montuosa già esistente. Da allora vi sono state altre due super eruzioni, la prima 1,3 milioni di anni fa e la seconda 640.000 anni fa. Secondo i calcoli degli scienziati, le super eruzioni dovrebbero prodursi ogni 600 o 700.000 anni, siccome da 640.000 anni non è più accaduto nulla, si teme che possa accadere proprio in questo millennio. Ogni momento è buono per una super eruzione.
Il bacino Norris Geyser è uno dei siti più frequentato del parco.
Durante l'estate del 2003, iniziarono a verificarsi alcuni strani fenomeni: la temperatura del suolo in alcune aree aumentò fino al punto di ebollizione, alcuni geyser entrarono in eruzione molto più spesso di prima e una nuova serie di fissure cominciò ad emanare velenosi gas vulcanici. Il sito fu immediatamente chiuso per il pericolo incombente, gli alberi cominciarono a morire e i fumi nocivi si concentrarono sui sentieri.
Bacino Norris Geyser
La fauna selvatica fu anch'essa colpita, cinque bisonti morirono improvvisamente per asfissia.
Gli scienziati hanno visitato il sito per capire cosa fosse successo e venne scoperto che i tassi di idrogeno solforato e di biossido di carbonio erano molto elevati. I test effettuati sulle carcasse degli animali dimostrarono che erano morti a causa di questi due gas. Si tratta di due gas presenti nel magma.
Un altro segnale molto preoccupante è apparso, la terra del sito si solleva regolarmente da sette anni, anche questo fenomeno è dovuto alla risalita del magma.
La difficoltà maggiore che si presenta agli scienziati per prevedere una eruzione, è che questi segni sono comuni a Yellowstone.
Un solo segnale potrebbe essere effettivamente annunciatore di un'imminente eruzione: i terremoti. Questi sono causati dalla crescita del magma. Ci sono molti terremoti a Yellowstone, ma sono così piccoli da essere percepibili solo con degli strumenti. Mentre una forte scossa, di magnitudine 7, potrebbe innescare delle eruzioni. Per meglio comprendere il funzionamento dei vulcano, gli scienziati hanno installato dei dispositivi per studiare l'interno della camera magmatica e quella del Yellowstone è tre volte più grande dlla città di New York. Se del nuovo magma entrasse nella camera, verrebbe a crearsi una tale pressione che innescherebbe un'eruzione. Grazie ai dati raccolti durante l'esplosione del Monte St. Helena, gli scienziati sono stati in grado di calcolare la forza di una super eruzione e risulta che potrebbe essere paragonabile all'impatto di circa mille bombe simili a quella di Hiroshima per ogni secondo di attività. Questa forza proietterebbe gas e cenere molto in alto nell'atmosfera.
L'Agenzia Federale per la Gestione dei Disastri (FEMA) è l'organizzazione che coordina le azioni da intraprendere durante un disastro. Per ora, il più grande disastro che hanno dovuto affrontare è stato l'attaco dell'11 settembre 2001 a New York, ma se entrasse in eruzione lo Yellowstone si tratterebbe di un sito diecimila volte più grande e in nessun caso paragonabile a ciò che hanno dovuto affrontare finora.
Per preparare un tale disastro, la FEMA utilizza un potente programma chiamato AZUS. Questo programma consente di prevedere le ricadute sulle case, le infrastrutture, gli ospedali e la viabilità. Questo strumento permetterà di prendere le migliori decisioni al momento giusto.
Basandosi sulle ultime super eruzioni dello Yellowstone, gli esperti hanno consegnato alla FEMA una mappa delle ricadute attese.
Secondo i dati, il rischio per la vita e le perdite materiali sarebbero considerevoli. Soltanto per le colate piroplastiche, molte persone morirebbero e i sopravvissuti riporterebbero ferite molto gravi. Il tasso di mortalità raggiungerebbe il 90%, ma crescerebbe ulteriormente nel momento in cui la cenere ricade. Queste polveri sono estremamente dannose e le piogge di cenere raggiungerebbero anche l'Europa. Questa pioggia può variare a seconda dello spessore delle ceneri e dei luoghi dove sarebbe più spessa, i tetti delle case non potrebbero resistere. Ci sarebbero anche ripercussioni climatiche importanti, le piogge torrenziali e le ceneri a terra si trasformerebbero in valanghe di fango.
Nel 1783, nel vulcano laki in Islanda, si aprì improvvisamente una gigantesca crepa di 5 chilometri e sputò lava per sette mesi consecutivi. Pur trattandosi di un diverso tipo di eruzione, gli scienziati possono lo stesso, grazie alle grande dimensioni, confrontare i due vulcani. Gli archeologi hanno portato alla luce le vittime per individuare la causa del decesso e, analizzando gli scheletri, scoprirono che erano tutti affetti da una malattia causata dall'alta quantità di gas che avevano respirato.
Vulcano Laki
Gli specialisti sono tutti più o meno d'accordo nel dire che una super eruzione a Yellowstone non accadrà nei prossimi anni, tuttavia nessuno può realmente prevedere una super eruzione poiché un vulcano è sempre imprevedibile.
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