No Tav, la protesta di Turi Vaccaro: a 40 metri di altezza in cima ad un albero
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Turi Vaccaro, il pacifista NO TAV, è riuscito a entrare nella zona rossa al check point di Chiomonte verso le 16.15 e con una delle sue azioni molto determinate è salito sul grande pino di fianco alla centrale proprio sopra alla Dora. Non vuole scendere! Sono arrivati i pompieri che ripetutamente hanno cercato di raggiungerlo con la scala a stadi. Ma lui si è sempre rifiutato. Ora gli hanno passato una semplice coperta perché il buio sta scendendo. Ha chiesto dei giornalisti e parla solo a distanza….
Ore 23.40 circa luca attivista no tav scavalca le recinzioni e corre verso il cedro dove Turi è da ore salito per protesta. da ore erano stati consegnati ai vigili del fuoco indumenti e acqua per turi, per ripararsi dal freddo e per idratarsi. La questura aveva deciso di non consegnare questo materiale e così il movimento ha deciso di provare lo stesso a rompere questo meccanismo di dissuasione. Salito sulla pianta l’attivista è stato brutalmente aggredito e ributtato a terra. preso a calci e portato via. si è così iniziata una battitura per chiederne la liberazione. Ad ora è in corso una trattativa per il rilascio. dato grave dell’episodio è che la dirigenza della piazza ha deciso di interrompere i soccorsi dei vigli del fuoco mettendo in serio pericolo Turi allontanando la scala dei vigIli del fuoco predisposta per aiutarlo sostituendola con le truppe pronte ad intervenire contro i no tav. Ad ora la situazione rimane critica ma stazionaria.
ore 00.20 Adesso Luca può finalmente portare coperte e acqua a Turi che è sceso di qualche metro causa vento e stanchezza. Turi ha comunque deciso di continuare la sua azione finchè le energie glielo permetteranno. Il supporto e il calore di tutto il movimento hanno fatto si che una bella giornata di lotta si chiuda nei migliore dei modi.
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