Liberate scimmie da laboratorio dopo 35 anni di prigionia
Austria – Dopo 35 anni, trascorsi in gabbie e recinti, al chiuso, Susi ( nella foto al centro, sorridente ) ora può respirare per la prima volta all’aria aperta, può sentire il sole sulla pelle, l’erba tra le dita dei piedi, e può correre arrampicarsi come più le piace.
Susie era un animale da laboratorio, rapita nella jungla quando era ancora una cucciola, dai bracconieri. Adesso per lei e i suoi amici scimpanzé inizia una nuova vita, nella prima area all’aperto di 2500 mq realizzata appositamente per loro.
Per anni, gli animali sono stati rinchiusi in celle singole e infettati con virus mortali. Sono stati contagiati con aids, epatite e decine di altri terribili virus, ma non solo sono stati testati sulla loro pelle nuovi farmaci che a volte danno più problemi del virus stesso.
Solo nel 1997 sono stati interrotti questi esperimenti con gli scimpanzé. Così, le scimmie sono state sistemate in un Parco Safari, poi fallito, dove non erano previsti appositi spazi per questi poveri animali. Nel 2010 infine la Aiderbichl una fondazione per gli animali in difficoltà, si è impegnata per assicurare un futuro dignitoso alle scimmie – e di dare loro un recinto all’aperto. Più di tre milioni di euro il costo degli undici nuovi impianti, cofinanziati con fondi statali. Gradualmente, le scimmie dovrebbe essere liberate nel recinto. Oggi è stato il gran giorno di Susi e di un gruppo di dieci scimpanzé traumatizzati.
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