La grande presa di culo: il prezzo del greggio diminuisce, la benzina no!
“Tra le diverse conseguenze della turbolenza che sta interessando i mercati finanziari abbiamo potuto rilevare una sensibilediscesa delle quotazioni del petrolio greggio che pur mantenendosi, dalla seconda metà di Giugno, sempre sotto i 100 dollari al barile (il WTI) ha sperimentato un lieve rialzo, a Luglio, per poi “piegare”,dall’inizio di Agosto, passando per i livelli di 95, 85, fino alla quotazione di questa mattina, di 75 USD/barile (per consegna a Settembre). Invece arrivano le denuncedelleassociazioni dei consumatori sulla solita e ben conosciuta pratica della doppia velocità in base alla direzione del prezzo del petrolio (aumenti subito incorporati e diminuzioni poco considerate), che, riunite nel CASPER (il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio) hanno già, e più volte,segnalato questa “speculazione” chiedendo indagini, affinché i consumatori e i turisti non siano danneggiati, come spesso accade, proprio la settimana prima del Ferragosto.”
Fonte: Milanoweb.com
Per spiegare meglio lo West Texas Intermediate (WTI), anche noto come Texas Light Sweet, è un tipo di petrolio prodotto in Texas e utilizzato come benchmark nel prezzo del petrolio, sul mercato dei futures del NYMEX.
Tanto per infierire la quotazione media oggi in Italia:
Quando dovrebbe essere, visto il calo, tra 1,280 – 1,355. Poi quando uno si “incazza” e dice cattive parole o ha cattivi pensieri i petrolieri si impermalosiscano.
Due notizie di agenzia: sapete dove la troviamo la benzina meno cara secondo www.prezzibenzina.it ? A Livigno, in zona franca all’Eni di Via Borch n° 770, ……. euro 1,098 pure servito.
E secondo un dispaccio Ansa la benzina più cara a Panarea Euro 2,10 al litro ……
Ansa: A Panarea, l’isola dei vip, la benzina registra il record del prezzo più caro d’Italia: due euro e 10 centesimi al litro, mentre il gasolio si attesta su 1,75 euro. E da tre giorni addirittura manca il carburante, tra le proteste degli isolani e dei tanti turisti, in particolare dei diportisti che devono fare rifornimento, in vacanza sull’isola. Ma il prezzo della benzina è alle stelle intutto l’arcipelago delle Eolie. A Filicudi ha raggiunto quota un euro e 99 centesimi; a Vulcano, dove manca la possibilità di fare bunkeraggio nella zona portuale, un euro e 78; a Lipari, infine, la “verde” costa un euro e 73 centesimi.
Parti sociali, associazioni dei consumatori, politici e petrolieri adesso basta con questo rapidi a salire, lenti a scendere. Basta perchè il costo della benzina e derivati etc etc incidono sulle famiglie a macchia d’olio: auto, trasporti, alimenti, luce e gas, e tutto il resto.
Adesso basta.
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