Discriminazioni ai disassociati: la replica di un testimone di Geova

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un Testimone di Geova, che replica alla pubblicazione degli articoli "I testimoni di Geova e la regola di rompere i rapporti con chi esce dal movimento" e "Lettera disperata di una testimone di geova disassociata (espulsa)"  che illustrano la pratica di isolare coloro che escono dal movimento; (il secondo articolo è lo sfogo di una ragazza fuoriuscita che parla della situazione che è costretta ad affrontare) una pratica che porta addirittura i genitori a non dover avere rapporti con i propri figli (altrimenti vengono espulsi a loro volta) e che porta a grandi sofferenze. Per approfondire l'argomento (con gli occhi di un ex testimone di Geova disassociato) vi consigliamo di consultare la pagina Facebook Coordinamento fuoriusciti testimoni di Geova gestita e frequentata da ex testimoni di Geova, sono disponibili collegamenti a video e articoli interessanti. Se invece volete approfondire la questione "dal punto di vista dei testimoni di Geova", oltre a leggere il seguente articolo, molto interessante, potete leggere questo articolo del sito "Tdg online" o cercare l'argomento sulle risorse ufficiali dei Testimoni di Geova.





Buon giorno. Sono un Testimone di Geova assiduo lettore del Vostro rispettabile
sito nocensura.com


In merito a quanto da Voi pubblicato sui Testimoni di Geova e la
disassociazione mi preme farvi notare profonde inesattezze. E' palese che la
lettera sia stata pubblicata da una persona che vuole mettere in cattiva luce
il credo dei Testimoni non citando prove ma solo illazioni. Addirittura viene
detto nella lettera di scaricare dal sito ufficiale una rivista che non è più
scaricabile da mesi... L'altro articolo che avete pubblicato travisa in maniera
considerevole le pubblicazioni dei Testimoni di Geova...


Vi esplico meglio il discorso disassociazione all'interno dell'organizzazione
dei Testimoni di Geova portando prove.


Quando un familiare viene disassociato dai Testimoni di Geova si interrompono
i legami SPIRITUALI tra essi. I rapporti familiari ed affettivi rimangono. Nel
caso della lettera da Voi ricevuta e pubblicata, la decisione di interrompere i
rapporti di parentela credo saranno frutto di dissidi che esistono in molte
famiglie.
Vi pubblico stralci della rivista ufficiale dei Testimoni di Geova ove sono
specificate le norme di condotta da seguire secondo la Bibbia con parenti
disassociati:





Torre di Guardia del 15/9/1989 p. 24:
“Se da una parte potrebbero essere necessari certi contatti per sbrigare
questioni familiari, ogni rapporto spirituale con il parente disassociato va
troncato.”
Molte persone fraintendono queste parole e di conseguenza, considerano la
condotta dei testimoni di Geova disumana. Come stanno veramente le cose? Una
lettura attenta della suddetta Torre di Guardia ce lo chiarisce. La rivista non
dice di troncare ogni rapporto umano ma di troncare ogni rapporto spirituale
con il disassociato. È una cosa ben diversa.

Torre di Guardia del 15/4/1988 p. 28:
“Pertanto un disassociato o dissociato può continuare a vivere a casa con la
moglie cristiana e i figli fedeli. Il rispetto verso i giudizi di Dio e il
provvedimento preso dalla congregazione spingerà la moglie e i figli a
riconoscere che con la sua condotta egli ha alterato il legame spirituale che
precedentemente li univa. Ma, dato che la sua disassociazione non pone fine al
vincolo coniugale o alla parentela, i normali rapporti familiari e affettivi
possono continuare.”

Torre di Guardia del 15/4/1991 pagg. 21-5:
“Se un disassociato vive insieme ai suoi familiari cristiani, continuerà ad
avere rapporti normali con loro e a partecipare alle attività quotidiane della
famiglia. Questo significa che potrebbe anche essere presente quando la
famiglia considera informazioni spirituali.”

Torre di Guardia del 15/1/1975 pagg. 50-7:
“Similmente il marito non è esonerato dall’amare sua moglie… anche se ella è
disassociata. Nello stesso modo i genitori hanno sempre il comando di
continuare ad allevare i figli nella disciplina e secondo la norma… di Geova
anche se un figlio o una figlia battezzata ancora minorenne è disassociata. E i
figli e le figlie, di qualsiasi età, hanno ancora l’obbligo di onorare il padre
e la madre benché uno di essi o entrambi siano disassociati.”

Torre di Guardia del 15/1/1975 in un articolo intitolato “Manteniamo una
veduta equilibrata verso i disassociati” dice a pagina 51 quanto segue:
“Può il cristiano [testimoni di Geova] ignorare [un disassociato che] si trova
in pericolo? No di certo. Sarebbe crudele e disumano. Non possiamo immaginare
che Cristo Gesù agisse così. Gli anziani della congregazione, nonché i suoi
singoli componenti, perciò, dovrebbero badare di non considerandoli veri e
propri nemici. È giusto odiare il male commesso dal disassociato, ma non è
giusto odiare la persona né è giusto trattarla in modo disumano”.

Quindi è palese che quanto da Voi scritto è inesatto.  Aggiungo inoltre che:

1) la disassociazione o scomunica (piaccia o meno) è un insegnamento biblico
se si ripudia tale insegnamento (liberi di farlo) si ripudiano le Sacre
Scritture:
L’apostolo Paolo, nella prima lettera ai Corinti (cfr. 1 Corinti 5:5,11,13)
ordinò l’espulsione di un peccatore che aveva rapporti con la moglie del
proprio padre. Si valse di questa autorità anche per disassociare alcuni che
considerava apostati come Imeneo e Alessandro. (cfr. 1 Timoteo 1:19,20). A
differenza di molte organizzazioni religiose che tendono spesso a sottovalutare
la disassociazione, in quelle circostanze Paolo e Giovanni non usarono mezzi
termini.
Le trasgressioni passibili di disassociazione nella congregazione cristiana
dei testimoni di Geova secondo la Bibbia sono: fornicazione, adulterio,
avidità, estorsione, furto, menzogna, ubriachezza, linguaggio oltraggioso,
spiritismo, omicidio, idolatria, apostasia e il causare divisioni nella
congregazione. Anche se chi commette queste cose non viene automaticamente
disassociato (cfr. 1 Corinti 5:9-13; Tito 3:10,11; Apocalisse o Rivelazione 21:
8). Prima della disassociazione, colui che commette peccati gravi, deve essere
aiutato e/o ammonito prima che sia preso contro di lui questo provvedimento.
Bisogna tenere presente inoltre, che il provvedimento della disassociazione, ha
sempre come obiettivo finale il recupero spirituale della persona come è
esposto nella seconda lettera ai Corinti (cfr. 2 Corinti 2:5-11).
Vediamo ora come dovrebbero comportarsi i singoli testimoni di Geova con chi è
stato disassociato dalla congregazione. La prima lettera ai Corinti 5:11 dice:
“Cessate di mischiarvi in compagnia di qualcuno chiamato fratello che è
fornicatore o avido o idolatra o oltraggiatore o ubriacone o rapace, non
mangiando nemmeno con un tal uomo”. L’apostolo Giovanni aggiunge un particolare
in più: “Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede
Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno
viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non
salutatelo, poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse”. Il
messaggio è chiaro: non mischiarsi in compagnia dei trasgressori e nemmeno
salutarli. Per quanto rigida e antipatica possa essere questa regola biblica, i
veri cristiani la devono rispettare. La vera chiesa o congregazione cristiana
non è legittimata a mettere in pratica solo le regole bibliche che appaiono
popolari e accettabili alla maggioranza e rifiutare le altre.
2) la scomunica esiste anche nella chiesa cattolica:
il diritto canonico della chiesa cattolica “Colui che nega una verità da
credere per fede divina e cattolica o la mette in dubbio oppure ripudia
totalmente la fede cristiana e legittimamente ammonito non si ravvede, sia
punito come eretico o come apostata con la scomunica maggiore; il chierico può
essere punito inoltre con altre pene, non esclusa la deposizione.” Can. 1436 -
§ 1. Recentemente persone come Milingo sono state scomunicate nonostante quanto
scritto in 1° Timoteo 3:2 che dice: "Il VESCOVO sia irreprensibile, marito di
una sola moglie". Verrebbe da domandarsi perché il Vaticano imponga il celibato
nonostante la Bibbia dica il contrario e facendo così dilagare rapporti
illeciti (spesso omosessuali o peggio pedofili) dei Preti...
3) Lo Statuto della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova prevede
(art. 5) che l’espulsione di un membro sia adottata dagli anziani delle
comunità locali e gli adepti ben sanno che qualora PRATICASSERO un grave
peccato (è la Bibbia a stabilire quali essi siano) IMPUNEMENTE incorrerebbero
nella disassociazione e ben sanno cosa questa comporti. se una persona non
vuole abbracciare più il credo dei Testimoni può allontanarsene senza essere
disassociato. Mia sorella, ad esempio è una Testimone inattiva che viene
salutata da tutti i membri, anche se sono anni che non li frequenta più. Nella
prassi della disassociazione almeno tre anziani (persone spiritualmente
qualificate) formano un comitato che viene incaricato dal corpo degli anziani o
presbiterio di esaminare la condotta di un aderente, e ciò soltanto in presenza
di una grave e provata trasgressione. Dunque quando una persona decide di
abbracciare tale credo è cosciente di tale disposizione e di cosa comporta. Gli
anziani non hanno nessuna foga persecutoria nei confronti di nessuno, peccatori
inclusi. L’unico scopo del comitato giudiziario è quello di aiutare
spiritualmente il trasgressore a pentirsi, non di accusare e nemmeno di
disassociare. Non c’è nessuna volontà di creare la trasgressione se non ci sono
prove sufficienti e chiare che lo dimostrano. Il presunto trasgressore può
anche fare appello e la disassociazione avviene solo nel caso in cui persista
il peccato senza pentimento.  Alcuni ex testimoni di Geova hanno presentato
ricorso contro la disassociazione ma il Tribunale Civile di Roma ha respinto
tale ricorso confermando la correttezza del medesimo. Essendo l’adesione all’
organizzazione libera e volontaria e non essendo essa necessaria per la
fruizione di libertà e diritti costituzionali, l’essere esclusi o meno non
comporta quindi la privazione di nessuno di questi diritti e libertà.
4)  Quando un trasgressore incallito viene messo in prigione per aver violato
la legge, isolandolo dal resto della comunità ed allontanandolo dalla sua
famiglia, questo viene forse considerato duro e spietato? No, perché i
cittadini leali e pacifici hanno il diritto di salvaguardare la pace e la
sicurezza della comunità. In effetti il trasgressore nel periodo in cui sconta
la pena è dissociato dalla società che rispetta la legge. Similmente la
congregazione cristiana dei testimoni di Geova è giustificata nell’espellere i
trasgressori incorreggibili e di non associarsi con essi perché ha il diritto e
il dovere morale di proteggere gli altri componenti da ciò che è sbagliato.
Anche perché, l’espulso è incoraggiato a pentirsi e ad astenersi dalla condotta
errata per potersi di nuovo unire alla congregazione.
5) Nella chiese apostoliche avveniva come oggi si usa nei Testimoni: Riguardo
i primi cristiani, lo storico J. Bingham scrive: “La disciplina della chiesa
consisteva nel potere di privare gli uomini di tutti i benefici e i privilegi
del battesimo, espellendoli dalla società e dalla comunione della chiesa, . . .
e tutti li evitavano e ne stavano alla larga nella comune conversazione, in
parte per sostenere la condanna e l’azione della chiesa nei loro confronti, in
parte per farli vergognare e in parte per proteggersi dal pericolo del
contagio”. E aggiunge: “nessuno doveva accogliere in casa persone scomunicate,
né mangiare con loro alla stessa tavola; non dovevano conversare amichevolmente
con loro mentre erano in vita; né celebrarne le esequie funebri una volta
morte, …Queste direttive erano state tracciate sul modello delle norme degli
apostoli, che vietavano ai cristiani di dare qualsiasi appoggio ai pubblici
peccatori” (J. Bingham, The Antiquities of the Christian Church, pp.880,891).
6) Anche lo Stato italiano espelle: Lo Stato italiano espelle i cittadini
extra-comunitari colpevoli di gravi atti criminali o non in regola con le leggi
che riguardano l'ingresso e il soggiorno in Italia. In particolare, vengono
espulsi dall'Italia i cittadini extra-comunitari che sono stati condannati per
traffico di stupefacenti, hanno commesso reati contro il patrimonio artistico,
hanno sfruttato la prostituzione, hanno commesso violenze sessuali. Inoltre è
previsto il divieto di rientro nel territorio dello Stato Italiano a decorrere
dalla data di esecuzione dell'espulsione. Da notare che la maggioranza degli
italiani sono d’accordo con questa legge.
7) I disassociati possono continuare a ricevere assistenza spirituale da
persone qualificate, pubblicazioni e assistere a tutte le funzioni religiose
dei testimoni.

Con l'occasione porgo calorosi saluti.
Davide A.










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Commenti

Anonimo ha detto…
Quando leggo simili difese ipocrite mi viene il voltastomaco, il tdg in questione si è guardato bene dallo spiegare che c'è differenza tra il familiare che abita nella stessa casa con l'ex e colui che abita fuori casa, come mai si è dimenticato di specificarlo?
Sebbene egli abbia ragione nell'affermare che se ad esempio il figlio disassociato che vive nella stessa casa continua ad avere dei rapporti con il genitore tdg, così non avviene per chi vive fuori casa, in questo caso valgono questi "amorevoli" consigli:
La torre di Guardia del 15/4/1991 pag 16:

"10 Dio comanda che, se un malvagio viene espulso, i cristiani devono ‘cessare di mischiarsi in sua compagnia, non mangiando nemmeno con un tal uomo’. In questo modo i leali che rispettano e vogliono seguire la legge di Dio troncano con lui ogni rapporto, compresi i rapporti sociali. Alcuni di questi cristiani leali potrebbero essere parenti che non fanno parte dell’immediata cerchia familiare né vivono con il trasgressore. Per loro potrebbe essere difficile seguire questo comando divino, proprio come non era facile per i genitori ebrei sotto la Legge mosaica essere fra coloro che giustiziavano un figlio malvagio. Ma il comando divino è chiaro; possiamo quindi essere certi che la disassociazione è un provvedimento giusto"

All'ipocrita tdg vorrei augurargli di essere un giorno espulso dalla sua amata organizzazione e provare quello che abbiamo provato noi.
Per il resto alla bibbia gli si fa dire tutto e il suo contrario, come mai nessun'altra chiesa ostracizza i suoi espulsi?
Ah ma loro hanno la luce, hanno la verità, peccato che questa verità un giorno è in un modo un altro cambia improvvisamente a seconda di come gli gira al loro corpo direttivo.
Grazie per averci dato l'opportunità di denunciare simili abusi.
Mario
Anonimo ha detto…
ero un testimone di geova, fino al 1999. quando pultroppo ho subito un grave incidente stradale, in quel incidente persi le gambe e assieme a loro anche la mia ragazza, che non c e la fece. arrivai in ospedale che mi dovettero fare delle trasfusioni di sangue, la mia famiglia si prese la responsabilita di firmare e farmi accettare il sangue, loro ( la mia famiglia ) non erano e non sono testimoni di geova.l anziano della congregazione mi volle a tutti i costi dissociare anche se il sorvegliante disse che non dovevo esserlo. alla fine attesero che il sorvegliante andasse via e mi dissociarono, dopo un anno anche l anziano venne dissociato perche aveva rapporti sessuali con una ragazza che frequentava la sala. quindi io dico: è giusto essere giudicati da questi esseri piu imperfetti di noi?. standone fuori ho potuto riflettere su molte cose, cioè che sono persone molto false questi testimoni di geova.. avrei molto altro da raccontarvi ma e meglio che mi fermo qui.
A.A. ha detto…
io nella mia esperienza (da cattolico) ho avuto a che fare, tra amicizie e conoscenze, con vari membri di quella congregazione (o come si chiama, non ricordo bene) ma non ne ho un buon ricordo.
ciò non significa che TUTTI gli appartenenti a quella fede siano empi e malvagi, NON VOGLIO credere questo, ma voglio continuare a credere che nel mondo esistano dovunque farisei, empi e duri di cuore A PRESCINDERE il credo religioso, così come ne esistano i giusti. in merito alla disassociazione, ne ebbi a parlare con un tdg (all'epoca amico, ma col quale ho perso i contatti) ed egli mi confermò questo modo di fare, diciamo "drastico"... spero solo che un giorno capiranno quegli anziani di cui dite, e si renderanno conto del male che avrebbero permesso di fare indirettamente agli altri.
A.A.
Anonimo ha detto…
E' chiaro che il suddetto testimone di geova stia nascondendo la verità, a favore della sua organizzazione religiosa. D’altronde è cosa comune per loro difendere a spada tratta il Corpo Direttivo, elemento per loro infallibile (esattamente come il Papa per i Cattolici).
I testimoni di geova vengono fin da piccoli addestrati a non andare contro il Corpo Direttivo, a non leggere materiale religioso che non provenga dal Corpo Direttivo, a considerare il Corpo Direttivo l’unico canale di trasmissione spirituale sulla terra. In sostanza, tutto quello che il Corpo Direttivo proclama è sacro, tutto quello che condanna è detestabile.
Ecco perché il suddetto testimone di geova ha fatto la sua dichiarazione maldestra pochi messaggi sopra.
La realtà è un’altra.
Paragonare un disassociato a un prigioniero, non solo è una forma di giudizio crudele (ricordiamo che Gesù Cristo insegnò la misericordia e il perdono, non il giudizio), ma rende l’idea del lavaggio del cervello fatto ai testimoni di geova.
Come si fa a paragonare un uomo che inizia a fumare a uno che ha fatto una rapina? Oppure, come si può mettere a confronto uno che ha rapporti sessuali con la donna che ama (benché non sposato) a uno che violenta una donna? O peggio, uno che dichiara di non credere nell’infallibilità del Corpo Direttivo, e viene quindi disassociato, come può essere paragonato a un assassino?
E’ chiaro che il paragone è completamente sbagliato. Il Corpo Direttivo però applica a quelle persone lo stesso trattamento che le forze dell’ordine applicano a un ladro, a un violentatore o a un assassino: l’isolamento (potrei dilungarmi sul fatto che nemmeno gli assassini vengono isolati per sempre, ma si è capito il senso e preferisco andare avanti).
Allora perché il suddetto testimone di geova ha fatto questo paragone? Perché lo ha letto in una rivista del Corpo Direttivo ed è abituato a considerare sacro tutto ciò che quest’ultimo dichiara.
La realtà è un’altra. La realtà è che la disassociazione è una forma di ostracismo vera e propria, volta (come è solito fare nelle sette) a diffidare ogni forma di apertura mentale. Se io sono testimone di geova e mi pongo domande sulle interpretazioni che il Corpo Direttivo fa dei passi biblici è meglio che smetta subito, perché altrimenti verrò cacciato pubblicamente e perderò l’amicizia e l’affetto di tutti quelli con cui sono cresciuto.
Ricordiamo infine che se diventi testimone di geova devi troncare ogni rapporto con chi non lo è, perché chiunque non è testimone di geova viene considerato dal Corpo Direttivo cattiva compagnia (altra forma di ostracismo e di chiusura mentale). Non avendo quindi altri amici capite da voi il meccanismo psicologico (diabolico) celato dietro la disassociazione: privarsi degli affetti di parenti e amici equivale a rimanere completamente solo.
Ryuzaki.
Enrico41 ha detto…
Come sempre la medaglia ha 2 parti: la dritta ed il rovescio.- La dritta è quella che indica il valore.- I cristiani,di qualunque denominazione, usano "LA SACRA BIBBIA". I TDG usano una loro 'personale' traduzione intitolata "TRADUZIONE DEL NUOVO MONDO DELLE SACRE SCRITTURE".- Perché?...Perché il loro credo e la loro pratica religiosa ha delle differenze teologiche molto differenti dai Cristiani biblici.- Es.: non ritengono G.Cristo vero uomo e vero Dio; non credono alla crocifissione; non permettono la trasfusione del sangue, lasciando morire l'individuo; ecc. ecc..- La risposta data è ottimistica e di parte, ed a me personalmente risulta che chi si "dissocia" anche per aver cambiato idea, viene allontanato come un appestato da TUTTI: familiari,parenti,congregati.-Le discussioni sono belle e buone quando avvengono in pubblico con la presenza contemporanea delle parti.- Cordiali saluti.-
Anonimo ha detto…
La classica apologia geovista, in cui si citano in maniera parziale e fuorviante solo parte di alcuni articoli, senza rendere noto il contesto. Per esempio:


Torre di Guardia del 15/4/1991 pagg. 21-5:
“Se un disassociato vive insieme ai suoi familiari cristiani, continuerà ad avere rapporti normali con loro e a partecipare alle attività quotidiane della famiglia. Questo significa che potrebbe anche essere presente quando la famiglia considera informazioni spirituali.”

Perché non si dice che nella rivista, dopo aver detto quanto sopra, si rimanda ad un altro articolo in cui si spiega che tale associazione si riferisce ai figli minorenni che vivono ancora sotto lo sesso tetto dei genitori? Si parla di minorenni e non dei disassociati in generale, come invece si vorrebbe far credere con questa citazione. Inoltre si usa il condizionale ("potrebbe"), facendo così capire che tale "associazione spirituale" non è la norma ma una possibilità.
Sappiamo bene poi cosa succede quando dei TdG fanno visita ad una famiglia di "fratelli" che hanno un figlio disassociato: il "peccatore" non può restare nella stessa stanza con i genitori e nemmeno può mangiare a tavola con loro, se ci sono altri TdG invitati.

Altro esempio di citazione fuorviante:

Torre di Guardia del 15/1/1975 in un articolo intitolato “Manteniamo una veduta equilibrata verso i disassociati” dice a pagina 51 quanto segue:
“Può il cristiano [testimoni di Geova] ignorare [un disassociato che] si trova in pericolo? No di certo. Sarebbe crudele e disumano. Non possiamo immaginare che Cristo Gesù agisse così. Gli anziani della congregazione, nonché i suoi singoli componenti, perciò, dovrebbero badare di non considerandoli veri e propri nemici. È giusto odiare il male commesso dal disassociato, ma non è giusto odiare la persona né è giusto trattarla in modo disumano”.


Da una lettura superficiale si comprende che i TdG non ignorano ed evitano i disassociati, mostrando nei loro confronti lo stesso atteggiamento di Cristo. Ma notate che si parla di situazioni estreme, di persone che si trovano in pericolo.
Difatti la rivista parla di un disassociato che sta per annegare e la WTS precisa che in simili casi è corretto e doveroso prestare soccorso.
Solo il fatto che si sia dovuto precisare un fatto tanto ovvio (per le persone "normali") fa capire che prima che venisse pubblicato tale articolo ci sono stati evidentemente dei TdG che nemmeno in simili circostanze estreme avrebbero aiutato un disassociato.

Nel resto di questa lettera si arriva al punto di paragonare i disassociati a dei pericolosi criminali, che devono essere incarcerati per proteggere la società.
Questo TdG non dice però che si può essere espulsi per un'infinità di motivi, e non solo per aver compiuto azioni delinquenziali o criminose.
Come ha osservato Achille Aveta in questa pagina http://www.infotdgeova.it/sanzioni/ostracismo2.php

«In realtà, si viene espulsi dal Movimento geovista per svariati motivi: per aver dissentito sulle interpretazioni della leadership riguardo a questioni come accettare una trasfusione di sangue a beneficio del proprio figlio minorenne, per voler festeggiare un compleanno, per il vizio del fumo, per aver criticato la strategia di riscrittura della propria storia attuata dai vertici del Movimento, per aver contestato qualcuna delle mutevoli “rivelazioni” di cui il Direttivo mondiale ritiene di essere destinatario. Talvolta accade di subire un vero e proprio “processo alle intenzioni” (si veda il manuale riservato “KS 91” [5], pag. 140).

Perciò, non c'è paese della Terra dove i Testimoni di Geova in disaccordo con alcune dottrine e pratiche della leadership del Movimento non vivano in un continuo stato di ansia e di paura, poiché sanno che ciò che dicono, che fanno, che leggono può essere controllato, così come le loro compagnie.
Tommaso Torquemada ha detto…
Visto che quel Testimone di Geova vuol far passare la sua organizzazione (non cito, religione ne tantomeno l’essere cristiani) come l’unico canale di Dio, le quali esprimono la “luce” di Dio, bisogna allora dirla tutta.

I testimoni di Geova spieghino il perché l’ostracismo verso coloro che abbandonano la loro organizzazione, si badi bene che costoro non sono Disassociati bensì Dissociati, in quanto non condividono più i loro insegnamenti, e non per chi sa quale peccato abbiano commesso, i testimoni associano sempre gli ex al peccato, che spieghino al lettore come impongono l’obbligo di non rivolgere ne una parola ne un saluto niente di niente agli ex, sono per loro come “morti”, e purtroppo questo viene imposto anche verso i propri famigliari, in modo particolare per coloro i quali non vivono nello stesso tetto.
Questi cristiani sopraffini spieghino il perché ci fu un tempo in cui le vaccinazioni erano proibite, con la conseguente morte di molti che per “Ubbidienza” non si vaccinarono e non lo fecero neanche hai propri figli.
I testimoni di Geova apostoli del novello cristianesimo, spieghino al lettore il perché fu permesso il trapianto come una questione di coscienza per poi vietarlo in quanto “Cannibalismo” con conseguente morte di molte persone, ossequiose e ubbidienti a quel pugno di persone che decidevano per la loro vita, e come mai che in seguito il trapianto fu ritenuto una questione di coscienza, hanno forse chiesto perdono per aver causato grandi sofferenze alle persone? No di certo, ma sono molto bravi a puntare il dito verso gli altri.
Che dire oggi delle trasfusioni di sangue, non si ripete lo stesso dramma di quelli precedenti?, per poi dire in seguito “alcuni pensavano” oppure “alcuni credevano”.
Meglio sarebbe stato se il signor Davide avesse taciuto, non strombazzando a destra e a manca, come se il “mondo” li perseguitasse, mi fermo qui, poiché ci sarebbero da tirare fuori dal loro armadio ancora molti scheletri.

Tommaso
Stefano ha detto…
La religione dovrebbe lasciare spazio alla ragione...
Sara ha detto…
l'ipocrisia delle persone non ha fine....non posso sopportare certe calunnie...io sono una testimone di Geova e sottoscrivo a chiare lettere tutto ciò che ha scritto l'autore della lettera pubblicata... l'ipocrisia è in coloro che negano l'evidenza dei fatti!!! la Bibbia dice a chiare lettere di ‘cessare di mischiarsi in sua compagnia, non mangiando nemmeno con un tal uomo’ proprio come ha citato l'anonimo autore del primo commento...già il fatto che sia anonimo fa pensare.... Se questo fatto non gli sta bene...non deve far altro che prendersela con l'autore della bibbia...Dio stesso... liberissimo di criticare le sue leggi e i suoi principi proprio perchè Dio ci ha lasciati liberi anche in questo... i testimoni di Geova altro non fanno se non mettere in pratica le leggi di Dio anche quando queste possono sembrare scomode o fastidiose....l'esempio che ha fatto Davide è davvero interessante.... quando qualcuno viene messo in prigione viene privato di ogni diritto e possibilità di socializzare con le persone ...la disassociazione certo non ti toglie la tua libertà ma limita in senso spirituale....Gli ex testimoni che tanto amano gettar fango dovrebbero ricordare che per molto tempo hanno accettato di buon grado questa legge di Dio....quando poi gli è stata scomoda hanno iniziato a sputare nel piatto in cui hanno mangiato.... chiedo scusa se il tono del mio commento può sembrare aspro.... in effetti mi fa molto male vedere come a causa di persone di questo tipo, il nostro credo sia così criminalizzato, quando in realtà siamo normalissime persone che ragionano come tutte le altre con la propria testa...semplicemente abbiamo deciso di seguire la Bibbia..... Chi poi vuol pensare male lo farà sempre, anche di fronte all'evidenza dei fatti...
Matthew ha detto…
Dispiace dirlo, ma la lettera di Davide è fuorviante e anche abbastanza ipocrita - scritta da chi ha la coda di paglia.
Lo dice uno - io - che vive sulla propria pelle l'ostracismo familiare, di genitori, fratelli e sorelle.
I peccati elencati nella Bibbia: bene, e se io smetto di essere un credente? Se divento ateo? Non ho la facoltà di cambiare idea e per questo essere trattato normalmente? No.
Mi fa rabbia portare sempre avanti, nelle risposte che danno, questa Bibbia, come se fosso oro colato. Uno, perché si tratta di interpretazioni. Due, perché per 2/3 del pianeta la Bibbia è un libro come un altro, che in nessun modo piò giustificare atteggiamenti intolleranti né andare oltre le leggi della comune convivenza di uno Stato laico.
Anonimo ha detto…
da fuoriuscito posso confermare che il disassociato o dissociato è abbandonato da tutto e da tutti non ho potuto partecipare al matrimonio di mia sorella e loro non possono stare in mia compagnia... quando si inizia una cosa non si pensa mai che questa possa finire... è accaduto ed io dopo 10 anni sono riuscito a malapena a legare con il monndo esterno... fate solo molta attenzione.... e ricordate di non farvi negare mai la libertà di ragionamento e pensiero, se qualcuno fuoriesce è tagliato fuori sia spiritualmente e soprattutto sentimentalmente con parenti e familiari stretti ''obbligati'' ''plagiati'' a cacciarti di casa e con la perdita di tutto un ''mondo''... depressione e tentativi di suicidio sono molto frequenti... chi ha provato puo capire... chi è ancora dentro non sa non capisce...
Anonimo ha detto…
Sara fa riferimento alla bibbia "cessare di mangiare..."
Ma di chi si sta parlando in tale contesto?
Forse di qualcuno che lascia la loro organizzazione perchè ha scoperto gli intrallazzi del CD (iscrizione come ONG all'ONU, menzogne in sede europea nella causa WTS/Bulgaria, escamotage legalistici per non avere problemi con le autorità come modifica disassociazione in dissociazione per chi accetta trasfusioni, ecc...)
Forse in quel contesto la bibbia fa riferimento a chi ha scoperto gli imbrogli di un'organizzazione commerciale?
Perchè allora vengono disassociati o dissociati coloro che parlano di quanto sono venuti a conoscenza?
Cosa centra la bibbia e ciò che cita Sara con tali cose?
Svegliatevi, è tutta una menzogna cari TDG e non ve ne accorgete perche sotto condizionamento mentale.
o
Anonimo ha detto…
Purtroppo il condizionamento mentale cui sono sottoposti i TDG è talmente opprimente che nessuno se ne avvede.

Sono stato TDG per 36 anni, anziano di congregazione, oratore pubblico, sorvegliante di assemblee ed ho tratato molti casi di disassociazione e dissociazione.

Ciò che afferma questo TDG è fuorviante ed ingannevole.

Quando finalmente riuscii ad aprire gli occhi e chiesi spiegazione di certe questioni, venne fatto l'annuncio che non ero più un TDG e soggetto all'ostracismo.

Recentemente la WTS neo suoi articoli di studio usa cautela,per timore di problemi con le autorità, ma non ce la fa sempre.

Ogni tanto gli sfugge ancora qualche frase infelice tipo "malati mentali" nei confronti di chi si allontana, che può far capire con che sorta di movimento abbiamo a che fare.


itu
max ha detto…
sono stato 2 anni con una splendida ragazza testimone di geova.....dopo aver fatto l amore erano lacrime e lacrime...sensi di colpa...autopunizioni...frustrazione...ha subito di tutto per aver amato un agnostico, e' stata cacciata, ripudiata dalla famiglia, lasciata sola anche nella depressione psicotica seguente...l'ho dovuta lasciare xil suo bene, pur restandole vicina.
l incidenza dei suicidi tra ex TdG e' altissima rispetto alla media...perche loro crescono con l'idea di un mondo "asssatanato", repressi nella fobia di essere abbandonati a loro stessi nell'inferno che li circonda.
Sono vittime di vittime...una bellissima definizione valida per tutti i TgG. max
Anonimo ha detto…
Ogni organizzazione religiosa si fonda ed è diretta da un vertice che si (auto)proclama mandatario della volontà del dio la cui esistenza, onnipotenza, e potestà d'imperio universale esso diffonde. Il rapporto tra vertice cultuale e fedele è sempre autoritario: il fedele per rimanere tale nella sua "chiesa" non deve mai mettere in discussione la veracità sull'investitura "divina" del vertice confessionale; sennò e reato penale ecclesiastico: apostasia, eresia ecc.

Ovviamente taluni ordinamenti confessionali sono un pochino più liberali di altri. E' l'effetto benefico della progressiva secolarizzazione della società.
Quelli più chiusi sono – non a caso – relativi a movimenti religiosi minoritari, che pescano adepti nelle sacche più marginali della società (marginali non necessariamente per motivi economici, ma per motivi di traumi familiari, difficili relazioni con il tessuto sociale, specie per immigrati, bassa cultura: specie politica, scientifica e giuridica).
E proprio perché coloro che diventano consumatori di questa “offerta spirituale” hanno una vita pubblica pressoché limitata, scarse amicizie, poca esperienza sociale, alienazione istituzionale, gli ordinamenti confessionali invasivi hanno buon gioco sulla loro vita privata.

Ed è proprio la possibilità che talune pratiche invasive siano esposte nella pubblica piazza che fa spaventare gli operatori di questi culti: essi sanno che molte delle loro pratiche non passerebbero l’esame dell’opinione pubblica, sputtanandosi così con una nomea che metterebbe in forse il proseguio del loro proselitismo. Ecco allora che di fronte a tale evenienze vengono lanciati protocolli di negazione delle evidenze affiancati da protocollo di fare terra bruciata attorno agli ex. Questi ultimi devono quindi essere demonizzati per depotenziare la possibilità di influenzare altri correligionari.

Però c’è una questione. L’esistenza di dio, le sue consegne a “vicari” umani, la veracità divina delle “sacre scritture” ecc. ecc. sono tutte cose che in un ordinamento costituzionale laico sono considerate IDEE, non fatti acquisiti. Piaccia o meno! (Ciò è VALIDO anche per la Chiesa Cattolica!). Inoltre la Costituzione che garantisce la “libertà religiosa” precisa che per essere davvero “libertà” tale diritto debba essere esercitato sia negativamente (non professando alcun credo religioso) sia positivamente: avere una credenza ed essere liberi di cambiare opinione, senza subire discriminazioni. Per non parlare poi della libertà di pensiero (art. 21 Cost.).
Quindi: nessuna confessione può pretendere di elevarsi al di sopra del dettato confessionale adducendo motivi “scritturali”. Di più: la CCTdG è considerata ”culto ammesso” (attualmente ancora priva della legge che ratifica l’intesa con lo Stato). E l’art. 8 Cost. precisa che le confessioni a-cattoliche devono organizzarsi in armonia con l’ordinamento giuridico della Repubblica.
E non dimentichiamo, infine, che negli ultimi anni la produzione legislativa si è aggiornata integrando nel codice penale il reato di discriminazione per motivi religiosi. Resta interessante da vedere, invece, se la CCTdG, in quanto filiale di un’organizzazione giuridicamente Usa (la Watchtower Society) operi in Italia su di un terreno normato dagli impegni politici-economici internazionali dello Stato italiano: il Trattato di Amicizia Italia-Usa, ratificato da legge di Stato nel 1949, è infatti citato dal preambolo dello Statuto della CCTdG. Ciò potrebbe far emergere il carattere squisitamente POLITICO (rapporti Italia-Usa) della libertà di movimento di questa religione in Italia. Alla faccia della “neutralità cristiana”…..

Alexia Pezzi
Daniele ha detto…
E' veramente curioso vedere l'ipocrisia della gente che critica i Testimoni di Geova. Ipocriti per più motivi.

Un esempio?

Un cattolico viene battezzato appena nato, senza poter scegliere la propria fede; i testimoni si battezzano da grandi, quando hanno le facoltà mentali per DECIDERE se far parte o meno della congregazione. Nel momento in cui questo avviene si formulano delle domande a cui la persona deve rispondere si o no. I testimoni di Geova diventano tali quando rispondo affermativamente a queste domande.
Esempio: Entrate a fare parte di un circolo: in quel circolo ci sono delle disposizioni una delle quali vi sembra assurda: bisogna indossare una cravatta rossa. Al momento l'idea non vi stuzzica, ma accettando di farne parte, vi dovrete mettere la cravatta rossa. Non lo fate? Verrete espulsi. Obiezioni? Ogni membro sa cosa richiede l'organizzazione, e se decide di farne parte, ma poi non rispetta queste richieste, verrà espulso. E nessuno potrà obiettare.

Scusate la franchezza, ma voi che non siete più testimoni, avete scelto di allontanarvi e subire quello che state vivendo. La prova? Me. Io ho subito 2 comitati giudiziari per immoralità sessuale e non sono mai stato disassociato, per il semplice motivo che gli anziani non giudicano ne criticano, ma cercano di aiutare. Quando un fratello viene disassociato vuol dire che non si è pentito e non accetta l'aiuto. Io lo ho accettato. E allora cosa ci stai a fare tra i testimoni? Vattene e fai la tua vita che nessuno te lo impedisce.

Poi parlano i cattolici che se facessero tutto quello che richiede la chiesa vorrei vedere. Non potreste nemmeno usare gli anticoncezionali.

Ah e poi noi saremmo quelli che cambiano le carte in tavola giusto... e il LIMBO che è stato a abolito dal papa? Perchè l'inferno è abolibile per voi? E il paradiso? Ma il limbo si... e lo decide un uomo. E ora i bambini del limbo dove sono?? Ne ho sentite di sciocchezze.... ma questa!

Prima di criticare i Testimoni di Geova per le cose da voi menzionate... pensate a quanto sta facendo la vostra chiesa. Una volta la santa inquisizione, ora la santa pedofilia. Chi conosce un prete che ha commesso pedofilia che è stato arrestato? Ma se non sei un prete ti sbattono dentro... l'indulto della chiesa e l'omertà? ne parliamo?
No... ma i Testimoni di Geova si che fanno del male! Ma per favore!

Papa Ratzinger un giorno ha detto 2 frasi che dovrebbero farvi riflettere. Disse: Voi avete chiese piccole ma piene, noi cattedrali ma vuote! Voi fate quello che dovremmo fare noi.

Lo disse il papa. Documentatevi. E pensate ai problemi vostri prima di metter il naso fuori dalle vostre chiese.

IPOCRITI! Celentano ha ragione!

Daniele
Anonimo ha detto…
Daniele A. ha asserito che "Quando un familiare viene disassociato dai Testimoni di Geova si interrompono i legami SPIRITUALI tra essi. I rapporti familiari ed affettivi rimangono."
riportando una serie di citazioni della torre di guardia.(vedi post iniziale).


Achille Lorenzi ha commentato il 23 agosto 2011 19:51 (vedi sù nella stessa pagina), riportando invece le citazioni complete, dove si evince che la tesi iniziale è una enorme menzogna atta a nascondere una prassi vergognosa e innaturale che porta giustamente infamia sull'organizzazione.
Il figlio o il genitore o il fratelli carnale che si dissocia o viene disassociato, non è più degno di essere chiamato tale.
Daniele (20 febbraio 2012 15:20, lo stesso Daniele A.?), non ribatte assolutamente a questa confutazione, ma contrattacca cambiando volutamente argomento e parlando non più di ostracismo ma di disassociazione, scomunica, o espulsione da un gruppo secondo le proprie regole.
Infatti dice di chi non rispetta le regole:"Non lo fate? Verrete espulsi. Obiezioni? Ogni membro sa cosa richiede l'organizzazione, e se decide di farne parte, ma poi non rispetta queste richieste, verrà espulso. E nessuno potrà obiettare".


Questo modo di reagire è classico dei testimoni e impressiona solo chi non è avvezzo al loro modo di agire.
Infatti il tema rimane sempre quello "L'espulso dal gruppo dei tdg continua a godere ancora dei normali rapporti familiari o questi vengono troncati?"
Nessuno obbietta se nel mondo dei tdg sei espulso perchè hai fumato una sigaretta o hai rubato i soldi dalla cassetta delle contribuzioni o non credi più nell'autorità della torre di guardia.
Liberissimi di farlo!
Quello che si critica non è che costui viene tagliato fuori dalla vita ecclesiastica (legittimo) ma dalla vita di tutti i giorni, non degnando di uno sguardo il fuoriuscito, trattandolo peggio di una pezza per i piedi.
Questo anche se si tratta di un proprio figlio che abita fuori dalla casa paterna.

Quando si afferma:
, "Vattene e fai la tua vita che nessuno te lo impedisce. "
si nasconde il coniglio nel cilindro, è così diffice ammettere che poi costui non verrà più salutato?

Quando si afferma:
"Poi parlano i cattolici che se facessero tutto quello che richiede la chiesa vorrei vedere. Non potreste nemmeno usare gli anticoncezionali."
il punto è: dopo avere usato gli anticoncezionali gli altri cattolici non ti salutano più?

Quando si afferma:
"vi dovrete mettere la cravatta rossa. Non lo fate? Verrete espulsi"
il punto è: se non si fa parte più di questo club, il padre, che invece continua a farne parte, smette di salutarti perchè non metti più la cravatta rossa?
Quanto alle accuse alla chiesa cattolica che servono solo a sviare dal tema principale, non è che additando il fango altrui che si netta il proprio.
Anzi si istiga la controparte a fare altrettanto a vostro discapito.
Per la pedofilia nel mondo geovese:
http://www.silentlambs.org/education/Italiandateline.htm

Per l'accusa di battezzare i bambini:
http://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?p=147104#p147104
nota: un cattolico battezzato neonato non viene rigettato dalla madre se lascia la Chiesa.
Un bambino tdg che si battezza a dieci anni, se non riga secondo i dettami della organizzazione, corre il rischio di scomunica con la conseguente pena dell'ostracismo.
A dieci anni si ha la facoltà mentale di accettare in toto il credo geovese compreso il rifiuto delle trasfusioni e di non salutare più la madre che si dissocia?


L'accusa di ipocrisia degli ex-testimoni è dunque rimandata al mittente.

Luciano









Anonimo ha detto…
Mi deprime leggere sempre le stesse cose da oppositori ad oltranza del culto religioso che non si condivide. Mi preme ricordare che non è l'organizzazione dei testimoni di Geova ad imporre delle regole ma dei passi biblici ben conosciuti dai cattolici. Se quest'ultimi insieme ai componenti di altre religioni non vogliono attenersi agli scritti sacri, non li autorizza questo a disprezzare le scelte di questa organizzazione. Ogni religione che affermi di essere cristiana, perlomeno dovrebbe seguire i dettami biblici. Se non lo fa, si può considerare cristiana?
A me pare evidente che questi critici non amano seguire i principi biblici e soffrono maledettamente quuando i cristiani testimoni di Geova li osservano.
Dai commenti emergono delle verità assolute: sono tutti seguaci di se stessi e di qualcun'altro di cui fanno spesso nome e cognome. Evviva il libero pensiero.
Rispettate le scelte degli altri.

Lucilla
Anonimo ha detto…
Lucilla dice : Mi preme ricordare che non è l'organizzazione dei testimoni di Geova ad imporre delle regole ma dei passi biblici ben conosciuti dai cattolici
Quindi se tutti i cattolici, da cui la maggior parte di voi è fuori uscita (apostasta dal cattolicesimo) non vi salutasse più, non vi ricevesse più, non vi affittasse più le case, non vi accettasse più come lavoratori e non entrasse più nei vostri negozi, essi seguirebbero i principi biblici e a voi starebbe bene lo facessero?



Lucilla dice : Dai commenti emergono delle verità assolute: sono tutti seguaci di se stessi e di qualcun'altro di cui fanno spesso nome e cognome. Evviva il libero pensiero.
Molte tesi promulgate da Achille sono convincenti e le ho adottate, ma ho facoltà di rigettare quelle che non mi convincono.

Questo è libero pensiero...

Ora i testimoni di Geova possono dissentire almeno in parte dagli insegnamenti del corpo direttivo?
Dimmi quale insegnamento puoi rigettare e parlarne agli altri senza essere espulsi fuori dalla congregazione.
Incredibile come proiettano sugli altri la mancanza di libero pensiero.
Luciano
ciao
Anonimo ha detto…
Lucilla afferma che "ad imporre delle regole ma dei passi biblici ben conosciuti dai cattolici."


l'intransigenza dei TdG non ha alcuna valida base scritturale.
La loro intepretazione sull'ostracismo è agli antipodi dall'insegnamento di Cristo e dell'amore cristiano.
Non occorre fare approfonditi studi dottrinali per dedurre che Cristo non avrebbe mai chiesto alla madre di non parlare più con suo figlio se esso abbandonasse la denominazione religiosa cui entrambi appartenevano o se egli decidesse di fumare una sigaretta dopo i pasti.
Questo è invece quello che avviene regolamente in casa Geova.
Una una dottrina diabolica che divide le famiglie e procura dolore; creata apposta affinchè si costringa a rimanere nelle file geoviste chi ne voglia uscire ma non lo fa per non subire l'ostracismo, Che, impedendo i contatti con i dissidenti dottrinali, fa sì che gli adepti non vengono a conoscenze delle innumerevoli storture geoviste.
Ora il geovismo non è religione cristiana, proprio perchè l'ostracismo applicato non è nè insegnamento biblico nè cristiano.
Noi non soffriamo per coloro che osservano i principi biblici, ma per le sofferenze causate da una travisata interpretazione dei principi biblici.


Per chi volesse approfondire l'argomento:
http://www.infotdgeova.it/sanzioni/disassociati1.php
http://www.infotdgeova.it/sanzioni/disas.php
http://www.infotdgeova.it/sanzioni/disassocia.php
http://www.infotdgeova.it/sanzioni/dignita.php
http://www.infotdgeova.it/esperienze/processo.php
e il forum http://forum.infotdgeova.it/index.php?style=10
ricercando le paroli chiavi ostracismo disassociazione dissociazione.

Comunque rimanendo in tema con il post iniziale dove si è cercato di minimizzare e di nascondere la prassi dell'ostracismo, l'intervento di Lucilla conferma invece che la pratica esiste.
dell'argomento se ne è parlato quì: http://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=26&t=8326

Lucilla dice :"Rispettate le scelte degli altri."

brava Lucilla,
rispettate la scelta degli altri di volere lasciare l'organizzazione senza subire le sanzioni, esattamente come dice la costituzione che garantisce, al contrario della torre di guardia, la libertà di entrare e di uscire dai culti.




Lucilla dice : Mi preme ricordare che non è l'organizzazione dei testimoni di Geova ad imporre delle regole ma dei passi biblici ben conosciuti dai cattolici
Quindi se tutti i cattolici, da cui la maggior parte di voi è fuori uscita (apostasta dal cattolicesimo) non vi salutasse più, non vi ricevesse più, non vi affittasse più le case, non vi accettasse più come lavoratori e non entrasse più nei vostri negozi, essi seguirebbero i principi biblici e a voi starebbe bene lo facessero?



Lucilla dice : Dai commenti emergono delle verità assolute: sono tutti seguaci di se stessi e di qualcun'altro di cui fanno spesso nome e cognome. Evviva il libero pensiero.
Molte tesi promulgate da Achille sono convincenti e le ho adottate, ma ho facoltà di rigettare quelle che non mi convincono.

Questo è libero pensiero...

Ora i testimoni di Geova possono dissentire almeno in parte dagli insegnamenti del corpo direttivo?
Dimmi quale insegnamento puoi rigettare e parlarne agli altri senza essere espulsi fuori dalla congregazione.
Incredibile come proiettano sugli altri la mancanza di libero pensiero.
Luciano
ciao
Luciano ha detto…
Lucilla afferma che "ad imporre delle regole ma dei passi biblici ben conosciuti dai cattolici."


l'intransigenza dei TdG non ha alcuna valida base scritturale.
La loro intepretazione sull'ostracismo è agli antipodi dall'insegnamento di Cristo e dell'amore cristiano.
Non occorre fare approfonditi studi dottrinali per dedurre che Cristo non avrebbe mai chiesto alla madre di non parlare più con suo figlio se esso abbandonasse la denominazione religiosa cui entrambi appartenevano o se egli decidesse di fumare una sigaretta dopo i pasti.
Questo è invece quello che avviene regolamente in casa Geova.
Una una dottrina diabolica che divide le famiglie e procura dolore; creata apposta affinchè si costringa a rimanere nelle file geoviste chi ne voglia uscire ma non lo fa per non subire l'ostracismo, Che, impedendo i contatti con i dissidenti dottrinali, fa sì che gli adepti non vengono a conoscenze delle innumerevoli storture geoviste.
Ora il geovismo non è religione cristiana, proprio perchè l'ostracismo applicato non è nè insegnamento biblico nè cristiano.
Noi non soffriamo per coloro che osservano i principi biblici, ma per le sofferenze causate da una travisata interpretazione dei principi biblici.


Per chi volesse approfondire l'argomento:
http://www.infotdgeova.it/sanzioni/disassociati1.php
http://www.infotdgeova.it/sanzioni/disas.php
http://www.infotdgeova.it/sanzioni/disassocia.php
http://www.infotdgeova.it/sanzioni/dignita.php
http://www.infotdgeova.it/esperienze/processo.php
e il forum http://forum.infotdgeova.it/index.php?style=10
ricercando le paroli chiavi ostracismo disassociazione dissociazione.

Comunque rimanendo in tema con il post iniziale dove si è cercato di minimizzare e di nascondere la prassi dell'ostracismo, l'intervento di Lucilla conferma invece che la pratica esiste.
dell'argomento se ne è parlato quì: http://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=26&t=8326

Lucilla dice :"Rispettate le scelte degli altri."

brava Lucilla,
rispettate la scelta degli altri di volere lasciare l'organizzazione senza subire le sanzioni, esattamente come dice la costituzione che garantisce, al contrario della torre di guardia, la libertà di entrare e di uscire dai culti.



Lucilla dice : Mi preme ricordare che non è l'organizzazione dei testimoni di Geova ad imporre delle regole ma dei passi biblici ben conosciuti dai cattolici
Quindi se tutti i cattolici, da cui la maggior parte di voi è fuori uscita (apostasta dal cattolicesimo) non vi salutasse più, non vi ricevesse più, non vi affittasse più le case, non vi accettasse più come lavoratori e non entrasse più nei vostri negozi, essi seguirebbero i principi biblici e a voi starebbe bene lo facessero?



Lucilla dice : Dai commenti emergono delle verità assolute: sono tutti seguaci di se stessi e di qualcun'altro di cui fanno spesso nome e cognome. Evviva il libero pensiero.
Molte tesi promulgate da Achille sono convincenti e le ho adottate, ma ho facoltà di rigettare quelle che non mi convincono.

Questo è libero pensiero...

Ora i testimoni di Geova possono dissentire almeno in parte dagli insegnamenti del corpo direttivo?
Dimmi quale insegnamento puoi rigettare e parlarne agli altri senza essere espulsi fuori dalla congregazione.
Incredibile come proiettano sugli altri la mancanza di libero pensiero.

ciao
Luciano
Unknown ha detto…
MA SMETTETELA TUTTI: TDG,CRISTIANI,ISLAMICI siete tutti uguali. Liberatevi dai MEDIATORI del vostro culto. Liberatevi dalla convinzione che Dio abbia scelto qualcuno (umano) che lo rappresenti.
Liberatevi dalla convinzione che la Bibbia/il corano/il vs. testoascro, sia stato scritto da Dio o da qualcuno degno di dirvi cosa è giusto e cosa non lo è. CREDETE IN VOI STESSI, CREDETE NELLE VOSTRE POTENZIALITA', CREDETE NELLA FORZA DELLE VOSTRE CONVINIZONI.
NON CREDETE A CHI VI OFFRE RISPOSTE A DOMANDE ALLE QUALI NESSUNO PUO' RISPONDERE : COSA C'E' DOPO LA MORTE? PERCHE' SIAMO QUI? CHE SCOPO HA LA VITA? PER COSA E' GIUSTO LOTTARE? NESSUNO HA LE RISPOSTE, E CHI DICE DI AVERLE O E' BUGIARDO O
E'ALLA STREGUA DI UN IGNORANTE CONVINTO DI SAPERE TUTTO.

LIBERATEVI!
Anonimo ha detto…
Cita articoli di parte di quasi 40 anni fa, per avallare la sua idea cita la lettera ai corinti, timoteo; parla di omosessuali come "illeciti", innalzandosi a detentore della ragione.
Io non sono omosessuale, ne facente parte di altre categorie demonizzate dai testimoni di geova (già dal fatto che si danno da soli del "testimoni" ne fa comprendere l'arroganza e l'ottusità), ma ragiono, e non in base ai corinti a timoteo a pluto o paperino, ragiono con la mia testa e la mia coscienza, ed in base a queste valuto e scelgo il da farsi ma senza mai e poi mai pormi dalla parte della ragione.

Ma dato che al saccente Davide piacciono le citazioni:

"Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso.
Oscar Wilde
Anonimo ha detto…
Ho quasi 50 anni di racconti e di quanto i tdg abbiano influito, influenzato e deciso al posto mio, ma è troppo, troppo lungo. i dico solo se sono almeno 50 anni di storia, in più parti del mondo!!!
Anonimo ha detto…
unknown scrive:nessuno ha le risposte,...ecc...ecc...e se le ha è alla mercè di un ignorante convinto di sapere tutto.Qualsiasi testimone che ti dà risposta alle domande,ti cita versetti della bibbia che Dio ha fatto scrivere per dare una risposta alle nostre domande.Quindi la risposta viene da Dio....e tu che sei intelligente lo consideri ignorante!..bravo,sei proprio intelligente.Ma...nello stesso tempo se muore un bambino innocente credi che Dio lo ha voluto perchè gli serviva un angioletto!...sei intelligentissimo!!!La bibbia da la risposta a tutte le domande se usi la testa per capire le risposta.Ma nel tuo caso piu che testa forse è meglio parlare di anfora rimbombante.
Anonimo ha detto…
Mi fa pena vedere come al giorno d'oggi nonstante il progresso le persone credono in un libro scritto millenni fa, e tra l'altro modificato a più riprese con interi episodi aggiunti fino all'anno 1000 o all'avvento della stampa (1500).

Detto questo, sia TDG che cattolici, dovreste compiere un'analisi critica e obbiettiva delle cavolate fuori da questo mondo che vi inculca la vostra religione, i dogmi ecc.

E poi bisognerebbe capire nei vari eventi della vita qual è la cosa giusta e sbagliata da fare senza consultare un manuale fuori corso.
Unknown ha detto…
Io sono un ex tdg, disocciatomi da oltre 15 anni , posso solo dire dalla mia esperienza che predicano la parola di Dio alle persone per cercare di portarli nelle loro fila e salvarsi quando verra il giorno del giudizio universale, ma poi se un ex vuole rientrare nelle loro fila non ti permettono piu di farlo. perchè? e un controsenso Gesù non avrebbe ragionato così, ci sono molte discordanze che in una religione che dice di servire Dio e distinguersi dal mondo non dovrebbero esistere.

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