Caro-carburante: Lufthansa vola con biofuel
Lufthansa è la prima compagnia aerea ad effettuare voli commerciali con biocarburanti. Il primo decollo e' avvenuto il 15 luglio, su un Airbus A321 che partira' da Francoforte e ha raggiunto Amburgo utilizzando petrolio combustibile e biocarburanti offerti da Neste Oil, una compagnia finlandese.
Ma questo sarà solo il primo visto che altre otto delle 28 tratte giornaliere verranno alimentate da biocarburanti. La sperimentazione andrà avanti per altri 6 mesi, e poi si tireranno le somme per capire se ne vale davvero la pena. Per quanto riguarda la materia prima utilizzata, Neste dice che questa particolare miscela è composta da un “mix flessibile di oli vegetali e grassi animali”, e si traduce in una riduzione del 40-60% delle emissioni di gas ad effetto serra rispetto ai combustibili fossili.
Naturalmente, se si considera che su questi voli è usata una miscela 50-50, le emissioni di gas ad effetto serra di questi otto voli dovrebbero essere del 20-30% più basse di quanto fossero precedentemente. La riduzione delle emissioni esatta derivanti dall’utilizzo di biocarburanti dipende in massima parte dalle materie prime specifiche utilizzate. Alcuni carburanti offrono riduzioni molto maggiori di altre, mentre alcune, come l’olio di palma, in realtà aumentano le emissioni persino rispetto ai combustibili fossili, a causa dell’abbattimento di intere foreste, con tutte le conseguenze anche sulla biodiversità. Ma anche se la Neste Oil è stata criticata in passato per aver utilizzato l’olio di palma, il portavoce di Lufthansa ha precisato che non sarà questo il mix utilizzato sui loro aerei.
Anche la KLM ha intenzione di effettuare un esperimento simile per trasportare passeggeri da Parigi ai Paesi Bassi, utilizzando sottoprodotti animali non commestibili provenienti da allevamenti intensivi e trasformati in biocarburante, ma anche questa pratica non è considerata molto sostenibile in quanto, seppur utilizzare i prodotti di scarto va bene, non è altrettanto buono il ricorso agli allevamenti intensivi che, in genere, emettono tanti gas serra quanti ne risparmia il biocarburante.
Le scelte di Lufthansa e Klm sono solamente alcune delle opzioni che le compagnie aeree europee hanno a disposizione per trovare una soluzione al caro carburante. L'Alitalia, invece, ha deciso di far volare gli aerei della tratta Roma-Milano a una quota più alta mentre altre, al contrario, hanno imposto il pagamento del primo bagaglio al check-in o hanno previsto il pasto a bordo non compreso nel prezzo del biglietto. Ryanair, infine, ha deciso il blocco degli stipendi e dei premi dei manager e dei vertici della società.
Fonte affaritaliani.it
Ma questo sarà solo il primo visto che altre otto delle 28 tratte giornaliere verranno alimentate da biocarburanti. La sperimentazione andrà avanti per altri 6 mesi, e poi si tireranno le somme per capire se ne vale davvero la pena. Per quanto riguarda la materia prima utilizzata, Neste dice che questa particolare miscela è composta da un “mix flessibile di oli vegetali e grassi animali”, e si traduce in una riduzione del 40-60% delle emissioni di gas ad effetto serra rispetto ai combustibili fossili.
Naturalmente, se si considera che su questi voli è usata una miscela 50-50, le emissioni di gas ad effetto serra di questi otto voli dovrebbero essere del 20-30% più basse di quanto fossero precedentemente. La riduzione delle emissioni esatta derivanti dall’utilizzo di biocarburanti dipende in massima parte dalle materie prime specifiche utilizzate. Alcuni carburanti offrono riduzioni molto maggiori di altre, mentre alcune, come l’olio di palma, in realtà aumentano le emissioni persino rispetto ai combustibili fossili, a causa dell’abbattimento di intere foreste, con tutte le conseguenze anche sulla biodiversità. Ma anche se la Neste Oil è stata criticata in passato per aver utilizzato l’olio di palma, il portavoce di Lufthansa ha precisato che non sarà questo il mix utilizzato sui loro aerei.
Anche la KLM ha intenzione di effettuare un esperimento simile per trasportare passeggeri da Parigi ai Paesi Bassi, utilizzando sottoprodotti animali non commestibili provenienti da allevamenti intensivi e trasformati in biocarburante, ma anche questa pratica non è considerata molto sostenibile in quanto, seppur utilizzare i prodotti di scarto va bene, non è altrettanto buono il ricorso agli allevamenti intensivi che, in genere, emettono tanti gas serra quanti ne risparmia il biocarburante.
Le scelte di Lufthansa e Klm sono solamente alcune delle opzioni che le compagnie aeree europee hanno a disposizione per trovare una soluzione al caro carburante. L'Alitalia, invece, ha deciso di far volare gli aerei della tratta Roma-Milano a una quota più alta mentre altre, al contrario, hanno imposto il pagamento del primo bagaglio al check-in o hanno previsto il pasto a bordo non compreso nel prezzo del biglietto. Ryanair, infine, ha deciso il blocco degli stipendi e dei premi dei manager e dei vertici della società.
Fonte affaritaliani.it
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