Usa, continua la marcia degli Stati verso la depenalizzazione della cannabis



Solo nel 2010 la polizia di New York City ha arrestato oltre 50 mila persone per possesso di cannabis. Questo nonostante il possesso di piccole quantità sia depenalizzato nello Stato di New York dal 1977. Ma un comma della legge ormai ultra trentennale stabilisce che mostrare o consumare cannabis in un luogo pubblico costituisce reato. Così, la polizia di New York, attraverso la controversa politica dello "stop and frisk", condotta soprattutto nei quartieri più poveri della metropoli, arresta chiunque sia trovato in possesso di marijuana in pubblico, anche se la sostanza viene rinvenuta a seguito di perquisizione personale ben nascosta nelle tasche del perquisito.


E' per porre fine a questa politica di perquisizione mirate sulle minoranze più povere della città, e per dare maggiore efficacia alla depenalizzazione, che due parlamentari statali, la democratica Hakeem Jeffries e il repubblicano Mark Grisanti, hanno presentato una proposta di legge per depenalizzare il possesso di cannabis in pubblico.


Jeffries si è detta sorpresa della reazione generalmente positiva dei colleghi e della gente. E' ormai una convinzione diffusa che riempire le galere di giovani trovati in possesso di una sostanza pressoché innocua rispetto ad alcool e tabacco è una politica non più sostenibile.
Più cauta Grabiel Sayegh, direttrice dell'associazione Drug Policy Alliance per lo Stato di New York, secondo cui difficilmente questa proposta sarà accolta a breve: "Questa è Albany (capitale di New York, ndr), quindi sarà una battaglia difficile. Non passerà senza una forte, fortissima mobilitazione".
Ma i promotori della depenalizzazione sono incoraggiati dal fatto che, contrariamente al passato, il sindaco di New York City Michael Bloomberg e il capo della Polizia di New York City Ray Kelly, non hanno ancora espresso parere negativo.
Intanto nello Stato del Connecticut, alle porte di New York city, proprio la scorsa settimana il Senato ha approvato una simile legge di depenalizzazione. Se il Governatore democratico la controfirmerà, come ha già detto di voler fare, il possesso di meno di 15 grammi di cannabis non comporterà più l'arresto, ma solo una multa fino a 150 dollari.
Per il sottosegretario alla giustizia del Connecticut e docente di diritto penale Michael Lawlor, la depenalizzazione del possesso di cannabis ha come scopo quello di "liberare molte delle risorse del sistema giudiziario penale così da potersi concentrare su crimini più gravi e violenti".


fonte: ADUC





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