Un po' di buoni motivi per legalizzare la canapa indiana...


Il proibizionismo ha fallito. Il consumo delle sostanze stupefacenti è in continuo aumento, i consumatori di cannabis in Italia sono stimati in oltre 3.800.000 (fonte: Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze 2006) e la droga è disponibile ad ogni angolo della strada: chiunque vuole procurarsela, la trova. E' il principale business delle mafie, con un giro d'affari che vale miliardi di euro. La lotta al narcotraffico è una bufala, visto che in Colombia ci sono fior di piantagioni di Coca, e in Afganistan di oppio, che crescono rigogliose grazie al beneplacito non solo dei governi locali, ma anche della comunità internazionale che non ha mai fatto niente di serio per fermare questo business, che fa comodo a molti uomini/lobby potenti. Nel caso delle droghe pesanti, dovrebbe esserci una VERA azione di contrasto, ma nel caso della Cannabis, la soluzione migliore sarebbe senza dubbio la completa legalizzazione, su modello olandese: dove tra l'altro, il "grosso" del consumo è dovuto al turismo "specifico", mentre i dati dicono che gli olandesi fumano meno "canne" del resto degli europei.

La proibizione non ha senso, inoltre, visto che i danni dovuti al consumo di cannabis sono molto inferiori a quelli di alcolici e tabacco. La legge pone nell'illegalità MILIONI di cittadini, spesso giovani, che se "pizzicati" a fumare vengono ROVINATI da quelle autorità che dovrebbero proteggerli. Molti giovani, sono finiti "dentro" anche per modiche quantità, sottoposti a misure restrittive che condizionano la vita, con un danno sociale immenso (difficoltà a trovare lavoro, etc) per una pratica che, sembra in PARLAMENTO sia molto diffusa, stando agli esiti del famoso test delle Iene.

Far "emergere" e regolare il mercato della Cannabis, in Italia, risolverebbe molti problemi economici, si parla di cifre paragonabili a 10-15 "manovre finanziarie" degli ultimi anni, inoltre ci sarebbero anche risvolti occupazionali, basta pensare che nella sola Amsterdam i coffee shop sono più di duecento: (fonte: www.amsterdamonline.info) pertanto possiamo presumere tranquillamente che in Italia aprirebbero decine di migliaia di nuovi "negozi", oltre alle persone che troverebbero lavoro nelle aziende agricole, se fosse coltivata, magari in aziende controllate direttamente dallo stato: la redditività di una coltivazione di cannabis è decine di volte maggiore di quella di una qualsiasi coltura, e dovrebbe essere gestita dallo Stato come avviene per sigarette e alcolici, mercati controllati dai "Monopoli di Stato".

Oltre all'uso "ludico", la cannabis trova utili impieghi in campo medico e industriale, e possono essere utilizzate persino come combustibile! Le fibre di cannabis possono essere utilizzate per moltissime finalità: abbiamo pubblicato, dall'anno scorso ad oggi, numerosi articoli, pertanto evitiamo di ripeterci. (N.B. è possibile cercare e richiamare gli articoli pubblicati nei mesi scorsi, con la funzione "ricerca" presente sulla colonna destra del nostro sito: in questo caso, cercate la parola "cannabis")


Francesca Tavanti per nocensura.com



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Commenti

Riccardo ha detto…
migliaia di ragazzi all'anno muoiono per l'erba e anche per la coca. Il legalizzare queste sostanze, contribuirebbe soltanto ad un uso sconsiderato da parte soprattutto degli adolescenti. Chi fa uso di droghe, o lo fa perché cerca di sfuggire dalla sua vita, da problemi familiari,sociali o del genere; oppure lo fa soltanto perché lo fanno tutti.
Siete davvero sicuri che si risolverebbero i problemi dei primi, legalizzando le droghe?
Vi siete fatti due conti su chi ci guadagnerebbe da questo "investimento"?
Non serve andare molto lontani per la risposta...BERLUSCA & COMPANY.
Anonimo ha detto…
Caro Riccardo, informarsi è fondamentale !!! se migliaia di ragazzi muoiono ogni anno di certo non è colpa della Cannabis !! Ci sono decine di studi (prontamente censurati) a riguardo. Non dobbiamo equiparare la Marijuana alle droghe pesanti (come ha fatto il nostro governo). Riguardo i giovani infine ti posso assicurare che il problema droga si chiama Eroina (ultimamente in forte ascesa), Cocaina, ma soprattutto Crack, Ecstasy, MDMA, LSD, metanfetamina, keratina e tantissime altre "schifezze" che puoi reperire per pochi euro. Andrea
Anonimo ha detto…
si, per non parlare poi dell'alcool, fatti un giro il sabato sera nelle piazze e vedi quanti ragazzi si Bruciano di alcool e non di Maria...
Anonimo ha detto…
Quoto in pieno Andrea!No alle droghe sintetiche,la canapa i nostri "vecchi" la usavano per legare i pomodori,per fare materassi,vestiti etc etc. E' solo una pianta demonizzata dal governo peroprio per i suoi molteplici utilizzi che possonoandare a sostituire il famigerato ORO NERO,tra le altre cose è anche una bellissima pianta ornamentale profumata. Prima di parlare per sentito dire credo sia opportuno provare sulla propria pelle,e sulla propria terra! No all'ignoranza! Saluti Adriano.
Anonimo ha detto…
Sig. Riccardo , di Cannabis nn è morto mai nessuno !! io direi di svegliarci perche questo mondo è tutto un palcoscenico .
Saluti
Anonimo ha detto…
Caro Riccardo,
da quello che scrivi e come lo scrivi immagino che tu non sia mai andato davvero nel profondo dell'argomento, ma per evitare pregiudizi su di te chiedo semplicemente se hai indagato metodi su metodi su:
- come mai certi iniziano ad avere una dipendenza?
- come mai certi continuano a mantenere questa dipendenza?
- come certi riescono a interrompere per sempre questa dipendenza?
Ti consiglio questo libro molto interessante, su un tipo di dipendenza in cui la proibizione di quella sostanza non aveva aiutato alla sua "cura":
http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=schedalibro&Itemid=72&isbn=9788843020508
Per la terapia sulla dipendenza è efficace sostituire via via la dipendenza riempiendo i vuoti, a partire da una scelta "autonoma" ma è importante che sia supportata dall'ambiente circostante: un divieto non autoimposto va in direzione contraria alla cura, una società ignorante sulle cause che portano alla dipendenza, va in direzione contraria alla cura, e non certo verso il benessere e la sicurezza generale della società.
Non sei PERLOMENO d'accordo che l'USO TERAPEUTICO (supportato da studi e sperimentazioni positive) possa essere UN buon compromesso per raggiungere l'obiettivo dell'individuazione/emersione e della cura dei malesseri che affliggono la società, le famiglie, le persone? Del quale la droga è appunto un indice, insieme a tante altre cose.
Prendiamo le sigarette, sono dannose ma legali, anche un coltello è addirittura un'arma ma è legale, nel primo caso la sensibilizzazione sta dando risultati, nel secondo caso non è tanto importante chiedersi "a che scopo usare il coltello? fa male?" ma prevenire che una persona "vada fuori di testa" e usi quello strumento per trasformarlo in un arma contro di sé o contro gli altri, perciò la cosa si previene agendo anche sul cambiare mentalità anche presso chi "NON E' DIPENDENTE", con informazione su tutti i casi reali, mettendo chiunque in grado di intervenire dove si verificano casi di sofferenza psicologica (bullismo, blabla). Anche lo stesso internet di per sé è una grande risorsa per capire i sentimenti delle persone, le loro difficoltà, più difficile è individuare dove e cosa cercare.
Io propongo per chi voglia veramente risolvere questi problemi un'instancabile informazione e comprensione da tutte le possibili e più diverse fonti (ma mano scremate attraverso la loro qualità, rispetto alla loro "zona d'opinione" di riferimento), attività da cui neanch'io sono immune, come chiunque voglia arrivare alla verità e alla più giusta azione.

Ciao a tutti, Stefano B.

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