Pezzo di ricambio o salvatore? Nasce per guarire il fratello



Oggi ha sette anni, le sue staminali vennero utilizzate con successo per curare una malattia rarissima. Ma è polemica
E’ nato, dopo una selezione degli embrioni, con uno scopo preciso: salvare la vita del fratello malato. E’ la storia di James Whitaker, bambino oggi di sette anni di Chesterfield, che sta facendo discutere l’Inghilterra.
Il fratello Charlie, 12 anni, e’ nato con una rara patologia (solo 700 malati in tutto il mondo) che inibisce la creazione di globuli rossi. I genitori, Michelle e Jayson Whitaker, alla nascita del primogenito si erano sentiti dare una diagnosi spietata: il bambino morira’. Invece, pur tra mille sofferenze, il piccolo Charlie sopravvive i primi anni grazie a trasfusioni di sangue costanti, che permettono alle cellule del suo corpo di essere ossigenate.


Ma e’ chiaro che il bambino non puo’ vivere cosi’. L’unica via d’uscita e’ un trapianto di cellule staminali: ma ne’ il padre ne’ la madre hanno l’”impronta genetica” adeguata per essere trapiantata sul corpo di Charlie senza provocare devastanti crisi di rigetto. I due, disperati, pensano allora a una soluzione drastica: un altro figlio, “selezionato” ad hoc affinche’ abbia caratteristiche genetiche perfettamente compatibili con Charlie. Tuttavia la selezione degli embrioni e’ espressamente vietata nel Regno Unito (come del resto in Italia), e la Human Fertilisation and Embryology Authority nega agli Whitaker il permesso a procedere. I due non si danno per vinti e volano in America per la fecondazione in vitro, con selezione genetica degli embrioni. Il risultato e’ James. I medici possono trapiantare le sue cellule staminali nel corpo del fratello, e oggi, a diversi anni dall’inizio della terapia, hanno dato ai genitori la notizia tanto attesa: il trapianto ¯ stato un successo, Charlie e’ guarito.


Inevitabili le polemiche: James e’ stato definito “pezzo di ricambio”, “fratello di scorta” e “designed baby”, bambino disegnato a tavolino. Ma la madre, Michelle, si difende: “A me piace definire James con il termine ‘salvatore’: ha salvato il fratello, e lo sa. Sa bene perche’ e’ nato, ma e’ anche conscio che lo avremmo amato comunque, sia se fosse riuscito a salvare il fratello che se avessimo fallito”





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