Bambini dimenticati in auto; lo psichiatra: colpa dello stress
Sembra incredibile ma a pochi giorni dalla morte della piccola Elena, dimenticata in auto dal suo papà è accaduto ancora. Stavolta un maschietto di soli di 11 mesi, lasciato nell’autovettura dal padre a Passignano, sul lago Trasimeno (Perugina). Inutili i soccorsi ed il pronto intervento dell’ambulanza del 118. Anche in questo caso, un genitore esemplare e una dimenticanza dovuta allo stress. Uno shock per tutti, di nuovo. Anche per me che sono una mamma e (pensate il caso) avevo appena finito di scrivere un post sullo stress provocato negli uomini dal traffico! Ma cosa accade? Come è possibile dimenticarsi un figlio? Ovunque, ma soprattutto in macchina, consapevoli che il caldo di questi giorni può provocare un gravissimo colpo di calore? Aveva spiegato nei giorni scorsi, in riferimento alla piccola Elena, lo psichiatra Massimo Di Giannantonio all’AdnKronos:
“Forti preoccupazioni dovute alla salute, alla carriera, ai problemi economici, possono generare delle dissociazioni dalla realtà. Sottraendo la memoria all’esercizio della normalità quotidiana, anche nei gesti più semplici. Se questo avviene in momenti delicati possono accadere anche tragedie. In questo caso particolare, il meccanismo psichico è diventato psicopatologico, ovvero si è manifestata una dissociazione. La causa spesso è una condizione di super stress”.
Tutte queste condizioni vanno trattate al loro insorgere oppure prevenute, ad esempio in alcune categorie professionali a rischio, come tra gli autisti dei pullman, i piloti aerei, ecc. Ovvero, laddove esista una forte responsabilità professionale su altri individui, è un dovere della società monitorare i livelli di stress dei lavoratori, spiega lo psichiatra dell’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti. A volte bastano pochi giorni di riposo, abbinata o meno a tecniche anti-stress. In altri casi più gravi può servire una seria e lunga psicoterapia.
Queste tragedie che emotivamente ci colpiscono come un pugno nello stomaco devono farci riflettere: è importante dare una pausa alla propria vita ogni tanto….tirare il freno a mano. Non trovate? Forse la quotidianità assumerà anche un gusto migliore. Per ora solo amaro in bocca ed una ferita nel cuore per un altro bimbo morto in modo assurdo.
Fonte: AdnKronos
Condividi su Facebook
“Forti preoccupazioni dovute alla salute, alla carriera, ai problemi economici, possono generare delle dissociazioni dalla realtà. Sottraendo la memoria all’esercizio della normalità quotidiana, anche nei gesti più semplici. Se questo avviene in momenti delicati possono accadere anche tragedie. In questo caso particolare, il meccanismo psichico è diventato psicopatologico, ovvero si è manifestata una dissociazione. La causa spesso è una condizione di super stress”.
Tutte queste condizioni vanno trattate al loro insorgere oppure prevenute, ad esempio in alcune categorie professionali a rischio, come tra gli autisti dei pullman, i piloti aerei, ecc. Ovvero, laddove esista una forte responsabilità professionale su altri individui, è un dovere della società monitorare i livelli di stress dei lavoratori, spiega lo psichiatra dell’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti. A volte bastano pochi giorni di riposo, abbinata o meno a tecniche anti-stress. In altri casi più gravi può servire una seria e lunga psicoterapia.
Queste tragedie che emotivamente ci colpiscono come un pugno nello stomaco devono farci riflettere: è importante dare una pausa alla propria vita ogni tanto….tirare il freno a mano. Non trovate? Forse la quotidianità assumerà anche un gusto migliore. Per ora solo amaro in bocca ed una ferita nel cuore per un altro bimbo morto in modo assurdo.
Fonte: AdnKronos
Condividi su Facebook
Commenti
Sono un progettista automotive e conosco bene come queste giuste cause si infrangano di fronte a problemi, interessi, e ostacoli anche se risolvibili con semplici soluzioni tecniche.
In passato ho assistito ad un evento, andato poi a buon fine, di dimenticanza di bimbo in auto e ho proposto sul sito www.gpsinfo.it una soluzione immediata al problema.
Inutile infatti aspettare che i nuovi modelli siano equipaggiati in futuro con soluzioni tecniche lontane a venire e quando i nostri bimbi saranno grandi.
I nostri bimbi possono essere protetti anche oggi !!! La soluzione proposta inoltre è alla portata di tutti perché vi sono assicurazioni che 'regalano' gran parte del dispositivo.