Alessandro Lucibello Piani: un esempio di buon politico
Quando si è trasferito, non avrebbe mai immaginato che ben presto si sarebbe ritrovato tra i banchi dell'opposizione in Consiglio comunale, dove è stato eletto con lista civica "Insieme per Cambiare Riparbella", costituita da cittadini indipendenti, che si sono messi al servizio della propria comunità, con spirito di servizio, per contrastare la malagestione e lo strapotere delle amministrazioni che governano da sempre.
Se gli chiedete "cosa lo ha spinto a impegnarsi in politica", Lucibello vi risponde che "non è stata una vera e propria scelta": ma quasi un'esigenza: "davanti all'improponibile modo di gestire le cose, delle amministrazioni che si sono susseguite a Riparbella, non potevamo restare a guardare". A fine articolo, avrete capito che ha decisamente ragione.
Lucibello e il suo affiatato gruppo, che alle ultime elezioni (2009) ha ottenuto il 45% dei consensi (+10% rispetto alle amministrative 2004) fa ferma opposizione a una amministrazione, che certo non si risparmia di offrire ottimi motivi per recriminare; come quando, qualche mese fa, è emerso che il sindaco aveva scambiato per propria, "l'auto blu" del comune: la tratteneva persino nei weekend. (vedi articolo il sindaco usa l'auto blu come fosse sua: e l'opposizione fa un esposto in procura.). Una piccolezza, rispetto ai problemi del paese: ma fa capire lo "spirito" con la quale governa una casta politica convinta che amministrare, per loro, sia un diritto naturale, visto che il PCI-PDS-DS ora PD vince le elezioni, pur governando in modo indecente.
Quando hanno fatto notare al sindaco che quell'auto dovrebbe esser utilizzata per motivi istituzionali, ha reagito in modo scomposto: "non si fa così la politica". Probabilmente non si aspettava la "spallata": visto che fino a qualche anno fa, l'opposizione a Riparbella serviva solo a scaldare gli scranni della Sala Consiliare. Nelle piccole realtà della rossa Toscana, laddove il "partitone" ha sempre vinto con cifre bulgare, tessendo, in anni di potere continuato, senza alternanza, una rete clientelare inossidabile, a suon di "posticini" e favori a compagni e "amici degli amici". Opporsi "al sistema" non è facile, alcune volte persino sconsigliabile.
Ma negli ultimi anni, il vento sta cambiando, e qualcuno si è stancato di votare il "fantoccio di turno", calato sulla poltrona dal partito, che risponde agli interessi di quest'ultimo e non dei cittadini. Per lunghi anni, nel silenzio assoluto, il territorio è stato spremuto come un agrume, violentato, distrutto, con la complicità dell'inesistente opposizione, e di un'amministrazione regionale che non è mai intervenuta in favore di quelle aree rurali toscane, meta ogni anno di orde di turisti da tutto il mondo. Nel 2011 a Riparbella, e in molte altre località della Val di Cecina, non c'è nemmeno dell'ADSL, nonostante a una manciata di km si trovi Cecina, centro di discrete dimensioni, dal quale potrebbe "partire il cavo", se a qualcuno interessasse.
La politica e gli ideali di Lucibello, non hanno niente a che vedere con i classici politicanti in cerca di poltrone e fortuna. Lui dialoga con tutti, e soprattutto, è disposto a lavorare a fianco di chiunque voglia il bene del proprio territorio: "Destra, sinistra, centro", non ha importanza. Il requisito necessario, è la volontà di fare qualcosa di utile per Riparbella e la Val di Cecina. E mentre per qualcuno la politica è un lavoro, o meglio un modo per arricchirsi, per i ragazzi di "Insieme per cambiare Riparbella", è persino una rimessa, visto che finanziano di tasca propria tutte le iniziative.
Cosa li spinge a fare tutto questo? Basta "affacciarsi" - e non "addentrarsi" nella politica "riparbellina" per capire cosa motiva questi ragazzi a strappare il poco, prezioso tempo libero che hanno alle proprie famiglie: (per chi lavora è così: ma i politici non lo sanno)
Una significativa battaglia che portano avanti, per esempio, riguarda lo sfruttamento di una cava, ubicata a pochi km dalla cittadina: con le operazioni di estrazione, vengono dispersi nell'ambiente materiali tossici (fibre di amianto) mettendo in pericolo la salute pubblica. E se per qualcuno, (in nome degli affari?) non sembra essere importante, per questi ragazzi lo è, ed alzano le barricate. Per sincerarsi che i cittadini ben comprendano i pericoli per la salute collegati alle attività della cava, hanno realizzato un documentario, distribuendo capillarmente il Dvd alla popolazione, che fino ad oggi in larga misura non era a conoscenza della reale portata dei rischi. Nessuno ne aveva mai parlato.
Ma i problemi non finiscono qui. Non paghi della loro cattiva gestione, qualche "pezzo grosso" ha scelto Riparbella quale teatro di quella che sembra una delle più grandi speculazioni eoliche della regione.Vorrebbero installare una decina di torri eoliche, in questo territorio, dove le bellezze naturalistiche e il paesaggio costituiscono la principale attrattiva per il turismo, riversando sui crinali migliaia di tonnellate di cemento. Ovviamente, come nella migliore "tradizione italiana", i benefici per il territorio sarebbero risibili, ben poca cosa rispetto ai profitti degli investitori (speculatori?) che, da lontano, hanno deciso di coltivare in quella zona i propri interessi, dando a Riparbella quello che in Toscana chiamano "il colpo del cappone". Ma per i megapolitici superpagati non ha importanza: la densità demografica è bassa: fare un sopruso a duemila persone, "politicamente" è fattibile, visto lo scarso peso in termini di voti. Che al massimo, comunque si sposteranno verso altri partiti... conniventi.
Chi desidera maggiori informazioni sulle attività della "Lista Civica Insieme per Cambiare Riparbella" può contattare Alessandro Lucibello Piani oppure visitare il sito web http://riparbella.bloog.it
redazione nocensura.com
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