Ricev. & pubblichiamo: la situazione dei "lavoratori somministrati" INPS
Le scrivo per chiederle di occuparsi tempestivamente della questione dei lavoratori temporanei occupati presso le diverse sedi Inps in tutta Italia.
Siamo in 1240, la maggior parte dei quali assunta a marzo 2009, parecchi siamo laureati, e in questi mesi ci siamo impegnati quotidianamente in funzioni attinenti l’erogazione di prestazioni sociali ed assistenziali quali la disoccupazione, la cassa integrazione, l’invalidità civile, ma non solo. – Fino a fine dicembre 2010 eravamo circa 1800, più di 500 lavoratori sono stati lasciati a casa a scadenza del contratto, senza possibilità di ulteriore proroga. -
A causa dei tagli previsti dalla legge n.122/201, il nostro posto di lavoro è seriamente a rischio e ad oggi per noi, dopo il mancato inserimento nel Decreto Milleproroghe degli emendamenti presentati in nostro favore, non esistono prospettive lavorative dopo la data del 31 marzo 2011, data di scadenza dell’appalto stipulato tra l’INPS e la società XXX s.p.a. (agenzia fornitrice di lavoro temporaneo).
In questi mesi noi abbiamo maturato competenze e autonomia professionali, inserendoci a pieno titolo nell’organico, e siamo riusciti a farci apprezzare per impegno, buona volontà e rendimento. – La maggior parte di noi ha, perfino, recuperato le ore corrispondenti ai pochi giorni d’assenza. -
Tutto questo si inserisce in un contesto in cui la mole di lavoro a carico dell’Istituto di Previdenza Nazionale è sensibilmente moltiplicata nel corso di questi anni, basti pensare solamente all’aumento delle pratiche inerenti la cassa integrazione e la disoccupazione; inoltre, diversi dipendenti sono andati in pensione o sono in procinto di farlo nei prossimi mesi, senza che si siano operati o siano in previsione dei nuovi inserimenti lavorativi.
Perdere questa forza lavoro, già formata e motivata, produrrà sicuramente un rallentamento nell’iter delle pratiche di competenza dell’Istituto, e comporterà, inoltre, un costo derivante dagli ammortizzatori sociali a sostegno del reddito previsti dalla legge..
Il mantenimento di tutte le forze lavoro garantirebbe: all’Istituto gli elevati standards raggiunti, ai cittadini i servizi di cui hanno bisogno e a tutti noi il diritto al lavoro.
Visto, che al momento ci sentiamo “invisibili” e assolutamente non presi in considerazione, le chiedo di portare l’attenzione su di noi, di darci voce, tramite uno o più articoli.
In attesa di un Suo riscontro, e ringraziandola anticipatamente per quanto vorrà e riuscirà a fare, Le porgo i migliori saluti.
Marco C.
Somministrato INPS presso la sede di Pordenone
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Siamo in 1240, la maggior parte dei quali assunta a marzo 2009, parecchi siamo laureati, e in questi mesi ci siamo impegnati quotidianamente in funzioni attinenti l’erogazione di prestazioni sociali ed assistenziali quali la disoccupazione, la cassa integrazione, l’invalidità civile, ma non solo. – Fino a fine dicembre 2010 eravamo circa 1800, più di 500 lavoratori sono stati lasciati a casa a scadenza del contratto, senza possibilità di ulteriore proroga. -
A causa dei tagli previsti dalla legge n.122/201, il nostro posto di lavoro è seriamente a rischio e ad oggi per noi, dopo il mancato inserimento nel Decreto Milleproroghe degli emendamenti presentati in nostro favore, non esistono prospettive lavorative dopo la data del 31 marzo 2011, data di scadenza dell’appalto stipulato tra l’INPS e la società XXX s.p.a. (agenzia fornitrice di lavoro temporaneo).
In questi mesi noi abbiamo maturato competenze e autonomia professionali, inserendoci a pieno titolo nell’organico, e siamo riusciti a farci apprezzare per impegno, buona volontà e rendimento. – La maggior parte di noi ha, perfino, recuperato le ore corrispondenti ai pochi giorni d’assenza. -
Tutto questo si inserisce in un contesto in cui la mole di lavoro a carico dell’Istituto di Previdenza Nazionale è sensibilmente moltiplicata nel corso di questi anni, basti pensare solamente all’aumento delle pratiche inerenti la cassa integrazione e la disoccupazione; inoltre, diversi dipendenti sono andati in pensione o sono in procinto di farlo nei prossimi mesi, senza che si siano operati o siano in previsione dei nuovi inserimenti lavorativi.
Perdere questa forza lavoro, già formata e motivata, produrrà sicuramente un rallentamento nell’iter delle pratiche di competenza dell’Istituto, e comporterà, inoltre, un costo derivante dagli ammortizzatori sociali a sostegno del reddito previsti dalla legge..
Il mantenimento di tutte le forze lavoro garantirebbe: all’Istituto gli elevati standards raggiunti, ai cittadini i servizi di cui hanno bisogno e a tutti noi il diritto al lavoro.
Visto, che al momento ci sentiamo “invisibili” e assolutamente non presi in considerazione, le chiedo di portare l’attenzione su di noi, di darci voce, tramite uno o più articoli.
In attesa di un Suo riscontro, e ringraziandola anticipatamente per quanto vorrà e riuscirà a fare, Le porgo i migliori saluti.
Marco C.
Somministrato INPS presso la sede di Pordenone
Commenti
Firmato "un vincitore di concorso pubblico".
Che colpa hanno gli interinali se l'inps non ha fatto concorsi per assunzioni?
All'inps evitano di assumere tramite concorso perchè sanno che se sono fortunati gli rimane al max 10anni di vita a questo ente ormai in fallimento.
Firmato: "un lavoro interinale,da anni ma che prima era assunto direttamente dall'azienda, ma che pur di continuare a lavorare ha accettato un interinale"
Il fatto che non la pensi come te non vuol dire che sia un raccomandato.
Hai ragione nel dire che nei concorsi pubblici ci siano anche i raccomandati, nelle mie esperienze da concorsista ti posso affermare di averne conosciuto diversi, ma non per questo mi sono arreso! Mi sono detto che prima o poi sarei riuscito a vincerne uno e così è stato. Fortunatamente ci sono ancora delle commissioni che valutano la bravura e non il grado di raccomandazione dei candidati.
Ti informo inoltre che sono un ex precario. Prima di vincere il concorso a tempo indeterminato ho lavorato per 3 anni presso un'altra P.A. In quei 3 anni ho continuato a studiare perchè ero cosciente del fatto che prima o poi il contratto non mi sarebbe stato più rinnovato. Anche voi interinali eravate coscienti di ciò sin dal principio (o speravate da subito nella stabilizzazione???). Conosco una ragazza che lavorava come precaria nel mio stesso comune e dopo 2 anni di studio è riuscita a vincere un concorso per laureati proprio all'Inps. Come vedi qualche concorso l'hanno fatto...!