Caso Ruby, B. denuncia "Il Fatto" per l'articolo sulla tentata corruzione
Caso Ruby, Il Fatto accusa: tentata corruzione Berlusconi contrattacca: denuncia per l'articolo.
Il quotidiano di Padellaro & Co. parla di due "emissari" che sarebbero andati in Marocco per corrompere un'impiegata dell'anagrafe. Le prove? Non ci sono. E i legali del premier denunciano: "L'autorità giudiziaria accertare la veridicità o meno della vicenda narrata".
Il Fattoquotidiano continua la sua battaglia giornalistica senza precisare le fonti. Questa volta la "gola profonda" è una misteriosa dipendente dell'anagrafe di un paesino sperduto del Marocco. Il nome è di fantasia (Fatima) e parla solo coperta dando le spalle alla telecamera. Un po' troppo poco per essere uno scoop. Secondo il quotidiano diretto da Antonio Padellaro. Il succo della notizia è questo: due misteriosi emissari sarebbero stati mandati in Marocco per corromperefatima e falsificare la dato di nascita di Ruby, al secolo Karima El Marough e renderla maggiorenne prima del doovuto. Le prove? Al momento non ci sono...
Le mosse della Procura Abbastanza per mettere in moto la La Procura di Milano che dovrebbe valutare nei prossimi giorni la vicenda di due presunti emissari italiani. A quanto si è appreso i magistrati già a partire da domani dovrebbero prendere in esame il caso per mettere a fuoco non solo eventuali profili di reato ma anche quelli che riguardano la competenza territoriale.
I legali del premier denunciano il Fatto "Il presidente Berlusconi - spiegano gli avvocati del premier, Piero Longo e Niccolò Ghedini - ha dato mandato ai suoi difensori di depositare una specifica denuncia alla autorità giudiziaria al fine di accertare la veridicità o meno della vicenda narrata su Il Fatto Quotidiano. Si ritiene, infatti, che in ogni caso si tratti di vicenda che tenda surrettiziamente a danneggiare gravemente il Presidente Berlusconi che è totalmente estraneo ad ogni eventuale illecito comportamento".
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Il quotidiano di Padellaro & Co. parla di due "emissari" che sarebbero andati in Marocco per corrompere un'impiegata dell'anagrafe. Le prove? Non ci sono. E i legali del premier denunciano: "L'autorità giudiziaria accertare la veridicità o meno della vicenda narrata".
Il Fattoquotidiano continua la sua battaglia giornalistica senza precisare le fonti. Questa volta la "gola profonda" è una misteriosa dipendente dell'anagrafe di un paesino sperduto del Marocco. Il nome è di fantasia (Fatima) e parla solo coperta dando le spalle alla telecamera. Un po' troppo poco per essere uno scoop. Secondo il quotidiano diretto da Antonio Padellaro. Il succo della notizia è questo: due misteriosi emissari sarebbero stati mandati in Marocco per corromperefatima e falsificare la dato di nascita di Ruby, al secolo Karima El Marough e renderla maggiorenne prima del doovuto. Le prove? Al momento non ci sono...
Le mosse della Procura Abbastanza per mettere in moto la La Procura di Milano che dovrebbe valutare nei prossimi giorni la vicenda di due presunti emissari italiani. A quanto si è appreso i magistrati già a partire da domani dovrebbero prendere in esame il caso per mettere a fuoco non solo eventuali profili di reato ma anche quelli che riguardano la competenza territoriale.
I legali del premier denunciano il Fatto "Il presidente Berlusconi - spiegano gli avvocati del premier, Piero Longo e Niccolò Ghedini - ha dato mandato ai suoi difensori di depositare una specifica denuncia alla autorità giudiziaria al fine di accertare la veridicità o meno della vicenda narrata su Il Fatto Quotidiano. Si ritiene, infatti, che in ogni caso si tratti di vicenda che tenda surrettiziamente a danneggiare gravemente il Presidente Berlusconi che è totalmente estraneo ad ogni eventuale illecito comportamento".
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Povera Italia
Eduardo Parente