“Ruby ha ammesso di essere andata a letto con Silvio”
In telefonate e intercettazioni la verità sul Bunga-Bunga: “Io per lui sono una precisa parte del corpo”Lo scrive Repubblica in un articolo a firma Colaprico e D’Avanzo: negli atti dell’indagine della procura di Milano, nonostante i dinieghi di Ruby, c’è la prova che la giovane marocchina, minorenne all’epoca dei fatti, ha ammesso di aver fatto sesso con Silvio Berlusconi, e lui sapeva che la ragazza non aveva ancora compiuto diciotto anni. Le carte sono arrivate ieri alla Camera, e domani potranno essere visionate, ma non fotocopiate, dai 21 componenti della giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio:
Per quel che se ne sa, ci sono intere pagine con lunghe conversazioni, appassionati sfoghi che disegnano una scena convergente, sino al millimetro, con quanto, quasi due anni fa, Veronica Lario ha raccontato al Paese, ai più cari amici del marito (a cui s’era rivolta per avere un aiuto). Ricordiamo le parole della moglie separata del premier: «…figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica».
Secondo Repubblica ci sarebbero veri e propri ‘sacrifici’ dietro le serate del Bunga Bunga:
La testimonianza della ragazza che ieri abbiamo chiamato A, riminese, studentessa modello, amica di scuola di Nicole Minetti, è più che esplicita. A spiega alle sue amiche (e infine ai pm) quanto quell’uomo sia «malato». Di come ogni parola, ogni gesto, lo stesso sguardo durante quelle serate «imbarazzanti», abbiano più a che fare con un girone infernale che con un magnifico eden del piacere. È una fiaba che siano «serate rilassanti ». È un’illusoria leggenda il consesso di misurata e raffinata allegria dove «quel che accade non può far vergognare nessuno». Chi ha letto le carte usa queste parole: «Alcune scene oscillano tra lo squallore e l’orrore». Si legge di ragazze madri, che — andati via gli Apicella, i cortigiani, gli ospiti di rango — restano là di sotto, nella sala sotterranea del bunga bunga, e si offrono al Drago per bisogno. Il Drago, con il suo sorriso fisso, finge a volte di non capire. Ascolta quei drammi, perché gli vengono raccontati — e un po’ si assomigliano tutti — eppure chiede il “sacrificio”: quelle donne sono lì per confermarlo nella sua illusione di immortalità.. Poi spesso aiuta, è vero, ma è un soccorso o è un compenso? È un fatto che quel che egli chiede e pretende, gli deve essere dato.
Le ammissioni ci sono:
«A me non me ne frega niente, la mia vita non è qui, faccio più soldi possibile e poi me ne torno in Marocco…». In questa conversazione si parla di Berlusconi, appaiono cifre che possono nascere dalla fantasiosa millanteria della ragazza, eppure chi ha letto le carte su tre punti è molto esplicito: «Quando diventeranno pubbliche le fonti di prova, chiunque potrà rendersi conto come sia evidente che Ruby ha fatto sesso con il presidente, il quale era consapevole della sua minore età, e che in cambio è stata generosamente retribuita». Sesso con il presidente: questo è il punto che nelle interviste e negli interrogatori Ruby nega con ostinazione. Per lei questa vaghezza è una nuova opportunità e lo confessa in qualche occasione: «Mi pagano per parlare. Mi pagano per tacere. Sono diventata ricca»
E le frasi di Ruby al telefono sono più che esplicite:
Ma c’è anche un’altra Ruby, che al telefono, con qualche amica nella comunità, nelle sue lunghe giornate, si lascia andare alle confidenze più sincere sulla ventura che le è capitata. «Se ci sono stata o non ci sono stata, sono affari miei», ripete agli amici. È il suo mantra. Però qualche frase le sfugge, una di queste è molto esplicita. Ruby racconta come agli occhi del Drago lei non è neanche un corpo, ma una parte molto precisa di un corpo. Nel suo infantilismo o nella sua cinica ambizione, Ruby non si sente neanche umiliata da questo. Se ne vanta, ne è quasi divertita. Quella parte del suo corpo, in fondo, non è anche la sua fortuna?fonte
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