I comunisti con il cachemire in vacanza a St.Moritz
Pubblichiamo volentieri questo articolo del "Il Fazioso", anche se un commento vogliamo farlo:
definire D'Alema un "comunista", è abbastanza fantasioso: al di là delle proprie idee, i "comunisti" - quelli vecchio stampo, come Togliatti e Berlinguer - avevano un "programma" (che nel mondo ha fatto milioni di vittime come ogni dittatura), avevano degli ideali, avevano un'identità. D'Alema invece incarna il prototipo di questa pseudosinistra moderna imborghesita, che "sta con i frati e zappa l'orto", incapace di governare un condominio, e attaccata alle poltrone come una sanguisuga, ed è di D'Alema la "legge regalo" sulle TV che consente a Mediaset di pagare "due lire" di concessione governativa.
"D’Alema è ormai il rappresentante massimo del modello di comunista degli ultimi 20 anni. Con la puzza sotto il naso, disprezza il popolo, si sente culturalmente e moralmente superiore, fa finta di essere al servizio dei poveri, si comporta da riccastro viziato, è arrogante in ogni situazione, si crede il custode di ogni verità.
Eccoli i comunisti radical chic, costantemente in equilibrio tra presunzione e supponenza…
Forse anche per questo, vengono sempre asfaltati e non è solo una questione di antipatia ma di rigetto degli italiani nei confronti di questi sinistrati incoerenti."
fonte
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definire D'Alema un "comunista", è abbastanza fantasioso: al di là delle proprie idee, i "comunisti" - quelli vecchio stampo, come Togliatti e Berlinguer - avevano un "programma" (che nel mondo ha fatto milioni di vittime come ogni dittatura), avevano degli ideali, avevano un'identità. D'Alema invece incarna il prototipo di questa pseudosinistra moderna imborghesita, che "sta con i frati e zappa l'orto", incapace di governare un condominio, e attaccata alle poltrone come una sanguisuga, ed è di D'Alema la "legge regalo" sulle TV che consente a Mediaset di pagare "due lire" di concessione governativa.
"D’Alema è ormai il rappresentante massimo del modello di comunista degli ultimi 20 anni. Con la puzza sotto il naso, disprezza il popolo, si sente culturalmente e moralmente superiore, fa finta di essere al servizio dei poveri, si comporta da riccastro viziato, è arrogante in ogni situazione, si crede il custode di ogni verità.
Eccoli i comunisti radical chic, costantemente in equilibrio tra presunzione e supponenza…
Forse anche per questo, vengono sempre asfaltati e non è solo una questione di antipatia ma di rigetto degli italiani nei confronti di questi sinistrati incoerenti."
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