Tragedie, mass media e business...
Le tende dei mass media sono ben piantate ad Avetrana: il circo mediatico è subito entrato in funzione a pieno regime, per i mass media è un banchetto da consumare golosamente; si inizia con la programmazione mattutina, si prosegue il pomeriggio, e si sbarca in prima e seconda serata, passando per il casello dei telegiornali. Interviste al vicino, al vicino del vicino, agli amici degli amici, e la classica nonnina pettegola della piazza del paese, si gode i suoi cinque minuti di celebrità. Si cerca di scavare, di arrivare all'osso, si pianifica nei minimi dettagli aspettando l'atteso retroscena, si cerca l'esclusiva, anche un piccolo dettaglio vale accattivanti titoloni: il popolo ha fame di sapere, e più si riesce a scendere nei particolari e addentrarsi nei meandri solitamente protetti dal privacy, più aumenta l'indice auditel. La tragedia viene valutata in termini di share, il dolore dei familiari convertito in introiti pubblicitari, e la macchina giudiziaria si pre