L’ingannevole spot a favore del nucleare. La nostra denuncia all’Antitrust
Lo spot che in questi giorni sta passando in tv è assolutamente ignobile dal punto di vista del messaggio, veicolato in maniera subdola, e che spinge lo spettatore a convincersi che il nucleare sia cosa buona e sicura (intanto proliferano gli incidenti nel silenzio dei media).
Solo i meno attenti cadranno nella trappola, ma c’è da domandarsi: quanti sono i meno attenti in Italia? Crediamo tanti, perciò noi di ‘Italiani Imbecilli’ denunciamo le finalità e il costrutto di questo spot.
Solo apparentemente lo spot offre allo spettatore due punti di vista differenti da scegliere, in realtà questo filmato è stato creato per orientare in maniera precisa lo spettatore verso il nucleare. La tecnica è sempre quella: colpire la parte emotiva. E qui la parte emotiva dello spettatore viene raggiunta e colpita attraverso due elementi principali:
1. il colore degli scacchi
2. la voce fuori campo che accompagna le mosse sulla scacchiera
Il colore degli scacchi: si noterà che la parte antinucleare gioca con i pezzi neri, mentre il giocatore che sostiene il nucleare muove i pezzi bianchi. Elementare, quindi, l’associazione simbolica. Il nero che è culturalmente legato all’idea della morte, del brutto, del cattivo, sostiene l’idea antinucleare. Il bianco, legato al concetto di purezza, di trasparenza, di bontà, sostiene l’idea del nucleare. Il messaggio percepito a livello emotivo è: il nucleare è buono, l’antinucleare è cattivo.
La voce fuori campo: al fine di potenziare ulteriormente la tesi pro nucleare, lo spot utilizza il timbro della voce. L’antinuclearista ha una voce aspra, mentre il nuclearista è doppiato con una voce suadente, leggera, soave, confidenziale. Lo spettatore è portato a legarsi emotivamente alla voce confidenziale, quindi alla tesi nuclearista. Si crea artificialmente uno scambio di fiducia reciproca tra lo spettatore e il nuclearista.
Anche la sceneggiatura dello spot gioca a favore del nucleare, nella parte finale, quando la voce fuori campo dice che il nucleare ‘è una grande mossa’. Subito dopo questa battuta non vengono compiute altre mosse sulla scacchiera, a indicare che l’ultima mossa del cavallo bianco (nuclearista) ha realizzato il suo scacco, ha vinto la partita (e l’italiano medio sta sempre dalla parte del vincente). Nello spot è quindi tutto già deciso a priori. Non c’è nulla da scegliere.
Chi ha ordinato o progettato lo spot, quindi, non ha voluto offrire allo spettatore un’equa possibilità di scelta tra due teorie, bensì orientare il consumatore (non dichiarandolo) verso l’opzione nucleare in maniera precisa e subdola. Perciò noi denunciamo questa pubblicità ingannevole all’Antitrust, in base all’articolo 14 della direttiva n. 2005/29/CE sulle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno. L’articolo 14 fa specifico riferimento alla direttiva 2006/114/CE (pubblicità ingannevole).
Al di là di tutti questi chiarimenti, vogliamo anche aggiungere che questa campagna pro nucleare, oggi, è totalmente fuorilegge, giacché si inducono gli italiani a scegliere qualcosa che essi avevano già scelto e deciso con il referendum del 1987. Ma se davvero vogliamo ignorare anche i referenda, allora potrebbe anche esserci l’occasione per ignorare il referendum tra repubblica e monarchia (tanto le due forme, per come si è attuata la repubblica, si equivalgono). E’ tutto uno schifo!
Se volete anche voi denunciare lo spot, è sufficiente scaricare questo modulo e indirizzarlo al seguente, anche via fax:
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
(Autorità Antitrust)
via Liguria, 26 – 00187 Roma
Tel. 06.481621
Fax 06.48162345
(guida per la compilazione del modulo)
PS. Esiste un altro elemento, in aggiunta ai due illustrati, che muove emotivamente lo spettatore verso il nucleare, ma pensiamo che già quei due possano bastare, senza scomodare ulteriormente il grande semiologo Rudolf Arhneim.
Ci dispiace per il governo, ma sono ancora in vita persone che hanno potuto studiare in una scuola pubblica decente, dove Arnheim, Marcolli, Moro, Benjamin, Calabrese, Hjelmslev, ecc. erano considerati maestri della comunicazione, della semiologia e della linguistica. Dopo la ‘riforma’ Gelmini, gli spot di questo tipo non troveranno alcuna voce critica nell’opinione pubblica, ma ci vorrà ancora qualche anno, lasciateci morire con calma, almeno questo.
Suggeriamo di fare qualcosa di divertente: prendete lo spot e ridoppiatelo. Fate dire al nero che il nucleare è pericoloso. E mi raccomando al timbro della voce. Quando avete finito il vostro montaggio, mettetelo su youtube e datecene notizia. Siate creativi.
fonte
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Solo i meno attenti cadranno nella trappola, ma c’è da domandarsi: quanti sono i meno attenti in Italia? Crediamo tanti, perciò noi di ‘Italiani Imbecilli’ denunciamo le finalità e il costrutto di questo spot.
Solo apparentemente lo spot offre allo spettatore due punti di vista differenti da scegliere, in realtà questo filmato è stato creato per orientare in maniera precisa lo spettatore verso il nucleare. La tecnica è sempre quella: colpire la parte emotiva. E qui la parte emotiva dello spettatore viene raggiunta e colpita attraverso due elementi principali:
1. il colore degli scacchi
2. la voce fuori campo che accompagna le mosse sulla scacchiera
Il colore degli scacchi: si noterà che la parte antinucleare gioca con i pezzi neri, mentre il giocatore che sostiene il nucleare muove i pezzi bianchi. Elementare, quindi, l’associazione simbolica. Il nero che è culturalmente legato all’idea della morte, del brutto, del cattivo, sostiene l’idea antinucleare. Il bianco, legato al concetto di purezza, di trasparenza, di bontà, sostiene l’idea del nucleare. Il messaggio percepito a livello emotivo è: il nucleare è buono, l’antinucleare è cattivo.
La voce fuori campo: al fine di potenziare ulteriormente la tesi pro nucleare, lo spot utilizza il timbro della voce. L’antinuclearista ha una voce aspra, mentre il nuclearista è doppiato con una voce suadente, leggera, soave, confidenziale. Lo spettatore è portato a legarsi emotivamente alla voce confidenziale, quindi alla tesi nuclearista. Si crea artificialmente uno scambio di fiducia reciproca tra lo spettatore e il nuclearista.
Anche la sceneggiatura dello spot gioca a favore del nucleare, nella parte finale, quando la voce fuori campo dice che il nucleare ‘è una grande mossa’. Subito dopo questa battuta non vengono compiute altre mosse sulla scacchiera, a indicare che l’ultima mossa del cavallo bianco (nuclearista) ha realizzato il suo scacco, ha vinto la partita (e l’italiano medio sta sempre dalla parte del vincente). Nello spot è quindi tutto già deciso a priori. Non c’è nulla da scegliere.
Chi ha ordinato o progettato lo spot, quindi, non ha voluto offrire allo spettatore un’equa possibilità di scelta tra due teorie, bensì orientare il consumatore (non dichiarandolo) verso l’opzione nucleare in maniera precisa e subdola. Perciò noi denunciamo questa pubblicità ingannevole all’Antitrust, in base all’articolo 14 della direttiva n. 2005/29/CE sulle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno. L’articolo 14 fa specifico riferimento alla direttiva 2006/114/CE (pubblicità ingannevole).
Al di là di tutti questi chiarimenti, vogliamo anche aggiungere che questa campagna pro nucleare, oggi, è totalmente fuorilegge, giacché si inducono gli italiani a scegliere qualcosa che essi avevano già scelto e deciso con il referendum del 1987. Ma se davvero vogliamo ignorare anche i referenda, allora potrebbe anche esserci l’occasione per ignorare il referendum tra repubblica e monarchia (tanto le due forme, per come si è attuata la repubblica, si equivalgono). E’ tutto uno schifo!
Se volete anche voi denunciare lo spot, è sufficiente scaricare questo modulo e indirizzarlo al seguente, anche via fax:
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
(Autorità Antitrust)
via Liguria, 26 – 00187 Roma
Tel. 06.481621
Fax 06.48162345
(guida per la compilazione del modulo)
PS. Esiste un altro elemento, in aggiunta ai due illustrati, che muove emotivamente lo spettatore verso il nucleare, ma pensiamo che già quei due possano bastare, senza scomodare ulteriormente il grande semiologo Rudolf Arhneim.
Ci dispiace per il governo, ma sono ancora in vita persone che hanno potuto studiare in una scuola pubblica decente, dove Arnheim, Marcolli, Moro, Benjamin, Calabrese, Hjelmslev, ecc. erano considerati maestri della comunicazione, della semiologia e della linguistica. Dopo la ‘riforma’ Gelmini, gli spot di questo tipo non troveranno alcuna voce critica nell’opinione pubblica, ma ci vorrà ancora qualche anno, lasciateci morire con calma, almeno questo.
Suggeriamo di fare qualcosa di divertente: prendete lo spot e ridoppiatelo. Fate dire al nero che il nucleare è pericoloso. E mi raccomando al timbro della voce. Quando avete finito il vostro montaggio, mettetelo su youtube e datecene notizia. Siate creativi.
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Commenti
con centinaia e centinaia di centrali nucleari al mondo (di cui buona parte costruite negli anni '80 e '90) quanti casi di incidenti si sono sentiti?! e sulle centrali di ultima generazione?! guardate se francia, germania, gran bretagna e via dicendo ci sono davanti economicamente è anche perchè hanno molte più fonti di energia riguardo a noi, e una tra tutte e l'energia elettrica prodotto in gran parte da centrale nucleari...
finiamola, il nucleare non è assolutamente pericoloso se usato con criterio!!!
In Italia abbiamo stuoli di 50enni frustrati per la loro inutile laurea in ingegneria nucleare. Mi spiace ma non possiamo permettergli di lanciare fumo negli occhi degli italiani per i loro sogni di rivincita.
ma insomma vi rendete conto delle argomentazioni con cui avvalorate la vostra tesi difronte all'antitrust???Ma quante risate si faranno!!!???
luca
questa penso sia una versione più equa di quella che trasmettono in tv ;)
http://www.nocensura.com/2010/12/gravissimo-incidente-nucleare-in-africa.html
In ogni scelta ci sono pro e contro, invito a tutti a ragionarci un po' di più e possibilmente.. anche se siete contro ci siete mai chiesti quali sono i lati positivi di questa ipotetica manovra?
e si portano tesi tipo tanto ci sono centrali in Francia Germania Svizzera ecce ecce allora perchè costruirne altre.
lo spot è uno spot pubblicitario tendenzioso e chiaramente fatto su misura per il classico elettore medio/cliente, nessuna novità, si gestiscono opinioni e idee come vendere spazzolini da denti.
ITALANO medio sveglia......
Chi è favorevole al nucleare ci costruisca di fianco l'asilo per i suoi figli, che abiteranno vicino al centro di stoccaggio.
Come si può nel 2012 essere tanto ciechi di fronte alle immense alternative!!Speriamo bene....