Chi è Anna, l'accusatrice di Assange forse spia
'Anna la cubana', cristiana fondamentalista, forse spia della Cia, femminista impegnata che sembra non aver retto alle critiche delle sue 'compagne di battaglia', donne del calibro di Naomi Klein e Naomi Wolf, e aver per questo abbandonato l'affaire Wikileaks. E' gia' un personaggio Anna Ardin, una delle due grandi accusatrici di Julian Assange, sfuggente, dalle origini incerte, in grado di dissolversi nel nulla, proprio come l'hacker australiano prima dell'arresto. E la sua stessa uscita di scena, se tale poi sara', ha i contorni del romanzo: Anna, provata dalle critiche delle femministe che hanno attaccato la magistratura svedese definendo ''strumentale'' l'arresto di Assange per stupro, avrebbe deciso di non collaborare piu' con i pm.
E si sarebbe trasferita in Cisgiordania, nell'ambito di un'iniziativa cristiana per portare la pace tra israeliani e palestinesi. Ora la donna, cristiana integralista, si troverebbe a Yanoun, un paesino vicino alla contestata barriera tra stato ebraico e territori. Ma in passato l'accusatrice di Assange avrebbe frequentato molto l'Avana, tanto che i giornali locali l'hanno gia' ribattezzata 'Anna la cubana'. Secondo alcuni, sarebbe addirittura nata a Cuba. Di certo l'ha visitata diverse volte come rappresentante dei socialidemocratici svedesi, lavorando a fianco dei dissidenti dell'isola e, forse, per la Cia. Ieri 'La Mesa Rendonda', il piu' noto programma politico cubano, ha dedicato un'intera puntata a Wikileaks.
E ad Anna. E le testimonianze non si sono fatte attendere: secondo alcuni giornalisti la donna in passato ''ha visitato Cuba dove si e' riunita con le Damas de Blanco ed altri gruppi dell'opposizione''. Ma non solo: Anna, secondo altre testimonianze, sarebbe legata a Carlos Alberto Montaner, un analista cubano che secondo l'Avana lavorerebbe per la Cia per mettere a punto ''piani anticubani''. E torna cosi' l'ipotesi che la femminista, integralista cristiana, forse cubana, sia anche una spia. E che all'Avana lavorasse per conto di gruppi ''finanziati dagli Usa contro Fidel Castro''. Una spia degli Stati Uniti, insomma, e, per molti, il passo verso le accuse ad Assange sarebbe breve.
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