Tutta la vicenda su Poste Italiane denunciata da Francesco Carbone
Ho denunciato con denuncia querela i capi della Procura di Verona Papalia e Schinaia , i quali , pur avendo in mano tutte la prove fornite da me allegate alla mia denuncia penale contro alti dirigenti Di Poste Italiane , Dirigenti dell'Ispettorato del Lavoro, Dirigenti dello Spisal (USL) , ditte appaltanti e un dirigente della Cgil, non hanno fatto alcuna indagine e dopo 17 mesi e 8 giorni hanno archiviato la mia denuncia senza neanche avvisarmi come la legge prevede in base all'art 408 cpp, inserendola volontariamente a mod 45 Fatti non costituenti reato per distogliere dall'azione penale gli alti funzionari che avevo denunciato per gravi reati penali .
Io per 7 anni sono stato responsabile su Verona della ditta che ha l'appalto di Poste Italiane fino a quando sono stato costretto a dare le mie dimissioni a seguito di minacce e vessazioni ricevute dall'amministratore della ditta appaltante , e dagli alti dirigenti di Poste Italiane per le mie lamentele sulle lacune lavorative che praticamente erano:
nessun tipo di sicurezza e igiene sul posto di lavoro, obbligati a fare lavori che non ci competevano per contratto, presenza di lavoratori in nero, straordinari sottopagati in nero,
mezzi di trasporto mal messi e spesso senza revisione, estorsione di denaro agli autisti prelevato dalle buste paga sotto forma di rimborso, continui insulti e minacce dal personale e dai dirigenti di Poste Italiane.
Praticamente ho denunciato i fatti al dirigente della Cgil il quale oltre a non fare niente mi ha consigliato di non disturbare gli alti Dirigenti di Poste Italiane che in quel momento erano occupati a preparare i nuovi appalti .
Ho denunciato presso l'ispettorato del lavoro la presenza ,all'interno di Poste Italiane ,di lavoratori in nero con tesserino identificativo fornito dai dirigenti di Poste Italiane e non è
stato fatto alcun controllo.
Ho denunciato presso lo Spisal di Verona (USL) tutte le irregolarità riguardanti la sicurezza e igiene nei posti di
lavoro ed è stato fatto solo qualche controllo a seguito della mia minaccia di denunciarli per omissione di atti d'ufficio.
Ho collaborato per mesi con elementi dei Servizi Segreti della Guardia di Finanza di Verona e volontariamente non e' stato fatto alcun controllo ne sull'evasione fiscale da me documentata, anzi mi hanno fatto ritardare la denuncia che dovevo presentare in procura.
Sono stato minacciato dagli uomini di fiducia dell'appaltante dicendomi che era inutile mettermi contro di loro in quanto l'appaltante era il nipote dell'ex capo della Polizia e dei Servizi Segreti Ferdinando Masone e erano appoggiati molto bene politicamente e tra l'altro anche se avessi fatto denunce alla magistratura, l'allora ministro della Giustizia era Mastella e a loro dire , era in stretto contatto con tutti gli appaltanti del centro sud Italia.
Vengo allontanato da Poste italiane per aver preteso il rispetto del contratto e di lavorare in sicurezza.
A questo punto prendo tutta la documentazione in mio possesso ( documenti , foto e video) e vado a presentare denuncia alla Procura della Repubblica allegando il tutto.
Nessuna convocazione e dopo 17 mesi e 8 giorni , dopo che gli appalti erano stati riconsegnati alle stesse ditte, il capo della procura Schinaia mi archivia la denuncia senza neanche avvisarmi come la legge prevede ,con nessuna motivazione e senza interpellare il Gip (FACCIO PRESENTE CHE ALL'EPOCA DEI FATTI OLTRE A ESSERE PERSONA OFFESA DAI REATI ERO INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO OBBLIGATO DAL CODICE PENALE A DENUNCIARE FATTI DI RILEVANZA PENALE).
Ho fatto a seguito dell'archiviazione altre 9 denunce penali e istanze a tutte le autorita' italiane senza avere alcun esito o alcuna risposta.
Ho contattato tutti i media Nazionali e diversi giornalisti erano propensi a pubblicarmi la vicendaq ma le redazioni serve del potere o per paura dei poteri che sono attorno a Poste Italiane, non vogliono pubblicare la vicenda tranne un unico mensile a carattere nazionale (La Voce delle voci).
Per ulteriori info visitate la Pagina Facebook
Francesco Carbone (il coraggio di denunciare)
o cercate su google Francesco Carbone Poste Italiane
Commenti