Greenpeace: "fermiamo il nucleare, all' Italia non serve"
Il nucleare costa troppo, non dà indipendenza energetica e, soprattutto, costituisce un grave rischio per l'ambientale e per la salute. Come ha sottolineato il nostro direttore esecutivo Giuseppe Onufrioaprendo il dibattito, non è vero che l'energia nucleare sia più conveniente delle altre fonti. Oltre a ricordare che l'uranio è una risorsa che entro qualche decennio sarà esaurita, Onufrio ha richiamato l'attenzione su un fatto accaduto negli Stati Uniti, ma che ci riguarda da vicino. Una delle aziende elettriche Usa, la Constellation Energy (socia di EDF nella società Unistar) ha ricevuto - e poi rifiutato - dal Governo federale un fondo di garanzia di 7,5 miliardi di dollari (a fronte di un prospetto di spesa che ammontava a 10 miliardi) per la costruzione di un reattore EPR.
Alla luce di questo dato qualcosa non torna nei conti fatti da Enel in Italia: come è possibile che la previsione di spesa dell'azienda italiana per la costruzione dello stesso tipo di reattore non arrivi nemmeno a 5 miliardi di dollari?
Il problema dei rischi sanitari è stato al centro del dibattito. Molti dei relatori hanno ribattuto alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal candidato alla presidenza dell'Agenzia per la Sicurezza nucleare, Umberto Veronesi, che pare sottostimare molto i rischi legati all'atomo. Giovanni Ghirga, dell'associazione Medici per l'ambiente si è soffermato su vari studi. Nella sua relazione, Ghirga ha citato il libro "Chernobyl: Consequences of the Catastrophe for People and the Environment" pubblicato quest'anno dalla New York Academy of Sciences, secondo cui circa un milione di persone sono morte a causa dell'incidente nella centrale del reattore ucraino. Il nucleare, infatti, continua a far sentire i suoi effetti a distanza di tempo dal momento del disastro e, più in generale, è nocivo anche quando non si verificano incidenti.
Ricerche condotte in Germania, Inghilterra e Francia dimostrano che le zone nelle immediate vicinanze di una centrale sono inquinate dalla radioattività, che causa malattie gravi tra la popolazione. Secondo uno studio governativo tedesco, realizzato dagli epidemiologi dell'Università di Magonza sui 16 impianti nucleari della Germania, i bambini che abitano a meno di 5 chilometri dai reattori subiscono un incremento del 76% del rischio di ammalarsi di leucemia rispetto ai coetanei che vivono a più di 50 chilometri.
Oggi il Governo vuole smantellare la volontà popolare attraverso provvedimenti che mirano al ritorno al nucleare nel nostro Paese. Le associazioni e organizzazioni del Comitato sono unite e compatte in un deciso rifiuto di adeguarsi a questa idea.
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Commenti
apparte gli scherzi, per quanto ne so io, ci sono 4 buoni motivi per dire "NO!" alle centrali nucleari:
1.non danno indipendenza energetica: l'italia non ha miniere di uranio e non ha nemmeno la tecnologia per arricchirlo e renderlo dunque utilizzabile nelle centrali nucleari. avremmo comunque un combustibile da dover comperare.
2.il rischio per la salute, come dice lo stesso articolo, non si verifica solo in casi di disastri tipo chernobyl, in quanto la normale attività (in sicurezza) degli impianti producono radiazioni nocive e gas di scarto radioattivi che metteno a serio rischio la popolazione che vive vicino all'impianto, o che mangia ciò che viene coltivato o allevato nei pressi dello stesso sito. (per non parlare delle non rare contaminazioni delle acque, vedi poco tempo fa in francia).
3.costano troppo, iniziano a rendere dopo tantissimi anni. davvero è logico investire in questo modo, su un settore energetico il cui combustibile è in rapido esaurimento? forse sì, se l'intento è quello di immobilizzare una gigantesca quantità di fondi, concentrati sottoforma di enorme potere nelle mani di chi gestirà la costruzione degli impianti.
4. c'è stato un referendum. il minimo che si dovrebbe fare e riinterrogare in merito la popolazione che si è già espressa contro. perché invece c'è voluta una nuova raccolta di firme? il referendum avrebbero dovuto conquistarselo quelli pro-nucleare...
insomma, per me è abbastanza anche senza tirare in ballo l'ecologia e quant'altro. che dite?