Emergenza rifiuti: monito dell'UE, "piano efficace o sanzioni"
In corso negli uffici della Prefettura di Napoli il vertice sull'emergenza rifiuti tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i rappresentanti delle istituzioni locali.
Il clima all'arrivo del premier era teso: di fronte all'ingresso dell'edificio sede dell'incontro, infatti, una ventina di manifestanti ha accolto Berlusconi al grido «dimissioni», «vergogna» e «munnezza».
Il clima all'arrivo del premier era teso: di fronte all'ingresso dell'edificio sede dell'incontro, infatti, una ventina di manifestanti ha accolto Berlusconi al grido «dimissioni», «vergogna» e «munnezza».
Il monito di Bruxelles: piano efficace o sanzioni
Nel frattempo da Bruxelles è giunto un nuovo monito: senza un efficace piano di gestione dei rifiuti, la Commissione europea potrebbe rivolgersi alla Corte e ottenere pesanti sanzioni per l'Italia.
Soprattutto visto che, commenta il commissario per l'Ambiente Janez Potocnik, «Le misure necessarie per dare esecuzione alla sentenza, pronunciata nel marzo scorso dalla Corte di giustizia europea, non sono ancora state applicate» e che dunque «continuerebbero i rischi per la salute umana e i danni a livello ambientale».
Fino a quando le prime misure non saranno avviate, inoltre, resteranno congelati i quasi 150 milioni di euro di fondi dell'Unione europea per la Campania.
Secondo la Commissione Ue, che vorrebbe ricevere una bozza del piano entro la fine dell'anno, punti cardine della misura dovrebbero riguardare le previsione di un sistema di raccolta differenziata, la dotazione della necessaria capacità di compostaggio, l'introduzione di misure di smaltimento «entro un arco temporale ragionevole e in condizioni di sicurezza». Oltre, naturalmente, a essere un documento pienamente conforme agli obblighi europei.
Soprattutto visto che, commenta il commissario per l'Ambiente Janez Potocnik, «Le misure necessarie per dare esecuzione alla sentenza, pronunciata nel marzo scorso dalla Corte di giustizia europea, non sono ancora state applicate» e che dunque «continuerebbero i rischi per la salute umana e i danni a livello ambientale».
Fino a quando le prime misure non saranno avviate, inoltre, resteranno congelati i quasi 150 milioni di euro di fondi dell'Unione europea per la Campania.
Secondo la Commissione Ue, che vorrebbe ricevere una bozza del piano entro la fine dell'anno, punti cardine della misura dovrebbero riguardare le previsione di un sistema di raccolta differenziata, la dotazione della necessaria capacità di compostaggio, l'introduzione di misure di smaltimento «entro un arco temporale ragionevole e in condizioni di sicurezza». Oltre, naturalmente, a essere un documento pienamente conforme agli obblighi europei.
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