Brunetta? "E' il ministro della disfunzione pubblica"


«Brunetta? E’ il ministro della disfunzione pubblica, molta propaganda e altrettanta demagogia». Rossana Dettori, segretaria generale della Funzione pubblica Cgil, non usa mezzi termini: «Si tratta del ministro che più si è accanito contro il lavoro pubblico. Mentre dovrebbe fare l’esatto contrario. Il 6 novembre ci mobiliteremo in tutta Italia per difendere il lavoro».

 Sorpresa dall’annuncio dei 300 mila tagli? «Nesuna sorpresa. Le cifre sono vere ma non nuove. Noi purtroppo avevamo previsto e denunciato in anticipo che saremmo arrivati a questo punto a causa delle norme emanate dal governo sul blocco del turn over, sui licenziamenti dei precari, sui pensionamenti, sui contratti di lavoro flessibili. Anzi quei provvedimenti potrebbero determinare ulteriori danni e lasciare a casa almeno 400 mila lavoratori».
 Brunetta afferma che il calo occupazionale non causerà una diminuzione dei servizi.
 «Non è vero. Caleranno le prestazioni e la loro qualità. Ci sarà anche un aggravio dei costi per le famiglie che saranno costrette a rivolgersi al privato in più di un settore. Da due anni siamo di fronte a riduzioni e chiusure di servizi essenziali pubblici».
 Ieri Brunetta ha ammesso un certo isolamento e difficoltà. «I risultati sono quelli previsti: attacco al lavoro pubblico e diminuzione di servizi. Altro che successi. Penso che Brunetta sia il ministro della Funzione pubblica che più si accanisce contro i lavoratori del suo settore e quindi contro i servizi da erogare ai cittadini».
 Cosa contestate al ministro? «Di fare propaganda, demagogia e non mantenere gli impegni. Non abbiamo risposte sui nuovi comparti contrattuali e sulle elezioni per il rinnovo delle Rsu che dovevano tenersi a novembre.

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