Terzigno: episodi da regime sudamericano
In questo articolo non entriamo nel merito della questione discarica, argomento che riteniamo superfluo affrontare, in quanto la diffusione di informazioni in merito è ampia, e anche se i mass media riportano le notizie nel modo a loro più "congeniale", è possibile farsi una propria idea: come al solito, preferiamo riportarvi i retroscena poco conosciuti della vicenda: quelli che al TG e su molti giornali, non leggeremo mai...
E’ emergenza democratica nelle zone vesuviane. Secondo l’agenzia di stampa CNRmedia.com, in queste ore le forze dell’ordine stanno facendo irruzione a tappeto nelle abitazioni dei manifestanti. La notizia era stata lanciata 5 ore fa dal web e soprattutto dal social network più famoso, Facebook, ed ha trovato conferma in un comunicato della Questura di Napoli, che ribadisce che le perquisizioni sono solo "operazioni di routine". La polizia sta usufruendo dell’articolo 41 del codice penale che dà la possibilità di irrompere in un domicilio privato senza il mandato del giudice, appellandosi ad un ipotetico sospetto di possesso di armi o droga. Le testimonianze raccolte da CNRmedia sono allarmanti: “Ti perquisiscono alla ricerca di armi e droga e se non trovano nulla ti rilasciano un foglio con gli estremi della perquisizione e l'esito negativo. Altrimenti ti arrestano". Oppure “Stiamo parlando di persone senza precedenti, completamente incensurate. Sono stati perquisiti circa quindici giovani manifestanti: qualcuno è stato rilasciato immediatamente, altri sono stati portati in questura di Napoli per poi essere liberati senza che sia stato trovato nulla". E ancora: “Con questo metodo diversi ragazzi si sono intimoriti e, anche per la pressione delle famiglie spaventate, difficilmente li rivedremo in giro. È un'operazione squallida". Intanto i sindaci vesuviani, durante l'incontro in Prefettura a Napoli con il sottosegretario Bertolaso, hanno ribadito un secco no all’apertura della seconda discarica e auspicano che siano eseguiti il prima possibile gli accertamenti sullo stato di salute della discarica Sari. Ma è anche emergenza economica, infatti gli imprenditori della zona fanno sapere che si sta generando nell'area una grave crisi, con il rischio di 600-700 posti di lavoro a perdere. Per ultimo, secondo la giornalista del Corriere della Sera, Fiorenza Sarzanini, è in studio una misura dettata direttamente dal Ministro Maroni, che parla di “divieto di assembramento nella rotonda di Terzigno” prevedendo l’arresto immediato per chi non rispetta tale veto. Questa direttiva è già sulla scrivania del Prefetto Andrea De Martino, che la renderà subito operativa in caso si verificassero nuovi scontri. E’ questa la linea dura di cui parlava Maroni? E poi, una domanda sorge spontanea: a Terzigno la Costituzione è stata sospesa?
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Commenti
Rilasciano anche il codice fiscale...
Questo è uno stato di polizia camuffato da democrazia, ricordiamocelo.