Riflessione su "berlusconismo" e "antiberlusconismo".
Da quando è "sceso in campo", fondando "Forza Italia" e vincendo le elezioni in tempo record, ha monopolizzato incontrastato la scena politica italiana: sicuramente le sue TV lo hanno agevolato moltissimo, ma gli va riconosciuta una grandissima abilità. Odiato da molti, amato da altrettanti, è l'unico vero leader politico presente in questo sciagurato paese: questi non vogliono essere complimenti, ma obbiettive constatazioni: nel senso che nessuno in questo paese riesce ad avere nemmeno la metà del seguito personale che ha lui: considerando che l'opposizione non ha nemmeno l'ombra di un "leader".
I partiti di opposizione, e in particolare l' IdV, basano la propria politica sull' "antiberlusconismo militante", senza la minima traccia di idee, progetti e di un programma concreto: così facendo, finiscono per rinforzarlo, e certe volte - diciamolo - potrebbe venire il dubbio che lo facciano apposta.
Per molti Berlusconi incarna "il male assoluto", come se la situazione di crisi e tutti i problemi fossero dovuti a lui: come se il problema dell'Italia fosse unicamente lui, ma soprattutto, come se gli altri, fossero diversi...
Secondo noi, se Berlusconi "è il male", gli altri non sono di certo "il bene". Analizzando lo scenario politico delle ultime legislature, abbiamo assistito al totale abbattimento di ogni morale e di ogni etica, e sicuramente c'è stato un peggioramento della classe politica, ma pensare che la causa di ogni male sia Berlusconi, è decisamente sbagliato.
Le tangenti, la corruzione, i favoritismi e gli "interessi di pochi" sono sempre esistiti.
Chiunque sia stato al governo, l'interesse dei ricchi e dei poteri forti ha sempre prevalso sugli interessi del popolo. La catastrofica situazione economica italiana non è certo dovuta a Berlusconi, ma a coloro che pur di mantenersi l'elettorato, e di tenere il proprio culo ben incollato alla poltrona, mandavano in pensione - cospicua pensione - lavoratori di quarant'anni, con appena venti di contributi, destinati a farsi mantenere dalla popolazione attiva per mezzo secolo.
Si comportavano come un padre di famiglia che utilizza la carta di credito, infischiandosene della disponibilità: regali alla moglie, giocattoli ai figli, aragoste e buon vino sul tavolo. Un benessere "artificiale" destinato a durare fino a quando il bancomat non "risucchia" la carta, e il direttore dell'istituto bancario non presenta il conto. Il Sistema Sanitario dispensava di tutto: vitamine, farmaci di ogni tipo, l'Italia era il paese del bengodi. I cittadini se la godevano, ignari che un giorno sarebbe arrivato il conto: che pagano adesso i figli di chi ha "goduto".
Un potente non ha bisogno di farsi eleggere per coltivare i propri interessi. Un governo muove interessi talmente grandi, che lo stipendio dei parlamentari in confronto, è di pochi spiccioli.
Un "riccone" può influenzare un politico finanziando anche lecitamente, la campagna elettorale: o in alcuni casi, staccando direttamente un assegno con diversi "zeri". Anche a livello comunale, i permessi, le zone edificabili, muovono interessi milionari, figuriamoci un governo. Ci sono famiglie, vere e proprie "signorie" che influenzano la vita politica italiana praticamente da sempre, rimanendo nell'ombra più totale.
Tornando al presente, i pochi mesi governati dalle sinistre, non sono state capaci di fare niente di buono, litigando tra di loro e concludendo ben poco. Se parlate con la gente, vi renderete conto che molti hanno apprezzato il ''decreto Bersani'' sulle liberalizzazioni: ma cosa ha fatto? Abolito la tassa delle ricariche del telefonino? (Che le compagnie possono recuperare ritoccando le tariffe?).
Voleva "purgare" i tassisti: persone che forse se la passano meglio di altri, ma che lavorano nel traffico 10 ore al giorno. Da un governo che si definiva di "sinistra" era lecito aspettarsi che abolisse il "notaio", che andasse a "toccare" le numerose altre caste che caratterizzano questo paese, e non di certi i tassisti. Ma i potenti non li tocca nessuno.
I potenti non sono ne di destra ne di sinistra: i potenti sono sempre al governo: chiunque vinca, loro vincono con lui.
Potremmo dilungarci con il ragionamento, ma ci fermiamo qui, sicuri di avere espresso il concetto che volevamo.
Diteci la vostra: commentante [sul blog] esprimendo i vostri pensieri: confrontiamoci, che è la massima espressione della democrazia...
Commenti
e adesso che sappiamo cose che sapevamo, cosa si fa?
se mi danno 100 euro per votare forza nuova o i comunisti italiani io li voto...
sarai proprio tu, magari, a dar via alle danze;-)
smettiamola di dire fesserie, berlusconi non ha alcun carisma, è basso, mezzo pelato, non ha capacità oratorie, non è bello, non è interessante, non ha scoperto la pennicilina, non ha mai salvato vite umane, non ha capacità manageriali e nudo fa probabilmente schifo. Berlusconi ha saputo corrompere le persone giuste al momento giusto. ha un vero fiuto criminale, questa sì che è il suo vero talento. Berlusconi è lo specchio riflesso della pochezza e del servilismo innato di noi italiani, che crediamo che un piccolo mafioso brianzolo possa avere fascino e carisma perché ha potere e soldi.
cosa non ti dovrei dire? questa analisi chi l'ha scritta? tu o i milioni di telespettatori?
c'è un passaggio che dimostra, nel caso tu fossi in buona fede, che non hai capito granché dei meccanismi della politica e dell'economia di questo paese. o evidentemente perché troppo giovane non ne conosci davvero la storia.
"Un potente non ha bisogno di farsi eleggere per coltivare i propri interessi. "
questa è una balla colossale. berlusconi ha corrotto i socialisti finché ha potuto, fino al 1992, fino a tangentopoli. poi è successo qualcosa, qualcosa che evidentemente ti sfugge. all'improvviso si è creata la mancanza di rappresentanza politica. berlusconi non ha aveva più nessuno da corrompere, visto che nel giro di pochi mesi il partito socialista e la democrazia cristiana sparirono dalla scena politica. e con un colpo di teatro, degno del miglior scarface, Berlusconi a quel punto decise di scendere lui in politica, per difendere direttamente i propri interessi.
la scena politica della seconda repubblica ho solo potuto leggerla e studiarla... non l'ho vissuta in prima persona e probabilmente molte sfumature mi sfuggono. Non mi elevo a sapiente e salvatrice di sicuro!!!!!!
ripeto quello che ho scritto prima: non esisterebbe questa destra se non ci fosse (e fosse stata) questa sinistra. Riassume quello che hai appena scritto tu.
Ti riporto quanto hai scritto.
"ripeto quello che ho scritto prima: non esisterebbe questa destra se non ci fosse (e fosse stata) questa sinistra. Riassume quello che hai appena scritto tu."
Perdonami, ma non ci casco. Non solo non riassume quanto ho scritto io, ma è persino in contraddizione con quanto ho scritto io. La tua frase è il classico argomento che finisce per giustificare tutto, persino la disonestà di Berlusconi. E penso, ti prego di non offenderti, che questo tipo di mentalità sia proprio il male di noi italiani, questa mentalità che ci porta sempre a scappare dalle proprie responsabilità, tanto è sempre colpa dell'altro, tanto basta fare penitenza. La sinistra responsabile di Berlusconi? La sinistra ha gravi colpe sulla situazione del paese, ma come tante altre realtà di questo paese, come la chiesa, come la destra, come i carabinieri, come gli stessi italiani... ma se esiste un vero responsabile di questa destra sono proprio gli elettori di questa destra, quegli stessi elettori che per 50 anni hanno votato DC e PSI, e oggi votano PDL e Lega, permettendo all'uomo più ricco d'Italia di usare risorse pubbliche e leggi ad personam per curare i propri interessi e affari.
@ ruff 72
oltre me, c'è anche un altro anonimo che sta lasciando commenti. i miei messaggi per distinguerli, a scanso di equivoci, a parte il mio primo messaggio ("analisi lucida? è l'analisi più qualunquista che abbia mai letto."), sono tutti indirizzati ad Anna ("@ anna").
perchè non postate invece un articolo sulla fine che ha fatto cesare previti?
oppure sui processi di bersani o quelli di casini?
...perchè ora stanno facendo proprio il lodo alfano... mica la riforma fiscale !!
Filippo.
Questa riflessione a mio avviso andava oltre le solite diatribe...
per farvi un'idea di quello che intendo ed ho goffamente espresso in poche righe,leggete "Storia d'Italia" di Denis MAck Smith..
Ma nessuno di questi soggetti è classificabile oggi come "il nemico". Cioè come colui che non solo è il maggior responsabile della situazione attuale, non solo è l'incarnazione simbolica di tutte le forze che hanno spinto per tale situazione(Mr B rappresenta le forze politiche, il lato peggiore del capitalismo italiano ed anche la malavita organizzata, il peggio del nostro paese in un uomo solo), ma la cui eliminazione si presenta, per diversi motivi dal simbolico al pragmatico, come la condcio sine qua non del ritono alla normalità. Badate bene, non condicio per quam, non condizione in se suficiente, ma senzaltro necesaria. La sconfitta di B è in altri termini un altro passo, solo il primo, ma indispensabile per la ricostruzione(l ennesima nel nostro paese) di una democrazian non dico utopisticamente giusta, ma per lo meno normale, normalmente funzionante. Tutto questo si riassume con un'unica espressione: Berlusconi, oggi, è il nemico. E tutti quelli che lo sostengono o sono dietro di lui, sono suoi alleatti e dunque altrettanti nemici. So che questo lessico militare potrebbe far storcere il naso a qualcuno, e vi prego di credere che io non sono un fanatico militarista, ma mi sembta il modo migliore per descivere la questione. In guerra ( e questa è ormai una guerra, l'ennesima, per la sopravvivenza dela nostra democrazia) chi è il nemico è tutot ciò che serve sapere. Chi è e come si può battere. Su quest' ultimo punto si accettano suggerimenti.
Niger